Da una ecografia all' addome mi hanno riscontrato dei calcoli in sede pielica. Qual' è la sede pieli

6 risposte
Da una ecografia all' addome mi hanno riscontrato dei calcoli in sede pielica. Qual' è la sede pielica? Cosa si fa in questo caso? Potrebbero aumentare i calcoli per numero e dimensione? Potrebbero, al contrario essere eliminati spontaneamente? Gradirei una risposta a tutte queste domande. Grazie infinite.
Buonasera. Si tratta di calcoli renali, che possono aumentare di numero e/o dimensione, così come se piccoli potrebbero anche essere espulsi. Bisogna capire di cosa sono costituiti (non sono tutti uguali), quanti sono, di che dimensione, e soprattutto monitorarli in quanto passibili in alcune circostanze di intervento di rimozione o frantumazione. Le consiglio una valutazione specialistica urologica, se non l’ha già programmata. Dal punto di vista alimentare se ha bisogno possiamo poi impostare un piano per prevenirne il peggioramento o il ripresentarsi.
Cordiali saluti

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Si tratta di calcoli renali, che con il tempo potrebbero aumentare di dimensione. Importante e sapere la giusta collocazione e dimensione in quanto potrebbero essere espulsi attuando una terapia espulsiva o eventualmente rimossi chirurgicamente ad esempio attraverso una litotrissia con laser. le consiglio una visita con un Urologo che sicuramente le saprà fornire tutti i chiarimenti del caso.
Per un'alimentazione mirata è necessario prima sapere la natura del calcolo. A disposizione per pianificare un eventuale regime alimentare atto a prevenirne nuove formazioni
Buonasera, hanno riscontrato dei calcoli renali. Esistono 4 tipi di calcoli renali: calcoli di sali di calcio (composti da calcio e fosfato o calcio e ossalato), calcoli di struvite (che contengono magnesio o ammoniaca e spesso sono a forma di corno e piuttosto larghi), calcoli di acido urico (generalmente lisci, marroni, più morbidi rispetto agli altri tipi di calcoli), calcoli di cistina (che sono spesso gialli).
Potrebbero aumentare sia in numero che in dimensione, potrebbero essere eliminati spontaneamente altrimenti qualora il calcolo non va via, esistono tecniche chirurgiche in grado di liberare il paziente dalle coliche atroci generate dallo spostamento dei calcoli.
come i miei colleghi Le consiglio una visita da uno specialista e un'alimentazione mirata rispetto al tipo di calcolo.
Spero di aver risposto a tutte le domande
Le auguro una buona serata.
Dott.Valeria Papa
Biologa Nutrizionista
Salve, come detto dai colleghi si tratta di calcoli renali, i quali possono essere trattati in alcuni casi con litotrissia extracorporea a onde d'urto, tecnica con la quale vengono frantumati in elementi più piccoli, escreti attraverso l'urina. Oppure, se sono di notevoli dimensioni, necessitano di terapia chirurgica. Il tutto dipende dalla natura e dalla dimensione. Il mio consiglio è di consultare un medico per una diagnosi approfondita e curare l'alimentazione una volta scoperta la natura dei calcoli. Per un consulto più approfondito, mi contatti pure. Un saluto. Dott.ssa Angelapina Di Leo
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Il calcolo pielico cioè che si trova nel bacinetto renale, va sempre trattato, in quanto le probabilità che diventi ostruttivo, o ingrandisca sino a non poter essere espulso, sono elevate. Se il diametro del calcolo è inferiore a 1 cm, in genere la frammentazione a onde d’urto funziona molto bene; quando è più grande, viene utilizzata subito la chirurgia percutanea.
Sono d'accordocon i colleghi, è necessario prima identificare la possibile causa ed intervenire anche con una dieta adeguata.
Non esiti a contattarmi per eventuali deluidaizoni. Saluti

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