Da anni soffro non di insonnia ma di sonno agitato e disturbato da sogni continui in genere connotat

13 risposte
Da anni soffro non di insonnia ma di sonno agitato e disturbato da sogni continui in genere connotati da situazioni che danno ansia, quindi al mattino mi sento spesso stanco e deconcentrato, ne risente il lavoro e la qualità della vita. Ho fatto varie visite e cure ma con scarsi esiti. Ritengo quindi importante il consiglio circa il clonazepam, magari abbinato a qualcos'altro. Unica cosa è che sembra abbia delle lievi apnee notturne quindi dovrei assumerne una bassa dose. Cosa ne pensa? Grazie.
E' molto probabile che le apnee siano la causa dei suoi disturbi del sonno (la sensazione di fame d'aria provocata dall'apnea viene spesso convertita in ansia nel sogno). Le sconsiglio assolutamente l'uso di sonniferi: ostacolerebbero l'alleggerimento del sonno che interrompe le apnee, avrebbe probabilmente apnee più lunghe, e la qualità del suo sonno non migliorerebbe, mentre aumenterebbe lo stress cardiovascolare dovuto alle apnee. Tratti le apnee.

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valutazione polisonnografica per vederci chiaro.
Non entro nel merito delle specifiche valutazioni neurologiche, perchè non è il mio campo di competenza, ma concordo con il consiglio di un approfondimento in tal senso. Per quanto riguarda l'ansia e gli incubi, affronterei la problematica con un trattamento integrato: una terapia farmacologica adeguata, associata ad un percorso di psicoterapia individuale, che tenga conto anche della componente psichica ed emotiva del problema.
Per entrare più nel merito dei contenuti onirici, suggerirei anche di cercare di ricordarli per dargli un senso insieme ad un esperto.
Di solito i sogni hanno lo scopo di presentare ciò che ci turba e di suggerisci in chiave simbolica la soluzione.
Il fatto che l'inconscio utilizzi messaggi ambigui, immagini condensate, simbolici, ha la funzione di aprire una strada alle soluzioni, che non si esauriscono, ma è un processo evolutivo in continua trasformazione, anche tenendo conto di più ambiti e momenti in cui la situazione può presentarsi.
Teniamo anche conto che la difficoltà nel sonno, l'apnea notturna stessa possono essere letti come messaggio inconscio, ovvero il sintomo oltre ad avere delle cause concrete e specifiche, prende una forma che indica qualcosa nella sua vita.
In linea generale, di notte, mostra una certa resistenza a lasciarsi andare e ad abbandonarsi al sonno, inoltre quando il controllo cosciente scompare, lei si trova senza aria, le sembra di soffocare. Mi chiedo se le faccia paura perdere il controllo cosciente e in che modo gestisce il suo tempo di giorno.
Ma sono solo ipotesi, su cui se vuole può riflettere.
Sicuramente le converrebbe accertare la presenza e l'importanza delle apnee. Il clonazepam può funzionare, nel giusto dosaggio, ma cercherei di utilizzare prima composti meno incisivi, magari dei nutraceutici, con l'aiuto del suo medico curante. Soprattutto consiglierei una approfondita analisi delle sue problematiche. Solitamente un cattivo sonno è legato a difficoltà globali della nostra vita di relazione (una volta escluse patologie organiche), pertanto il consiglio è quello di effettuare un corretto percorso psicoterapeutico.
Se ha fatto tutti gli accertamenti del caso io le consiglio di approfondire i contenuti della sua ansia e della sua angoscia con una psicoterapia. Ma, ripeto, prima di ogni altra cosa, abbia la certezza di poter escludere fattori organici. Un sostegno psicologico al momento può essere comunque utile.
Salve, è fondamentale eseguire una polisonnografia per escludere le apnee del sonno, poi intraprenderà terapia farmacologica e psicoterapia.
Buongiorno, di solito quando il sonno è così agitato potrebbe essere utile trattare, nel corso di una psicoterapia, le problematiche diurne che interferiscono con il raggiungimento di uno stato di relax tale da indurre il sonno. Sarebbe utile sapere anche se fa sogni particolari che la risvegliano o la disturbano, e lavorare su questi interpretandoli in senso analitico. I farmaci ipnoinducenti sono utili per alleviare il sintomo, ma non risolvono il problema che ne è alla base e che andrebbe indagato in sede terapeutica con un'esplorazione delle sue radici inconsce.
Salve, è sicuramente bene che condivida l'aspetto farmacologico con il medico di riferimento mentre per quanto riguarda il sonno disturbato da sogni che le portano ansia potrebbe essere importante una psicoterapia. L'attività onirica infatti ci parla delle nostre ansie, dei nostri conflitti e di tutte quelle emozioni che ci mettono in difficoltà.
MM
Caro paziente, sicuramente le puo' essere di aiuto valutare con degli esami specifici se ci siano o meno delle apnee e, qualora fossero presenti, capire al meglio come trattarle. Le suggerisco inoltre qualche seduta da uno psicoterapeuta per valutare eventuali altre cause della sua ansia e stanchezza e capire come risolverle o alleggerirle. I suoi sogni possono essere di grande aiuto e chiarire a componente inconscia del problema. Qualora abbia dei quesiti da pormi in merito alla questione, sono a sua disposizione, anche su Skype o telefonicamente. Le auguro in ogni caso di stare presto meglio!
Gentile utente, concordo con i miei colleghi nel suggerirle innanzitutto di accertare la presenza o meno di apnee; in caso di esito positivo, lo specialista sarà in grado di prescriverle una terapia farmacologica adeguata. Potrebbe inoltre essere utile associare alla farmacoterapia un percorso psicologico volto ad approfondire e comprendere il sonno agitato e i sogni ansiogeni, specie se la loro presenza le causa disagio e compromette il suo funzionamento nella vita di tutti i giorni. Cordiali saluti, Ilaria Sartori
Buongiorno, dopo la visita medica, consiglio una psicoterapia cognitivo comportamentale mirata all'insonnia. Spesso è risolutiva, ed in tempi brevi.
Cordialmente,
dott Tealdi
Salve, le sue problematiche di sonno agitato e di sogni con contenuti motivo di ansia, potrebbero essere affrontate con un intervento integrato che preveda una adeguata terapia farmacologica ed un adeguato percorso psicoterapeutico.
Cordialmente, Massimo Franco

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