Buongiorno sono un ragazzo di 15 anni e volevo un consiglio; è brutto da dire ma ho iniziato a odiar

18 risposte
Buongiorno sono un ragazzo di 15 anni e volevo un consiglio; è brutto da dire ma ho iniziato a odiare da alcuni mesi mia madre. Quest'odio è scaturito dopo l'ennesima umiliazione subita e dopo una riflessione: negli in cui andavo alle elementari venivo bullizzato all'inizio da un gruppo di mie coetanei della mia classe e poi dalla classe intera; questa situazione è durata tutti gli anni delle elementari; Riferivo sempre la situazione ai miei insegnanti ma loro facevano poco o niente, a mia madre gli raccontavo ogni giorno le vessazioni subite lei diceva che avrebbe fatto qualcosa e parlato con gli insegnanti, ma poi soprattutto i fine settimana diceva che non mi piaceva nessuno che ero io a crearmi delle paranoie... Nel presente lei approfitta di me e dei mie fratelli insiste ossessivamente che bisogna mettere in ordine la casa ecc. Noi facevamo quello che diceva ma lei diceva sempre che nessuno la aiutava, che faceva sempre tutto da sola ecc. Mio padre ho paura anche lui di dire quello penso e che prova perchè mi sminuisca e mi giudichi ma tutto sommato il rapporto con lui è abbastanza sereno; mio madre dice sempre a mio padre che lui non fa mai niente, che non bada a noi ecc. Lo trovo molto ingiusto e meschino da parte di mia madre perchè mio padre oltre a lavorare fa molti dei lavori di casa come stendere, stirare, cucinare ogni giorno la cena, e spesso il pranzo... Ho paura per i mia sorella e fratello minori perchè lei oltre a costringerli a stare alle sue esigenze, pretende che giochino con lei a un videogioco che ha sul telefono. Ho paura di diventare come lei, non riesco a relazionarmi bene con gli altri... Lei incrimina anche i nostri parenti paterni definendoli "degli opportunisti e dice a noi di non fidarci di loro. Vorrei dei consigli su come affrontare questa situazione.
Buon pomeriggio, mi permetto di darti del tu vista la tua giovane età. Mi spiace molto per la situazione che stai vivendo e immagino quanto sofferenza possa generarti. Ritengo che possa essere importante per te ritagliarti uno spazio in cui elaborare meglio pensieri e vissuti emotivi connessi a questa situazione e trovare delle strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi. E' difficile poter dare consigli così, su due piedi, non avendo un quadro ben definito della situazione familiare in cui ti trovi.
Cordialmente, dott. FDL

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Ciao, la tua situazione sembra molto complessa. Hai paura del giudizio altrui, certo, essendo stato bullizzato! Non ti fidi delle persone, visto che ne sei stato deluso e temi per le tue sorelle, che mi sembra di capire siano più piccole...
Certo tu sei giovane e da solo non puoi fare molto, non puoi affrontaretutto questo! Quello che ti consiglio è di parlarne con una persone di cui ti fidi (una zia, nonna, amico più grande, lo psicologo scolastico, un professore che ti inspira fidicia...). Si, non aspettare, parla.con qualcuno!
Tu auguro di trovare la.disponibilita e la comprensione di cui hai bisogno!
Claudia m
Ciao, essendo giovane mi permetto di darti del tu. Se noti che la situazione non cambia allora un percorso psicologico potrebbe aiutarti a gestire meglio la situazione.
Parlane però anche con i tuoi genitori perché serve il loro consenso.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gent.mo, purtroppo da qui non è possibile offrire dei consigli o delle idee su come affrontare la situazione che descrive. Potrebbe però, se lo ritiene fattibile, provare a comunicare ai suoi genitori che vive un disagio e che vorrebbe poter parlare con qualcuno che possa ascoltare il suo problema. Potrebbe quindi chiedere di contattare uno psicologo e, valutata più da vicino la sua situazione, ipotizzare un eventuale consulenza (magari anche a breve termine) che possa aiutarla a capire e vivere meglio la sua esperienza. SG
Salve. Il disagio descritto e la rabbia che prova è abbastanza naturale in un vissuto dove non si è sentito il sostegno degli adulti che avrebbero dovuto proteggerla. Se il disagio è insostenibile ne parli con la sua famiglia e valutate la possibilità di farsi sostenere in un percorso psicoterapeutico che possa dare spazio a questo vissuto. Distinti saluti
Caro,
hai davvero sopportato tanto! il bullismo è una cosa terribile, e fa male leggere di quanto le vittime, come te, siano lasciate sole. Addirittura dai propri genitori.
La cosa migliore da fare è trovare un adulto, come un parente o un professore a scuola, di cui ti fidi, e che possa darti una mano a parlarne ai tuoi - di cui purtroppo non ti fidi. Forse a scuola c'è uno sportello di ascolto psicologico. Se c'è prova a rivolgerti a loro.
Sarebbe importante che tu e i tuoi genitori riusciste a parlare in uno spazio sicuro per te. Quando troverai un adulto di cui ti fidi, prova a proporgli di chiedere ai tuoi un consulto con uno psicologo, assieme a te.

con i migliori auguri
dr. Ventura
Gentilissimo buongiorno e innanzitutto grazie per esserti aperto con noi e averci portato il tuo disagio.
Ciò che scrivi è forte e degno di attenzione e di ascolto. Mi spiace davvero tanto per gli atti di bullismo che hai subito e comprendo la rabbia che provi nei confronti soprattutto di mamma. Sai a volte i genitori fanno fatica ad ascoltare e interiorizzare il dolore dei figli perché spesso sentono di non poterlo sostenere e magari negano a loro stessi alcuni accaduti.
Questa non è una giustificazione ma un sistema di difesa inconscio reale che può scaturire. Tu scrivi che con papà hai un rapporto migliore, prova a parlare apertamente con lui del disagio che vivi con mamma e della paura che senti per i tuoi fratelli. Papà ti potrebbe aiutare a vedere la situazione da un altro punto di vista e potrebbe rassicurarti rispetto a determinate dinamiche comportamentali di mamma.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento,
Cordialmente Dottoressa Monica Pesenti
Buongiorno, in adolescenza si è soliti notare comportamenti dei propri genitori con i quali si è in disaccordo, fa parte anche della costruzione della propria identità e del proprio percorso di vita. Ci si differenzia a volte da come si agisce in famiglia e questo per certi versi permette la propria evoluzione. Le direi, quindi, di concetrarsi su di sé, su ciò che vorrà fare e chi vorrà essere nella sua vita. Nessuno è perfetto, il punto è accettare che anche i propri genitori non corrispondono al proprio ideale perché sono persone comuni, con i loro pregi e difetti. Questa è un'evidente fonte di frustrazione, ma che può avere i suoi risvolti positivi. Nel voler fare in maniera diversa ad esempio. La saluto cordialmente, Marina Montuori
Ciao, mi dispiace per la situazione familiare che racconti, perchè si vede che ci stai male e ti pesa. Hai fatto bene a scrivere e a sfogarti, potrebbe essere un primo passo per riuscire a trovare lo spazio giusto di aiuto per te.
Mi sento di consigliarti di provare a parlare con i tuoi genitori e farti aiutare da loro a cercare uno psicologo: non devi spiegare loro le ragioni precise, solo che senti la voglia e il bisogno di un sostegno, di un supporto. Essendo minorenne, hai bisogno della loro autorizzazione.
Credo che un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarti sia a parlare dei vissuti che ti porti dentro dopo tutti questi anni di bullismo sia a parlare della situazione con tua madre e in generale in famiglia. Penso davvero che potrebbe aiutarti a stare meglio, a trovare le tue risorse per affrontare la situazione e ad alleggertirti di tanti pesi.
Un caro saluto,
Dott.ssa Alice Carbone
Comincia così la vita, dall’odio che innesca un riscatto e una ricerca, per approdare a una serenità che ha bisogno di un lavoro interno, di un accompagnamento....un terapeuta può aiutarti in questo, indubbiamente: lavorare sulla struggente delusione.
Un carissimo saluto
Salve i vissuti legati al disagio che riferisce nella sua breve nota meritano sicuramente attenzione. Un incontro con uno psicoterapeuta con cui approfondire questi temi e poi valutare le eventuali od ulteriori attività sembra una buona opportunità per lei. Non si spaventi e pensi che questa è una possibilità di lavorare su questi temi e trovare delle nuove alternative che modificano di fatta i suoi vissuti. Qualora lei ritenga valida questa possibilità le ricordo che è necessaria l'autorizzazione dei suoi genitori, data la sua giovane età. Un cordiale saluto
Carissimo, è comprensibile sintirsi disorientati nel provare certe emozioni che, per quanto "negative", fanno parte del nostro essere umani. Sarà molto importante approfondirle, capire da dove scaturiscono, conoscerle per gestirle e trasformare in risorsa. Alla luce del contesto familiare che descrivi, è poi comprensibile l'affaticamento che senti sulle tue spalle e che come tale è naturale sentire il bisogno di condividerlo. Entrambi i bisogni possono essere affrontati in un percorso di supporto psicologico.
Ciao, l'odio che provi nei confronti di tua madre ti allontana da lei che nella tua infanzia è stata la figura più importante. Ora è difficile vedere dove questo sentimento ti porterà. Da come con poche pennellate dipingi la tua situazione famigliare s'intuisce che osservi con occhi adulti le cose che stai vivendo. Qualcosa non ti và bene, qualcos'altro vorresti cambiare. Forse però hai un po' paura di condividerle con loro. Per me è giusto che i figli ad una certa età partecipino alla cura della casa così la fatica si divide e i figli imparano a prendersi responsabilità piccole che in futuro diventeranno più grandi. Fidati ancora un po' di loro per quanto ti è possibile e per il resto vivi le relazioni che ti sono offerte dalla scuola, le amicizie, i primi amori. Chiedi ad un adulto di cui di fidi un confronto come hai fatto con noi. E se proprio ne senti il bisogno perchè ancora non ti senti ascoltato come vuoi, chiedi ai tuoi di incontrare uno psicologo. Ciao
Ciao, essendo giovane mi permetto di darti del tu. Qui è difficile darti degli strumenti per gestire la problematica che riporti. Se noti che la situazione non cambia allora un percorso psicologico potrebbe aiutarti a gestire meglio la situazione. Inizia a parlare delle tue difficoltà con i tuoi genitori, anche perché serve il loro consenso per intraprendere un percorso terapeutico. Buona giornata.
Buongiorno. Dato il vissuto riportato mi sento di suggerire la possibilità di effettuare un percorso psicologico per parlare degli episodi di bullismo subiti rielaborandoli. Saluti
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Mi permetto di darti del tu per la giovane età; credo sia importante che tu possa ritagliarti uno spazio per capire meglio la situazione. Se ti mette in difficoltà parlarne direttamente con i tuoi, potresti chiedere aiuto a un insegnante o al medico di base perché ti supporti nel far presente questa tua necessità
Buongiorno
ti rispondo dandoti del tu come faccio con i miei pazienti giovanissimi. E' una situazione complessa e pesante, nella tua descrizione si percepisce bene il tuo malessere probabilmente legato all'essere bullizzato+avere il coraggio di dirlo in famiglia+essere etichettato come quello che non va d'accordo con nessuno.
Non mi è possibile dirti come e cosa fare per le difficoltà che incontri con mamma perché andreste aiutati entrambi nella vostra relazione, i tuoi sentimenti per lei sono di rabbia e frustrazione, ma senz'altro legati all'amore e al bisogno.
Penso che tu possa chiedere ai tuoi genitori di prenotarti una consulenza con uno psicologo anche presso la ASL della vostra zona, lo chiedi dicendo loro che ne hai bisogno e che non ti senti sereno a parlarne con loro. Se proprio pensi che questo non sia attuabile, confidati con una figura familiare adulta, anche un cugino maggiorenne, chiedi a qualcuno di poterti aiutare a raggiungere uno psicologo. Sarà la persona che ti seguirà a raccogliere anche la loro storia e ad aiutare tutto il nucleo familiare
Con simpatia
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini

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