Buongiorno, vorrei chiedere un aiuto. Ho 25 anni e ho una relazione da 5 anni. Siamo sempre molto co

18 risposte
Buongiorno, vorrei chiedere un aiuto. Ho 25 anni e ho una relazione da 5 anni. Siamo sempre molto complici e vogliamo sempre molto stare insieme. Non abbiamo mai avuto problemi grossi (tradimenti o altro) c'è stato solo un momento in cui io non mi sentivo sicura di lui (erano 2 anni che stavamo insieme) era una mia paura di ritornare nella stessa situazione in cui mi trovavo con il mio ex (era una relazione malata in cui lui mi privava praticamente tutto, questa relazione l ho avuta dai 16 ai 18 anni) con il mio attuale ragazzo mi trovo completamente in tutto, lo amo e vogliamo sempre stare assieme, ma riusciamo anche a trovare i nostri spazzi per le amicizie. Purtroppo ora mi e venuta una paura che non riesco a capire da cosa provenga. In questo periodo di quarantene e Covid abbiamo iniziato a parlare di convivenza, a me e venuta paura di fare questo passo; oltre al lato economico che purtroppo non possiamo ancora permetterci, ho iniziato ad avere paura che la convivenza ci porti ad annoiarci per il fatti di trovarci insieme ogni sera, e quindi arrivare ad avere questa routine e a non amarci più. Ripeto io sto bene con lui in ogni circostanza e infatti non capisco da cosa derivi la mia paura; e soprattutto non voglio rinunciare a questa felicità che lui mi dà perché sento che e quello giusto; ma ho questa paura. Qualcuno mi può dare qualche consiglio? Grazie Valeria
Salve Valeria, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, esplorare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Che significato ha per lei questa paura?
qual è l'evento temuto? quali le conseguenze per lei intollerabili? perché sono così intollerabili? l'eventuale presenza di questi eventi temuti cosa le farebbe dire su di sé?
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve. Una convivenza comporta delle responsabilità, la routine e il peso di gestire il quotidiano. La sua paura può essere normale e potrebbe non essere collegata con i sentimenti, semplicemente paura di crescere e di perdere la giocosità e la leggerezza del rapporto di adesso, fatto di piacere di vedersi al di fuori dagli impegni quotidiani in un equilibrio perfetto. La paura che la convivenza non sia all'altezza delle aspettative. Ma se non prova, si negherà la possibilità di costruire un futuro con una persona con la quale dice di stare bene. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a fare chiarezza sulla sua paura e a individuarne la vera causa. Distinti saluti
Gentile utente, sarebbe utile comprendere cosa si nasconde dietro la sua paura rispetto alla possibilità di una convivenza. Ad esempio:
Le maggiori responsabilità?
Il voler continuare a vivvere un ruolo da fidanzata?
Paura della dimensione adulta della vita di coppia?
Inoltre la convivenza rappresenta l'opportunità di individuare le risorse ma anche le aree di vulnerabilità della relazione di coppia, ed anche questo può fare paura.
Su questi ed altri punti, potrebbe riflettere all'interno di un percorso di psicoterapia. Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Cara Valeria,
Innanzitutto mi sento di rassicurarla per le sue paure, il passaggio da una relazione ad una convivenza è molto importante quindi ritengo che le domande che si sta facendo siano domande di consapevolezza e coscienza rispetto alla decisione stessa; inoltre sicuramente si potrebbe fare una riflessione più approfondita rispetto alla relazione malata di cui accenna che, da quello che scrive, sembra aver lasciato uno strascico poco risolto. D'altro lato la inviterei a riflettere sul significato che avrebbe per lei uscire di casa, se la sua paura sia realmente quella di una relazione che va a mutare o piuttosto rispetto ad un passaggio di vita, quello da figlia a quello di donna che andando a convivere andrebbe incontro a responsabilità diverse... Sta affrontando un momento molto importante e a volte può capitare di sentirsi persi. Per qualsiasi cosa rimango a disposizione.
Un caro Saluto. Dott.ssa De Bonis Valeria
Cara Valeria, la convivenza è un passaggio molto importante nella vita di una coppia e delle persone coinvolte nella relazione. Vivere l'idea di un progetto così importante con le dovute riflessioni è, quindi, comprensibile. Più complicato è se l'idea della convivenza diventa una paura che paralizza e blocca il divenire della relazione. Gli aspetti in gioco sono molti, come già indicato dai colleghi: responsabilità, quotidianità, aspettative idealizzate e acquisizione di nuovi ruoli familiari e sociali.
Uno psicologo potrebbe aiutarla a fare chiarezza dentro di sé.
Resto a disposizione.
Un cordiale saluto, Dott.ssa Pamela Cornacchia
Buonasera,le sue paure sono comprensibili,c è sempre per lei la paura di una perdita.Questa paura la blocca in un percorso di crescita ed evoluzione di questa relazione.Le consiglio di farsi aiutare da un percorso psicologico che le permetta di affrontare con maggiore serenità le sue paure Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Salve, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Valuti la possibilità di ritagliarsi un suo spazio di ascolto psicologico nel quale poter approfondire ed indagare il disagio descritto e in cui poter costruire una maggiore consapevolezza dei suoi vissuti emotivi.
Cordiali saluti, dott.ssa FM.
Buongiorno,

da quello che dice sembrerebbe che sia rimasta “scottata” da quanto accaduto nella relazione precedente e che dunque ora il pensiero di stare sempre a contatto con qualcuno la fa sentire in una condizione di paura, attivando pensieri ansiosi. Potrebbe essere utile per lei soffermarsi a riflettere su quanto è accaduto nel suo passato relazionale e “uscire” da questa paura per sentirsi più serena, tramite un percorso psicologico. Resto a disposizione.
Dott. Riccardo Scalcinati
Buongiorno, la prima cosa che mi sento di dirle è che: ongi passaggio di vita porta con sé un grande bagaglio di domande, paure, pensieri positivi e negativi. Talvolta questo bagaglio è talmente pensante che si fa sentire molto affaticati.
Provi a domandarsi cosa realmente mi spaventa? Quale potrebbe essere lo scenario peggiore che mi immagino se andassi a convivere?
Questo lavoro potrebbe essere fatto tramite un percorso psicologico.
Inoltre come già altri colleghi hanno precedentemente detto, potrebbe essere utile indagare meglio come la sua relazione precedente l'ha segnata e quali ferite ha lasciato.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità
Dott.ssa Alessia D’Angelo
Cara ragazza,
essendo la sua una istanza di coppia ne parli con il suo ragazzo. Apritevi e confrontatevi rispetto al tema della convivenza potrebbe esser utile comunicare preoccupazioni ansie incertezze, potrebbe scoprire magari a non esser la sola ad averne. La convivenza é un cambiamento importante e come tale dovete affrontarlainsieme anche emotivamente. Nel caso ci fossero delle difficoltà di comunicazione pensate anche dei colloqui di coppia. Potrebbero rivelarsi utili al fine di trovare un dialogo ed un confronto su ciò che maggiormente si teme.
Ci pensi.
Un caro saluto
Dottor Diego Ferrara
Gentile utente, i cambiamenti di vita portano sempre ad una paura di destabilizzazione degli equilibri raggiunti. Il rapporto di coppia è un salto dimensionale nella vita delle persone: la convivenza prevede una parte di incertezza ma ha dalla sua anche l'occasione di sperimentare a 360° a quali livelli sono le nostre reali consapevolezze di fronte ad un amore. In questo contesto giocano un ruolo importante le proprie reali autonomie e il desiderio di sviluppare un progetto di vita che veda come protagonisti due Progettisti che hanno l'opportunità di imparare ad integrarsi n un Progetto condiviso, facendo esperienza insieme e utilizzando anche le proprie diversità, la propria creatività (antidoto alla paura della noia...). Potreste richiedere una consulenza per approfondire questo aspetto...
Cordialmente
Dr.ssa Maria Torlini
Buongiorno, un cambiamento come la convivenza rivoluziona certamente la relazione di coppia. E' un nuovo mondo tutto da scoprire. Convivere però non significa essere costretti a casa insieme. Ognuno può condurre certamente la propria vita. Il senso di costrizione che ha vissuto in passato era nella relazione, una relazione di controllo. Se nella sua attuale relazione questo non c'è non sarà la convivenza in sé a generarla.
Approfondire ciò che le accade emotivamente attraverso dei colloqui psicologici potrebbe essere un buon modo per fare la scelta più coerente con come si sente veramente.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera. Se ho ben compreso la sua condivisione, sembra che oggi lei si trovi nel momento in cui vuole assumersi una importante responsabilità, per sé stessa e per la sua relazione di coppia, ovvero andare a convivere con il suo compagno, e questo, se da un lato la mette in contatto con il desiderio e la voglia di vivere e costruire insieme a lui, dall'altro le fa sentire anche la paura di fare questo passo significativo.
Credo possa esserle d'aiuto darsi lo spazio necessario per ascoltare i diversi sentimenti, pensieri ecc. che sta vivendo in questo momento, compresa la sua paura, per poter comprendere in modo autentico e profondo il significato che ha per lei questa decisione.
Se pensa di aver bisogno di un supporto professionale per affrontare questo suo importante momento di vita potrà certamente consultare uno psicologo/psicoterapeuta. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buongiorno, la sua paura è legittima, i cambiamenti ci pongono di fronte all'incertezza, lasciare una situazione conosciuta e rassicurante per una che non possiamo prevedere. È importante che però riesca a distinguere se sia una paura legata alla sua relazione attuale o al suo vissuto precedente. Provi ad aprirsi e confrontarsi con il suo partner, questo le consentirà di chiarire i suoi dubbi.
Buongiorno Valeria, mi sento di rassicurarla intanto sul fatto che la convivenza segna un passaggio importante e impegnativo quindi sono più che comprensibili le sue paure. Inoltre, credo che non si debba sentire obbligata a fare questo passo se sente che non è il momento giusto o la cosa giusta per lei. Qualora però fosse interessata ad andare oltre questa paura e capirci di più, dovremmo allora capire cosa le crea difficoltà. Cosa la spaventa tanto di questa convivenza? Credo che la riflessione su di sé e il dialogo con il suo ragazzo siano le cose più importanti al momento. In bocca al lupo, qualsiasi sarà la sua scelta! Dott.ssa Ravani
Salve,
capisco che possa trovarsi in una relazione che, se dovesse crescere e concretizzarsi nella possibilita' di una convivenza, la spaventerebbe. Per questo le consiglio di trovare uno spazio di psicoterapia in cui pensare, con l'aiuto di un/una terapeuta, ai significati delle sue paure per riuscire a rimanere e crescere in questa relazione che la rende felice. Resto a disposizione, anche onlie, se necessario. Cari saluti
Cara Valeria, una convivenza è un passo importante ed è normale sentirsi spaventata.
È importante però comprendere il significato delle preoccupazioni, sono davvero così razionali, legate alla paura della routine e della noia, o c'è dell'altro?
Vista l'esperienza passata, un consulto psicologico potrebbe esserle utile a capire se ci sono ancora nodi da sciogliere rispetto al brutto periodo di privazione di libertà. A volte sembra di aver elaborato ma le paure restano intrappolate più a fondo.
Resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
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Gentile utente, il suo quesito dà spunti a molte riflessioni. Sicuramente l'idea di convivere mette in moto dentro di lei delle emozioni inconsce che non riesce a gestire perché sconosciute. Da dove può arrivare questa idea di noia nel quotidiano vivere sotto lo stesso tetto? Cosa significa per lei avere una propria casa, delle responsabilità reciproche che appartengono al mondo adulto? Rispondere a queste domande sarebbe utile per capire cosa si cela dietro a questi suoi timori.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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