Buongiorno. Sono incinta, dovrei essere felice ma invece mi sento sempre triste o nervosa. Mi sento

20 risposte
Buongiorno. Sono incinta, dovrei essere felice ma invece mi sento sempre triste o nervosa. Mi sento non normale. Cosa posso fare?
Salve, le cause di questa tristezza e di questo nervosismo potrebbero essere molteplici ed anche difficili da capire e comprendere, le consiglierei, pertanto, di consultare inizialmente un professionista di sua fiducia ed esporre tale disagio, come il ginecologo di riferimento o il Medico di Famiglia.

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Cara utente,

nel suo "dovrei essere felice" si racchiude un mondo di collegamenti con il suo stato emotivo attuale, caratterizzato da tristezza e nervosismo. Non esiste uno stato emotivo ideale in maniera assoluta! Vivere una gravidanza può naturalmente avere diecimila stati psicologici diversi, ognuno legittimo nel suo modo di essere libero.
Cerchi di focalizzarsi sul presente, cercando di prendere contatto con le sue emozioni primarie. Potrebbe essere molto utile partecipare ad un protocollo di Mindfulness MBSR (8 incontri) per abbassare il livello di stress, di ansia, focalizzandosi in maniera gentile e consapevole, su se stessa.

Un caro saluto.
Buonasera. Intanto Auguri! Aspettare una nuova vita, se desiderata, è sempre un cambio di assetto, di equilibri interni e interpersonali, di immagine del proprio se'. Possibile che ciò richieda tempo e spazio di riflessione intima. Forse potrebbe giovarle consultare un professionista per ridefinire e condividere questo momento così complesso
Buonasera, potrebbe fare un colloquio di consultazione per esporre con maggiore attenzione cosa sta accadendo nel suo mondo interno. Una gravidanza è sempre un momento complesso, che può portare immensa gioia ma anche celare emozioni altalenanti o stati di tristezza e perdita. Bisognerebbe avere qualche dettaglio in più sulla sua storia personale per poter dare un "consiglio". Non sottovaluti questi suoi pensieri sul non sentirsi normale e la portata di queste emozioni così intense. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Gentile Utente,
L' attesa di un figlio è un evento che porta con sé cambiamenti radicali, ed al netto di una gioia che culturalmente ci viene chiesto di manifestare, sono normali reazioni anche opposte come il dubbio o, nel suo caso, la tristezza. L'importante, se lo desidera, è comprendere le ragioni alla base di questa tristezza, esplorando quali significati abbia per noi questa gravidanza, cosa porti in dote, di cosa sentiamo potrebbe privarci e, più generalmente, quali richieste ci pone. Eventualmente, consideri la possibilità di chiedere un aiuto psicologico, resistendo alla tendenza ad etichettarsi come "diversa" perché al momento non prova i sentimenti convenzionalmente considerati "normali". Un caro augurio di buona fortuna
Buongiorno,
Da quanto ha questa tristezza? Sì accentua in alcuni momenti della giornata? Come trova conforto?
Mi risponda tranquillamente in privato per approfondire la situazione.
Dott tealdi
Salve, purtroppo ci da poche notizie su di sè e della sua gravidanza, non ci ice che età ha, di quanti mesi è in stato interessante, se è il primo figlio e se è stata una gravidanza voluta o non aspettata. Non si deve sentire in colpa se prova tristezza e le sembra di non essere felice, i primi mesi sono sempre complicati per una questione ormonale, il corpo deve riorganizzarsi per il cambiamento che sta affrontando sia a livello fisiologico che psicologico, si faccia aiutare con dei colloqui con una psicoterapeuta, in modo da poter elaborare il suo cambiamento, le auguro di passare una buona gravidanza serena, cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera! La gravidanza è un periodo delicato sotto tanti punti di vista fisici e soprattutto emotivi perché inconsciamente mette in moto i vissuti di figlia, di futura mamma e tanto altro... Bisognerebbe conoscere molto della sua storia e del contesto in cui si colloca la sua gravidanza, perciò le consiglierei di parlarne con il suo medico di fiducia e magari scegliere di affrontare qualche consulto psicologico che potrebbe sostenerla e fare chiarezza su ciò che sta provando ora. Un caro saluto
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno. Molte persone affrontano queste stesse difficoltà durante una gravidanza: una norma culturale pre-riflessiva impone la felicità sulla base del fatto che diventare genitore è esclusivamente, totalmente positivo. Al confronto con tali norme, chiunque abbia sentimenti contrastanti o negativi (altrettanto legittimi!) si sente sbagliato, inopportuno, manchevole, incapace di essere genitore. Questa modalità, oltre che irrealistica in generale per chiunque, può essere particolarmente problematica per coloro i quali stanno affrontando un momento di vita complesso, nel quale i significati della genitorialità divengono più profondi, e non necessariamente tutti associasti a fattori positivi. I motivi, tuttavia, sono assolutamente personali. Pertanto, per comprendere la Sua tristezza, sono necessarie informazioni che solo Lei conosce e che meritano uno spazio ben più riservato e accogliente di un sito internet. Il consiglio, per Lei e per la vita che sta arrivando, è quello di rivolgersi a un terapeuta, con cui esplorare: macrocontesto esistenziale; storia di vita personale; storia di vita affettiva; progetto (prima, durante, dopo la gravidanza). In questo modo la sofferenza che prova assumerà un senso (e una legittimità, che in questo momento Lei fatica, giustamente, ad attribuire). Cominci un percorso quanto prima e torni a stare bene! Cordialità, DMP
Una gravidanza quale evento molto a contatto col proprio vissuto emozionale può scatenare a volte sentimenti contrastanti da approfondire con un terapeuta. Le consiglio vivamente di consultare un professionista, che possa aiutarla a dipanare il groviglio delle angosce che danno origine al suo umore triste, presupposto per affrontare il bellissimo ma impegnativo compito del diventare mamma. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve
Son d'accordo con i colleghi: la cultura ci vuole madri felici fin dalla prima settimana! Non è sempre così: eventi critici passati o presenti (per esempio un lutto, la perdita del lavoro, la separazione dal proprio compagno, una gravidanza inaspettata), una storia di salute mentale (ansia o depressione per esempio), altre problematicità ( un figlio con disabilità per esempio), o semplicemente cambiamenti nella propria vita (come il trasferimento in un'altra città o in un altro Stato) ci rendono fragili e non pronte ad affrontare un momento di preparazione alla maternità. Ne parli con un medico di fiducia o si rivolga a uno psicoterapeuta che possa aiutarla a normalizzare questo momento difficile per molte donne. Cordiali saluti
Gentile utente,
se c'è una cosa "normale" nella vita è la presenza di sentimenti contraddittori se non proprio conflittuali.
Un percorso psicoterapico può facilitare l'emersione ed il dialogo interno fra le parti, fra "dovrei essere felice" e "sono nervosa o triste). L'accoglienza ed il dialogo interno producono armonia e coerenza nell'agire.
Cordialmente.
Gentile signora, è possibile che momenti importanti della vita come quello che sta vivendo possano accompagnarsi a riflessioni profonde su di sé. Non di rado questi pensieri possono causare alterazioni del tono dell'umore. Il consiglio è quello di prendere ciò che sta vivendo come una occasione di trasformazione, dalla quale beneficeranno due persone:lei e il bambino che porta in grembo. I miei migliori auguri per tutto.
Adriano Purgato
Buona sera. Durante la gravidanza gli ormoni producono tantissime emozioni differenti e tutte amplificate. Anche la tristezza può fare parte di queste sensazioni. Tutte possono essere normali, ma credo che una consulenza po’ logica possa comunque aiutarla a capirne le cause e a tranquillizzarsi. Buona serata Chiara Tomassoni
Buongiorno a lei,
il tempo della gravidanza è un periodo di vita in cui il proprio mondo interno subisce trasformazioni notevoli, perciò non è anormale provare sentimenti di nervosismo o di tristezza. Potrebbe esserle di giovamento lavorare a livello intrapsichico su tali emozioni, in modo da arrivare al momento della nascita con uno stato d'animo equilibrato e consapevole dei cambiamenti radicali che affronterà sia a livello interiore che di realtà. Ne parli anche con il padre del nascituro e valuti se fare qualche colloquio di psicoterapia. Io ho fatto un master di perfezionamento relativo alla clinica della donna in gravidanza ed in puerperio, perciò mi contatti pure privatamente se ciò può esserle di giovamento. Un caro augurio per l'avventura che sta iniziando. Dottoressa Margherita Maggioni.
Solitamente l'esperienza della gravidanza viene descritta come un momento gioioso e speciale nella vita di una donna.
Questo può rendere ancora più difficile per chi non prova stati d'animo positivi accogliere le emozioni che sente.
E' importante che lei sappia che molto spesso le gravidanza non sono portatrici di gioia, anche di ansia, tristezza o stati d'animo ancora più intensamente negativi.
E' importante che si affidi a chi può aiutarla ad esplorare e comprendere le sue emozioni che possono avere origini molto lontane da questo momento della sua vita affinché possa vivere questa esperienza con maggiore serenità e prepararsi a diventare o ridiventare madre accogliente nei confronti dell'essere umano che porta dentro.
Auguri.
Salve, il momento della gravidanza può creare dei disequilibri sia fisici sia emotivi, se lei dice di essere triste potrebbe comprendere con un percorso psicoterapeutico
Cara neo mamma, avere un bambino è per il corpo e per l'anima, l'esperienza più incredibile che va a smuovere tutte le nostre emozioni, dalla tristezza , al senso di fragilità, alla felicità più piena, come alla paura più cieca. Questa ambivalenza fisiologica è del tutto normale, perché è la conseguenza di questa grande trasformazione. Nella nostra epoca la gravidanza è diventata una malattia , e quindi viene gestita come tale, e vissuta come tale, come se fosse un'insieme di eventi puramente medici , tralasciando tutta la ricchezza della ambivalenza affettiva che l'accompagna. Le dico di più, la fragilità emotiva, che la fa sentire a volte triste, confusa e spaventata, è uno stato fisiologico funzionale alla relazione con il bambino. Perché è funzionale questo smarrimento ? Perché le permetterà un giorno di instaurare una relazione autentica e rispettosa dei bisogni del neonato.E'' proprio la sensibilità emotiva della donna, la sua empatia che le permetterà di capire il linguaggio del suo cucciolo , ovvero di capire le sfumature del suo pianto.Un lavoro psicoterapeutico in questo momento sicuramente sarebbe un valore aggiunto, perchè l'aiuterebbe a circoscrivere il suo disagio e a spostare l'attenzione su quali risorse potrebbe mettere in campo. Se va al sito di Gisella Congia ,le consiglio di comprare il suo libro con annesso un cd intitolato i chiaroscuri della maternità. Questo video documentario di 40 minuti è una serie di interviste fatte a donne in gravidanza, che raccontano la loro esperienza emotiva di felicità e di tristezza e dove, ne sono sicura, si riconoscerà. Le faccio i miei migliori auguri!
Salve,
la gravidanza è una fase molto importante e delicata per una donna, sicuramente rappresenta un cambiamento ed è bene chiedere aiuto e sostegno ad uno psicoterapeuta, con il quale potrà elaborare i suoi vissuti di tristezza che accompagnano tale periodo.
Saluti.
Cara
intanto auguri per la sua gravidanza. Comprendo la sua preoccupazione e penso sia importante che approfondisca i sentimenti/pensieri che sta sperimentando con un professionista. La gravidanza è un periodo molto intenso sia dal punto di vista dei cambiamenti ormonali e corporei che psichici. Il viaggio che ha iniziato a costruire dentro di sé può essere arduo per quanto sia naturale non vuol dire che non possa sentirsi spaventata.
Contatti uno psicoterapeuta e si dia la possibilità di comprendere di più sulla sua storia.
Buon Viaggio!

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