Da gennaio prendo la pillola LESTRONETTE Per iL primo mese e mezzo tutto normale Da febbraio iniz

15 risposte
Da gennaio prendo la pillola LESTRONETTE
Per iL primo mese e mezzo tutto normale
Da febbraio inizio a vedere un peggioramento a livello di ansia e depressione! Mi sento preoccupata, ansiosa per ogni minima cosa, non riesco a vivere serenamente, a mangiare serenamente, a fare quello che facevi prima, mi uccide lentamente
Sto vedendo una psicologa anche, a volte aiuta a volte l’ansia prende il sopravvento tanto da non farmi uscire di casa per paura di tutto, di mangiare di andare a mangiare fuori, di fare qualcosa di diverso
Ci sono giorni in cui sto bene e altri in cui sto malissimo! Non so più che fare
Sono sempre stata una tipa ansiosa ma erano anni che non avevo questi attacchi o se venivano duravano pochissimo e riuscivo a gestirli ma in questi mesi sono duraturi e non vanno via! Ho paura di tutto! Ho una vita carina, genitori perfetti amici perfetti, persino una relazione perfetta (anche se a distanza) e ormai dubito di tutto
Ho paura di non guarire mai e dimagrire sempre di più
Dovrò partire per vedere il mio ragazzo mese prossimo e già mi sto agitando! Quando sono cose che ho sempre fatto! Mese prossimo vedrò il ginecologo per capire se la pillola mi sta guastando e voglio vedere anche altri medici per capire
Ma un vostro consiglio in questo momento brutto sarebbe d’aiuto
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Per quanto riguarda il farmaco credo sia meglio rivolgersi al proprio medico curante, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico dunque ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
'credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
'Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Se il suo peggioramento sul fronte ansioso depressivo è avvenuto in seguito alla assunzione della pillola, è bene che lei non aspetti il prossimo mese a contattare il suo ginecologo, in quanto alcuni farmaci posso avere effetti avversi (mi domando perché non lo ha contattato prima. E' possibile invece che il farmaco non abbia a che fare con il disturbo ansioso depressivo e con l'evitamento sociale che si sta verificando. E' opportuno che affronti rapidamente il problema con i medici competenti e parallelamente, chieda una valutazione psicologica per verificare l'eventuale presenza di un disturbo psicogeno. Nel frattempo le suggerisco l'ascolto del Podcast Le Stanze Della Paura, disponibile gratuitamente su Google e Spotify (può seguire la pagina Facebook Le Stanze della Paura) Troverà molte informazioni sui disturbi d'ansia e strumenti di auto aiuto per favorire il rilassamento psico somatico. Buona serata. Bruno Ramondetti
Salve, sicuramente è utile che si confronti con il suo ginecologo di riferimento in merito al farmaco per capire se possono esserci effetti indesiderati. Al tempo stesso cerchi di confrontarsi con la sua psicologa in merito al suo bloccarsi anche per vedere lei, penso potreste trovare degli spunti per permettere alla sua terapia di proseguire in modo continuativo nonostante l'ansia glielo renda complesso! Un saluto
Dott.ssa Baiardo Bruni
Buonasera, mi spiace per ciò che leggo. Assolutamente deve rivedere la terapia e chiedere maggiori dettagli sugli effetti della terapia. Noi siamo corpo e psiche e gli ormoni possono giocare un ruolo da protagonisti. Ho letto che è in terapia da una psicologa cerchi di lavorare e si affidi. Forza! Senza problemi se vuole possiamo confrontarci. L'aspetto per maggiori dettagli. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Gentile utente di mio dottore,

in merito al suo stato ansioso, continui a confrontarsi con la psicologa che la segue con cui ha cominciato una psicoterapia, allo stesso tempo chieda al ginecologo info in merito alla terapia prescritta, magari insieme potreste trovare rimedio rispetto al piano terapeutico da seguire.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentilissima, mi spiace per la sofferenza che sta attraversando, concordo che sia prioritario per lei occuparsene per affrontare le difficoltà quotidiane con maggiore serenità e per godere delle buone relazioni ha a disposizione.
Le consiglio di approfondire con il suo ginecologo, o con un altro, la possibile influenza di Lestronette sul tono dell’umore, fattore possibile e che può creare grande disagio e disorientamento. Percepire in sé risposte emotive esagerare o incongrue con gli eventi può essere destabilizzante, spesso il semplice fatto di poter attribuirne una parte agli effetti collaterali di un farmaco è di conforto.
Se in passato, come mi pare di capire, ha già avuto episodi di ansia li ha superati, quindi potrà superarli ancora; che cosa la ha aiutata in passato? Essendo già in carico ad una collega psicologa può fare affidamento sul suo aiuto. Leggendo dell’impatto che la preoccupazione ha sulla sua vita mi sento di sottolineare l’opportunità di una psicoterapia che possa approfondire, valutare e intervenire sia sui sintomi, sia sulla condizione che li genera o mantiene. La collega potrà aiutarla in questo passaggio, se è psicoterapeuta, o consigliarla in merito.
Le auguro di attraversare questo momento angosciante e riprendere la propria vita cresciuta.
Dott.ssa Francesca Pieia
Salve, scrive di aver già intrapreso un percorso psicologico, continui a confrontarsi con la collega. Si dia del tempo e lavori soprattutto sul suo vissuto emotivo.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera per prima cosa mi sentirei di consigliarle di confrontarsi con la psicologa che la segue, qualora i disturbi dovessero persistere potrebbe essere utile un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione anche il conteso in cui si manifestano i suoi sintomi.
In alternativa potrebbe essere utile un percorso di E.M.D.R (tecniche di rielaborazione e desensibilizzazione di piccoli e grandi traumi.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Buongiorno, mi spiace per la situazione che sta vivendo. Continui a confrontarsi con la psicologa che la segue e non trascuri il consulto con il ginecologo per valutare se possono esserci effetti indesiderati. Un saluto. Dott.ssa Marcella Boscolo
Buon giorno mi spiace molto per la sua situazione. Concordo comunque con i colleghi nel consigliarle di non interrompere il rapporto ne con la sua psicoterapeuta ne con il suo farmacologo. Troverà sicuramente la soluzione più congeniale per lei. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Buongiorno,
Sono realmente dispiaciuta per la sua situazione di disagio.
Per prima cosa non si abbatta e cerchi di accettare che si tratta di un periodo di crisi e che non sarà permanente.
Le consiglio di affrontare però le sue ansi e paure per riprendere in mano la sua vita.
Sono disponibile per qualsiasi informazione e terapia individuale.
Cordialmente
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Gentilissima, sono dispiaciuta per lo stato ansioso che è costretta a sopportare. La situazione merita assolutamente un approfondimento ginecologico per capire se le reazioni ansiose possano essere in qualche modo causate dall'assunzione della pillola. Parli poi apertamente con la collega che la segue per verificare se è necessario associare alla psicoterapia un approccio farmacologico, la psicologa che la segue la saprà indirizzare dal professionista adatto in questo caso.
In bocca al lupo

Dott.ssa Arianna Sala
Psicologa Psicoterapeuta
Consulente di Coppia
Cernusco sul Naviglio (Mi)
Gentile ragazza, quello che mi sento di dirle è che dovrebbe portare tutta questo alla sua psicologa, e se così non fosse, dovrebbe chiedersi perché non riesce a fidarsi, cosa c'è che glielo impedisce? Dalla sua parole sento una grande distanza emotiva con i suoi affetti, tanto da farla sentire ancora più sola, alla ricerca di una soluzione magica che azzeri questo malessere invalidante. Quello che le consiglio di fare, oltre ai percorsi che ha intenzioni di intraprendere, è di affidarsi un pochino di più alle persone che le stanno vicino. Mi sembra un buon punto di partenza. In bocca al lupo! Un caro saluto
Buonasera, parli anche con la sua ginecologa per valutare se la pillola può contribuire al suo stato d'animo. Dal mio punto di vista è corretta la strada da lei intrapresa. Valuti con chi la segue altre strategie e altre visite da affiancare per migliorare il suo stato. Occorre pazienza e perseveranza.
In bocca al lupo
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, se ha rilevato un peggioramento dei suoi stati ansiosi dal momento dell'assunzione del farmaco di cui ha accennato, non attenda altro tempo e contatti subito il medico che lo ha prescritto per cambiarlo o modificare l'assunzione e verifichi se avrà dei miglioramenti. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio

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