Buongiorno. Sono un uomo di 44 anni. Avrei bisogno di indicazioni certe per un problema post interve
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Buongiorno. Sono un uomo di 44 anni. Avrei bisogno di indicazioni certe per un problema post intervento L5 S1. A seguito di vari episodi di lombalgia dal 2013, diventata poi lombosciatalgia nel 2018 e resistente ai farmaci, nel 2019 vengo operato con artrodesi in titanio con viti e barre in L5-S1. Al mio ingresso in sala operatoria ero praticamente senza sintomi perché ero a riposo da parecchi tempo. Subito dopo l'intervento ho accusato forti scosse al piede sx. Questo dolore si è manifestato saltuariamente per un anno e poi è scomparso. In aggiunta dopo l'intervento ho sempre avuto dolori lombalgici in zona sacrale quando stavo in piedi e fermo sul posto. Durante il movimento il dolore pressoché scompariva. Alle prime due visite di controllo ho fatto presente questa problematica al chirurgo che mi ha operato, ma secondo lui erano solamente fenomeni transitori dovuti alla stabilizzazione. Da dicembre 2021 oltre alla lombalgia iniziano a presentarsi parestesie alla pianta del piede sx e i dolori lombalgici sono più frequenti, ovvero, sia da fermo sia da chinato che in movimento. Ricontatto a gennaio il chirurgo che mi ha operato e fissiamo una visita di controllo con RM. Dalla RM non compare nulla di anomalo. Mi viene quindi prescritta una cura farmacologica ma senza esito. Me ne viene prescritta una seconda con aggiunta di Toradol ma senza esito. Me ne viene aggiunta una terza con noleggio di OsteoSpine ( TERAPIA AD IMPULSI ELETTRICI) ma senza esito. A questo punto porto TAC ma non appare nessun problema. Mi viene prescritta allora anche RX morfodinamici. Altra visita e nessun riscontro. Si sospetta sindrome cicatriziale . Vendo rimandato da neurologo e mi vengono prescritte 8 TECAR. In più mi consiglia terapia del dolore ancora non effettuata.
All'elettromiografia risulta sofferenza radicolare in L5-S1 e, il neurologo sospetta anch'esso sindrome cicatriziale. Lo stesso neurologo mi rimanda da fisiatra. Per avere maggiori indicazioni ho effettuato una seconda visita da un altro neurologo, il quale non è stato in grado di leggere una TAC, e mi consiglia di andare da un osteopata.
Sono nella confusione più totale. Quello che è certo è che forse il tipo di intervento svolto, non era adeguato alla mia patologia perché nei referti precedenti all'intervento si parlava di lieve listesi quindi non so se era o meno il caso di eseguire quel tipo di intervento od un altro. Ad oggi io vorrei sapere quale accertamento diagnostico dovrei fare per accertare se il problema è dovuto ad una cicatrizzazione od altro. Nella TAC pare non ci sia nulla, ma guardandola attentamente, e non prendetemi per presuntuoso, mi sembra di notare che nei forami fra L5 S1 il passaggio sia nettamente inferiore a SX rispetto a DX. Dico questo perché purtroppo durante le visite mi è stato spiegato poco o niente di quello che si vedeva nei referti. Un paziente non dovrebbe arrivare a guardare da solo certe cose e se uno arriva a fare questo è perché si trova in un completo stato di abbandono e non sa come uscirne. Se c'è qualcuno che possa indirizzarmi al meglio ne sarei grato perché ormai non so più dove sbattere la testa. La domanda richiesta è quindi che tipo di analisi devo fare per vedere quale è il reale problema. Vi ringrazio.
All'elettromiografia risulta sofferenza radicolare in L5-S1 e, il neurologo sospetta anch'esso sindrome cicatriziale. Lo stesso neurologo mi rimanda da fisiatra. Per avere maggiori indicazioni ho effettuato una seconda visita da un altro neurologo, il quale non è stato in grado di leggere una TAC, e mi consiglia di andare da un osteopata.
Sono nella confusione più totale. Quello che è certo è che forse il tipo di intervento svolto, non era adeguato alla mia patologia perché nei referti precedenti all'intervento si parlava di lieve listesi quindi non so se era o meno il caso di eseguire quel tipo di intervento od un altro. Ad oggi io vorrei sapere quale accertamento diagnostico dovrei fare per accertare se il problema è dovuto ad una cicatrizzazione od altro. Nella TAC pare non ci sia nulla, ma guardandola attentamente, e non prendetemi per presuntuoso, mi sembra di notare che nei forami fra L5 S1 il passaggio sia nettamente inferiore a SX rispetto a DX. Dico questo perché purtroppo durante le visite mi è stato spiegato poco o niente di quello che si vedeva nei referti. Un paziente non dovrebbe arrivare a guardare da solo certe cose e se uno arriva a fare questo è perché si trova in un completo stato di abbandono e non sa come uscirne. Se c'è qualcuno che possa indirizzarmi al meglio ne sarei grato perché ormai non so più dove sbattere la testa. La domanda richiesta è quindi che tipo di analisi devo fare per vedere quale è il reale problema. Vi ringrazio.
l'interpretazione di esami post operatori della colonna è complessa e va effettuata da persone(neurochirurghi e neuroradiologici) esperte e competenti
non capisco perché non le è stato prescritto esame RM della colonna senza e con gadolineo
per il resto è difficile rispondere alla sua domande se fosse realmente necessario l'intervento non avendo la possibilità di avere visioni degli esami preoperatori
non capisco perché non le è stato prescritto esame RM della colonna senza e con gadolineo
per il resto è difficile rispondere alla sua domande se fosse realmente necessario l'intervento non avendo la possibilità di avere visioni degli esami preoperatori
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