Buongiorno vi scrivo perché ho una bimba di 6 mesi e mi sto separando dal padre mi sento molto sola

34 risposte
Buongiorno vi scrivo perché ho una bimba di 6 mesi e mi sto separando dal padre mi sento molto sola e male ad affrontare questa separazione mi sento in colpa perché non ho un bel carattere e questo mio modo di essere ha fatto si che mia figlia crescesse senza un padre... mi manca da morire, sembra che vedi tutto nero... come posso fare per superarlo?!!
Buongiorno signora. Entro in punta di piedi nel suo vissuto, che mi sembra assai fragile, data la situazione così carica emotivamente. Vorrei solo tentare di chiarire due punti: in una separazione si è soli a gestire il proprio vissuto di perdita, ma si è in due a determinare le modalità e le dinamiche, affinchè ci sia un futuro, e non solo un presente. Qualunque sia la motivazione alla base della VOSTRA decisione di separarvi è fondamentale non proiettare nell'altro, ma elaborare ciascuno il proprio dolore. Il secondo elemento è che la bambina, QUALSIASI COSA ACCADA nella coppia coniugale, ha e avrà SEMPRE il diritto alla figura del Padre. Padre che non potrà sparire, padre che, immagino, soffra anche lui a suo modo. Il mio parere è, quindi, non farsi attrarre dal bozzolo della simbiosi madre-figlio, ma per quanto faticoso, guardare tutti gli elementi del sistema (se stessa, suo marito e sua figlia) in cui nessuno ha una Colpa

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La separazione e' un vero e proprio lutto e comporta la necessità di doversi riassestare rispetto ad un nuovo status ed all'idea di "fallimento" del legame familiare.
Il cammino per ritrovare l'equilibrio e' molto complesso ed il percorso e'doloroso, ma permette di arrivare ad una nuova condizione di benessere.
A Napoli mi occupo della conduzione di gruppi terapeutici per donne separate. Se vuole, può chiedermi informazioni in privato .
Buongiorno signora, da quello che scrive mi sembra che si stia addossando tutta la responsabilità riferendola al suo carattere. E' importante trovare il sostegno necessario in queste situazioni per fare chiarezza e mettere al posto giusto le responsabilità, trovare dei modi per andare avanti affrontando, come diceva la dottoressa la chiusura ed il "fallimento", facendo i conti con il dolore e trovando anche dove prendere nuovi sostegni in questo momento per lei e la sua bambina. Sicuramente un percorso di psicoterapia può aiutarla a fare chiarezza fra i suoi vissuti ed individuare dei sostegni.
Gentile Signora, post breve ma inteso, si sente 'sola e male e in colpa...' cerchi uno psicoterapeuta vicino e prenda appuntamento per una consulenza, vedrà che con l'aiuto giusto riuscirà a trovare le forze per affrontare al meglio questa situazione.
Cordialmente

Gentile Signora, Le consiglio caldamente di intraprendere un percorso terapeutico così da trovare finalmente un luogo ove non sentirsi sola ma che le permetta di ritagliarsi uno spazio tutto suo ove portare il suo sofferto sentire.
Sperando di esserle stata d'aiuto La saluto caramente.
Dr Costa
Salve cara signora...lei sta attraversando un periodo davvero difficile, dalle sue parole si percepisce tutto il senso di schiacciamento che sta vivendo, e una bambina così piccola non può che aumentare il suo senso di disagio. Ma nella rottura di una coppia non ci sono colpe, ma solo responsabilità, e le responsabilità non stanno MAI da una parte sola. La colpa non la porta da nessuna parte, anzi, contribuisce ad aumentare un senso di annientamento, ma se si riappropria delle proprie responsabilità, riuscendo a vedere anche quelle dell'altro, allora non sarà più impotente, ma in grado di operare dei cambiamenti attivi nella sua vita, che apportino beneficio a lei e alla sua piccola. Uno bravo psicoterapeuta potrà accogliere tutto il suo dolore, e riportarla a riprendere in mano la sua vita nel migliore dei modi. La abbraccio virtualmente.
Giuliana Melandri
Separarsi non è mai semplice e spesso è doloroso, anche se ci sono buoni motivi per farlo.
Ancora di più diventa complicato e se ne ha paura, se sono presenti figli/e, che si cerca sempre di proteggere dalle difficoltà della vita.

Come già hanno detto le colleghe prima di me un sostegno psicologico può aiutarla ad affrontare la separazione e il cambiamento che - inevitabilmente - ci sarà nella sua quotidianità e di sua figlia e potrà aiutarla a guidare anche lei in questo passaggio.

Sarà responsabilità del padre essere presente per vostra figlia e fare in modo - come farà lei da madre - che questa separazione sia il meno traumatica possibile per vostra figlia. La giovanissima età è un vantaggio perchè per il momento l'assenza fisica del padre può fare a meno di domande alle quali non si sa cosa rispondere.

E' importante però che lei trovi serenità e un nuovo equilibrio, sia per se stessa che per essere vicina a sua figlia e il primo passo è accettare proprio questo cambiamento.
Gentile Signora sarò breve perché la sua domanda è impegnativa, meriterebbe lunghe pagine di risposta e al contempo molto semplice. Vada a parlarne con un/a terapeuta , cerchi di aprirsi il più possibile , non è una cosa immediata , ma si riesce , soprattutto se il disagio è forte. Se lo desidera può contattarmi in privato . Buone cose
Buongiorno, la sua mail comunica molto bene il suo stata d'animo. Il periodo che sta passando DEVE essere osservato e preso in considerazione adeguatamente. E' madre da sei mesi, periodo in cui emerge una possibile depressione post-partum; inoltre si sta separando dal padre del suo bambino. E' fondamentale che chieda aiuto ad un collega della zona oppure mi contatti tranquillamente.
Cordialmente
Buonasera credo che focalizzi aspetti importanti. La fase di separazione nella coppia è un cambiamento complesso e nella scelta anche quando compiuta è necessario avere consapevolezza che ci sono degli aspetti in cui si sente pronti ad affrontare un distacco ed altri in cui ci si sente poco adeguati. la separazione è una scelta che coinvolge a più livelli: come persona, come parte di una coppia e come genitore. Può lavorare alle sue risorse e giungere alla sua scelta consapevole; e può scegliere se farsi sostenere da un tecnico che non sceglierà per lei bensì la stimolare affinchè trovi la scelta buona per sè. Buoni passi
Le separazioni cara signora non sono mai una cosa facile, perchè occorre fare i conti con sè stessi, con sè nellarelazione con l'altro e ovviamente con quello che ciascun membro della coppia porta dei suoi modelli familiari. Tutto questo per lei sta accadendo in un momento delicato della vita di una donna. ovvero la maternità nel primo anno di vita del proprio figlio. Diciamo che è una bella lotta!!! Le difficoltà della coppia, non dovranno mai interferire con l'eesere i genitori di questa bimba la quale dovrà avere sempre una famiglia, un papà e una mamma anche se non si vive più insieme...
Buongiorno, separarsi con una bambina piccola richiede molta forza e coraggio. In tutto questo ci sta l'alternarsi di emozioni e sentimenti a volte contrastanti. La separazione è un lutto, una perdita e come tale richiede tempo per poter essere elaborata e superata. Un percorso psicologico potrebbe sicuramente aiutarla in questo momento di grande cambiamento.
Cordiali saluti
Salve, capisco che momento sta passando sola con una banbina di di 6 mesi e fare i conti con la sua responsabilità di lasciare il suo compagno. Non deve provare sensi di colpa, perchè sicuramente avrà riflettuto su tutto ciò, inoltre penso che crescere la bimba in una atmosfera famigliare non tranquilla o con il suo umore non sereno alla bimba sicuramente non avrebbe fatto bene. Inoltre il suo compagno non abiterà con voi, ma spero che si dedicherà ugualmente alla figlia e forse con più serenità come penso anche lei. Sarebbe bene che in questo momento delicato si faccia aiutare con dei colloqui con una psicoterapeuta, in modo da riflettere anche nel modo come ha condotto questo rapporto, aiutandola per un futuro rapporto affettivo, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera,
sta attraversando un momento veramente difficile. La separazione crea uno spartiacque tra un "mondo" che finisce ed uno da ricostruire. E' una ricostruzione molto dolorosa ma possibile.
Già chiedere aiuto è una risorsa importante. Provi a contattare un terapeuta individuale sono certa che sarà veramente importante per lei e anche per la sua bambina.
MM
Signora sono vicina al suo malessere, le consiglio vivamente di farsi supportare da uno psicologo.
Anche presso le ASL può trovare ciò di cui ha bisogno.
Salve signora , una separazione non ė mai facile da. Attuarsi perché apre delle difficoltà emotive , situazioni nuove da gestire , paura .
Non si faccia troppo domande se ha scelto di attuare questa separazione perché vi sono delle condizioni o situazioni che impediscono di continuare questo rapporto, vada avanti per la sua strada
Gentile Signora,
affrontare una separazione non è semplice, ma è opportuno che le responsabilità siano equamente distribuite. Da quello che leggo sembra che lei stia addossando tutta la colpa al suo carattere. La separazione può rappresentare un momento di cambiamento e di ristrutturazione delle propria vita, un supporto psicologico può aiutarla ad affrontare questa delicata situazione.
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta
Carissima,
Comprendo i suoi sentimenti e Le sono vicina in questa fase della Sua vita così delicata.
L'unica cosa che posso consigliarle è, in primis, di non sentirsi in colpa. Quando una relazione finisce la colpa, spesso, non è proprio di nessuno ma, semplicemente di un rapporto che non ha funzionato. I motivi possono essere tanti e ciascun partner ha le proprie responsabilità. Ed è proprio su quest'ultima parola che vorrei invitarla a riflettere perchè è la chiave di tutto: sostituendo la parola colpa con la parola responsabilità il vissuto da elaborare risultà già più leggero! Inoltre, se Lei e il suo ex marito sarete in grado di cooperare e di stabilire una comunicazione sana e funzionale dopo la separazione, continuerete ad essere una coppia genitoriale responsabile per la Vostra bambina che, in questo modo, potrà affrontare e superare questo momento difficile senza troppi traumi.
Se dovesse avere bisogno di aiuto, Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale per esplorare ed elaborare al meglio i Suoi vissuti in questa tempesta di emozioni che sta attraversando. Un'ulteriore possibilità è quella di richiedere una consulenza con un mediatore familiare, che è una figura che aiuta le coppie a separarsi e a trovare accordi pacificamente e a preservare una comunicazione sana ed efficace tra gli ex coniugi, specialmente quando ci sono dei figli.
Coraggio...le invio un grande in bocca al lupo!
GF
Gentile utente, i termini da lei adottati sono, forse, i punti salienti e dolenti di qualsiasi separazione. Solitudine, dolore, senso di colpa, responsabilità, sono come macigni sulle spalle di tutte le persone coinvolte in una separazione, che li allontanano ma al tempo stesso li accomunano. La fase iniziale e forse il tempo più angoscioso di una separazione perché comporta con essa la consapevolezza del lutto che verrà e la rielaborazione della famiglia in una nuova prospettiva. Ma se è vero che non ci sarà più una coppia coniugale, è anche vero che continuerà ad esistere quella genitoriale e, così come spesso accade, possono svilupparsi scenari relazionali anche più funzionali di quelli precedenti.
Le separazioni non hanno colpe ma responsabilità e possono potenzialmente rappresentare eventi di crescita, se affrontati nel modo giusto. La luce in fondo al tunnel può assumere varie sembianze come la vicinanza della famiglia d'origine, il sorriso di un figlio, la rete amicale e anche un supporto professionale che possa aiutarla ad elaborare il tutto. Cordialità.
gentile Signora,
mi viene da suggerirle che il senso di colpa non è salutare nè per lei nè per sua figlia.
in questo momento credo sia importante concentrarsi sulle proprie potenzialità , cercare di ritrovare le risorse personali interne, che sicuramente ci sono, ma offuscate dalla condizione di malessere, per affrontare il cambiamento nel modo più sano e favorevole per tutti, anche per il papà.
le consiglio una buona consulenza psicologica
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Salve, la situazione che descrive è delicata e merita di essere approfondita. Le consiglierei un percorso terapeutico che le permetta di comprendere le sue necessità e come risolverle.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, come molti dei colleghi hanno sottolineato la fine di un matrimonio risulta essere a tutti gli effetti al pari di un'elaborazione di un lutto, e in quanto tale porta con sè anche un forte vissuto di colpa, soprattutto nei confronti di bambini molto piccoli come nel suo caso. Il mio invito è rivolto a prendersi cura della parte di sè che, al di là dell'essere mamma, si trova a dover fare i conti con la perdita di una persona cara e di una presenza importante nella sua quotidianità. Un percorso psicologico può sicuramente essere d'aiuto in questa fase, sicuramente per ritrovarsi e riscorprirsi ma anche per supportarla in questa nuova e diversa genitorialità. Le auguro il meglio, dott.ssa Francesca De Lise
Buongiorno, la nascita di un figlio e la separazione rappresentano entrambi due momenti di vita importanti che dovrebbero essere affrontate con forza, energia e supporto. Un percorso psicologico può aiutarla a non essere sola in questo momento di vita complicato, un caro saluto, Dott.ssa Ilenia Sanzo
Gentilissima utente, immagino il vissuto di sofferenza che sta sperimentando e quanto possa essere difficile convivere, in questo momento, con questo profondo dolore. Io ritengo che sia utile per lei prendersi cura di ciò che sta sperimentando ritagliandosi un proprio spazio in cui poter elaborare questa perdita. Perché, come suggeriscono anche altri colleghi, si tratta di una perdita a tutti gli effetti. Lei cita il senso di colpa, un suo 'non bel carattere', tutti aspetti che fanno propendere per un'assunzione completa di responsabilità circa questa separazione che sembra essere da lei subita. Potrebbe essere importante che approfondisca questi aspetti nell'ambito di un percorso psicologico in cui poter scoprire le risorse di cui dispone per far fronte a questo evento complesso, che possa aiutarla ad inquadrare meglio la situazione e ciò di cui ha bisogno.
Un caro saluto,
Simona Del Peschio
Il suo vissuto è molto doloroso, non solo per cosa sta succedendo, ma anche perchè è solo sei mesi che la sua vita è cambiata radicalmente, e il suo corpo e la sua mente sono ancora in fase di adattamento, e certamente affrontare un cambiamento così profondo, una separazione, non è cosa semplice.
Le decisioni sono frutto di una relazione, sana o meno, e non deve necessariamente assumersi tutte le colpe, ma è giusto analizzare i propri sbagli.
In questo momento però deve pensare che non è sola, siete lei e la sua bambina, siete sufficienti per avere un porto sicuro, e una vita felice. Le consiglio di chiedere aiuto a uno specialista, così che questo brutto momento e ciò che ne consegue non incida negativamente sul rapporto di cura che deve costruire con la bimba.
In bocca al lupo!
Buongiorno. Ha affrontato negli ultimi mesi molti cambiamenti: la nascita di un figlio, con le relative preoccupazioni e paure che ne derivano, ed una separazione. Il mio consiglio, dato il suo sentirsi "sola e male", è di cercare un professionista a cui affidarsi in questo momento così ricco di cambiamenti
Poiché la separazione che sta vivendo con il suo compagno è attuale mi sembra assolutamente normale che lo viva con dolore. Credo anche che parlare con uno psicoterapeuta possa aiutarla a sostenere il peso e la sofferenza di una scelta non facile, ci pensi
Buongiorno signora. Ogni separazione comporta per i diversi componenti della famiglia un vissuto di lutto personale che ognuno vive ed elabora in maniera diversa. Contatti uno specialista che la possa aiutare a gestire il suo personale vissuto, in modo tale che lei riesca a supportare sua figlia, senza trasmetterle il messaggio di colpa e fallimento che lei personalmente vive. Potrà poi valutare un aiuto per la bimba stessa. Se ne avesse bisogno, resto a sua diposizione.
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Buongiorno, la comprendo e mi dispiace molto sentire che sta affrontando una separazione dal padre di sua figlia e che si senta sola e triste in questo periodo. Non deve sentirsi in colpa per il suo carattere, poiché non è responsabile per la mancanza del padre nella vita di sua figlia.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!

Per superare questa fase difficile, vorrei suggerirle alcuni consigli che potrebbero esserle utili:

Accettare le emozioni: È normale provare tristezza, solitudine e persino sensi di colpa durante una separazione. Accettare queste emozioni e permettersi di viverle può essere un primo passo per affrontarle e elaborarle.

Cercare sostegno: Non deve affrontare tutto da sola. Cerchi aiuto e sostegno da parte di amici, familiari o di un gruppo di supporto. Condividere le proprie emozioni e preoccupazioni può aiutare a sentirsi meno sola.

Prendersi cura di sé stessa: È importante dedicare del tempo per prendersi cura del proprio benessere fisico e mentale. Mantenere uno stile di vita sano, dedicare attenzione a sé stessa e praticare attività che le piacciono può favorire il recupero emotivo.

Focalizzarsi sul benessere di sua figlia: Concentri le sue energie sul benessere e la felicità di sua figlia. Crei un ambiente amorevole e sicuro per lei, ricordando che può fornire una figura di riferimento adeguata senza la presenza del padre.

Considerare il supporto professionale: Se le emozioni negative persistono o sente di non far fronte alla situazione da sola, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o un consulente familiare. Un professionista qualificato può aiutarla ad esplorare i suoi sentimenti e sviluppare strategie per affrontare la separazione in modo sano.

Ricordi che il processo di guarigione richiede tempo e pazienza. Sia gentile con se stessa e si dia il permesso di elaborare il dolore emotivo. Con il tempo, potrà guarire e trovare un nuovo equilibrio nella sua vita e nella vita di sua figlia.

Se sente di aver bisogno di ulteriori supporto, non esiti a rivolgersi a professionisti qualificati che possono fornirle l'aiuto necessario per affrontare questa sfida.
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Gentile signora, sarebbe sicuramente utile approfondire con un professionista ,tra i vari aspetti, alcuni elementi da lei riportati come il senso di colpa, le modalità comportamentali ricorrenti e le emozioni legate al suo vissuto, per ricevere sostegno in una fase del ciclo di vita delicata e riuscire a lavorare su se stessi per elaborare nuove strategie e modi di porsi in relazione alle difficoltà quotidiane.
Un caro saluto, dott. V. Mangiameli
Gentile signora, sta sicuramente attraversando un periodo di cambiamento, di transizione, le occorre metabolizzare le emozioni legate a ciò che ha vissuto.
E' importante che si dia del tempo per poterlo fare.
In questa fase le sarebbe utile rivolgersi ad un professionista per ricevere sostegno nella fase del ciclo di vita in cui si trova.
Buongiorno è davvero delicata come situazione ed è delicato lo stato emotivo in cui vi ritrovate però sappiate che in queste dinamiche non si è mai soli, si è in due a prendere scelte, si è in due ad accettarle, si è in due a esserne responsabili. Non fatevi carico da sola di un qualcosa che non appartiene solo a voi e alle vostre sole scelte. Non è semplice metabolizzare, accettare e risolvere queste ferite interne e preoccupazioni che incombono, fare qualche seduta o percorso con psicologi e psicoterapeuti sarebbe sicuramente di aiuto.
Cordiali saluti, dott.ssa Marzia
Gentile signora, comprendo il vissuto di sofferenza e dolore che sta vivendo. La fine di un legame coniugale implica un grande cambiamento e una ricostituzione di sé stessi e per far sì che ciò avvenga c'è bisogno di tempo. Soprattutto non è da sottovalutare che le dinamiche della coppia non devono influenzare quelle nella relazione con i figli per tale motivo non bisogna perdere lucidità per prendere delle giuste scelte.
Resto a sua disposizione se ha bisogno di un supporto per affrontare tutto questo
A presto
Dott.ssa Veronica Guidi
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