Buongiorno dottori Sto seguendo da un paio di mesi una psicoterapia, alla psicologa ho lasciato alc

17 risposte
Buongiorno dottori
Sto seguendo da un paio di mesi una psicoterapia, alla psicologa ho lasciato alcuni miei scritti, perchè attraverso la scrittura io riesco ad esprimermi meglio, ma ho notato che non ha più letto nulla, si è limitata a leggere le prime 2,3 pagine che poi abbiamo commentato in seduta. Mi sono resa conto di questa cosa perchè nelle scorse sedute ho portato vari temi che nei quaderni (sono due quaderni piccoli, racchiudono in tutto 50 pagine) sono approfonditi e cerco di spiegare nel miglior modo possibile anche se mi fanno stare male, ma le sue reazioni e le sue espressioni sorprese mi hanno fatto capire che era la prima volta che sapeva questo di me. Allora mi chiedo perchè non legge i quaderni che le ho lasciato?
Gentile utente, la scrittura, come lei afferma, le è di aiuto per esprimersi. In terapia immagino che si esprima in modo diverso. Non credo che la.sua terapeuta sia scarsamente interessata, utilizza un canale differente per aiutarla. Questo è il mio pensiero. Il mio invito invece, è quello di parlarne apertamente con il suo terapeuta, vi darà molti spunti di riflessione!
In bocca al lupo
Claudia m

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Salve, non conoscendo il collega è difficile poterle dare una risposta chiara. Comunque, perché non rivolge questa domanda al suo terapeuta? Stia tranquillo e vedrà che otterrà le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno,
Con la terapeuta era stato definito che lei avrebbe letto i suoi scritti? Le chiedo perché a volte mi è capitato di avere persone che mi lasciassero scritti o oggetti da conservare senza però leggere.
Salve. La psicoterapia è uno spazio per affrontare ed elaborare i vissuti emotivi che non riescono a trovare la giusta collocazione nel modo di affrontare la vita. È un percorso di crescita dove poter trovare la fiducia in se stessi per riuscire ad aprirsi a nuove prospettive. Comprendo che le può essere più facile scrivere ma io non troverei utile ai fini terapeutici che lei lasci i suoi scritti. È come se lei volesse farsi conoscere senza essere presente. Che senso ha? Raccontarsi senza vivere in terapia l'emozione collegata a ciò che è stato scritto ritiene che possa esserle utile?
Ne parli chiaramente con la sua psicoterapeuta e verifichi dentro di sé se la modalità di scrivere è un modo per non affrontare le emozioni. Un conto è raccontare il dolore che si prova e un conto è provarlo nella seduta di terapia sentendo la comprensione, la vicinanza, il sostegno, l'aiuto di chi la sta accompagnando nel percorso di crescita. Distinti saluti
Buongiorno, immagino quanti pensieri abbia scatenato in lei questa consapevolezza e immagino ci sia rimasta male, credo che la cosa migliore sia proprio quella di dire alla sua terapeua come questa cosa l'abbia fatta sentire, perchè sicuramente vi darà la possibilità di affrontare un aspetto importante di lei e della vostra relazione.
Un caro saluto
Buonasera, condivida questa riflessione con la sua terapeuta. Per saperne perché una persona si comporta in un determinato modo è buono chiedere a lei, altrimenti rischiamo di fare una lettura della mente. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Buonasera, sono d'accordo coi colleghi, deve parlarne con la sua terapeuta e dovete chiarire questo punto. Altrimenti la terapia a cosa serve? Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti

Carissimo,
E' preferibile che i contenuti che emergono trovino uno spazio di comunicazione attraverso la parola e la relazione, che sono due fattori terapeutici per eccellenza.
Spesso iniziare una psicoterapia e come "togliere il coperchio", per questo sta producendo così tanto e forse per sistematizzare i pensieri ha bisogno di scrivere.
Ma può anche essere utile fare più sedute settimanali e lasciare che operi il "flusso".

Ne parli con la sua terapeuta, senza problemi, questo farà bene alla sua terapia

Cordiali saluti.
Dott.ssa Maria Piscitello -

Gentile utente,
Ci possono essere diversi motivi per i quali la sua terapeuta sia rimasta sorpresa di fronte ai suoi racconti che riprendono ciò che ha scritto.
Provi a portare questi suoi dubbi direttamente a lei, vedrà che troverà le risposte che cerca.
Cordiali saluti. Dr.ssa Marta Fuscà
Buongiorno cara! penso che questa domanda la debba rivolgere direttamente alla sua terapeuta, in modo che non ci siano interpretazioni non coerenti con la realtà delle cose. Una relazione franca aiuterà l'efficacia del percorso terapeutico. Spero di esserle stata d'aiuto.
Buongiorno, le direi di provare a vedere questa sua osservazione da un altro punto di vista, oltre la deduzuine che le viene da fare, sulla terapeuta che non legge i suoi scritti. Sicuramente la collega saprà quello che fa, come operare per poterla aiutare. Si apra con lei per rivolgerle anche i suoi dubbi. Sarebbe un modo per capire meglio qualcosa di sé e della relazione terapeutica in corso. Un saluto
Dr. Vittorio Cameriero
Salve, potrebbe essere utile rivolgere questa domanda direttamente al suo terapeuta, potrebbe essere un ottimo punto di partenza. Buona giornata
Buongiorno,
Leggendo il suo scritto, ho avuto la sensazione che lei non si senta compresa e accolta come vorrebbe dalla sua terapeuta, condizione manifestata dal fatto che i quaderni non vengono letti.
E comprendo la sua frustrazione legata al fatto che i quaderni rappresentano una parte di sé che è stato faticoso tirare fuori ("mi fanno stare male"), e rispetto alla quale vorrebbe un feedback dalla terapeuta.
Ma la terapeuta conosce il significato che hanno per lei i quaderni? Può provare a parlare con lei di questo, al di là dei contenuti stessi dei quaderni. Ossia spiegare alla terapeuta che le è consono esprimere il dolore attraverso la scrittura e che è importante per lei sentirsi accolta in questo.
Immagino che la collega sarà disponibile e che troverete un accordo.
Un caro saluto.
Gentile utente di mio dottore,

sono d'accordo coi colleghi, deve parlarne con la sua terapeuta e chiarire questo aspetto. E'mportante aprirsi all'interno del setting terapeutico, al fine di creare una relazione di fiducia con la specialista cui si è affidata. Alla base dei miglioramenti e del poter star bene vi è l'alleanza terapeutica.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Glielo chieda, con altrettanta chiarezza, alla sua terapista: ne gioverà lei, il legame con la terapeuta, e la terapeuta stessa.
Buon lavoro!
Salve, ne parli con la sua terapeuta. La scrittura può essere per lei un mezzo importante e quindi lo faccia presente a chi la sta accompagnando in questo percorso di terapia. La saluto cordialmente, Marina Montuori
Buonasera, dovrebbe parlarne in maniera franca con la sua dottoressa. Potrebbero essere sue valutazioni distorte o dati oggettivi che comunque le hanno creato fastidio o un qualche sentimento in proposito. Parlarne aiuterà a mettere in luce parti di lei e del vostro rapporto che fanno parte del lavoro psicologico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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