Buongiorno Da un po’ di tempo noto che una mia amica ha cambiato atteggiamento nei confronti miei e
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Buongiorno
Da un po’ di tempo noto che una mia amica ha cambiato atteggiamento nei confronti miei e di una nostra amica, e quando gli e l’ho fatto notare ha subito detto che non è cambiato nulla e che è semplicemente stanca con il lavoro e non riesce a essere molto presente. Purtroppo ci sono tante incongruenze con ciò che dice e ció che fa. Quando siamo in giro ha un atteggiamento quasi giudicante e snob, non fa più battute come prima e se gliele fai ti risponde in modo freddo e staccato e anche in un momento in cui mi stavo aprendo su un tema molto intimo è sparita dalla conversazione nel gruppo. Domenica sera chiaramente io a seguito di tutti questi atteggiamenti non son riuscito a essere lo stesso con lei e scherzare perché non riesco a essere falso. E lei la stessa sera decide bene di chiedere alla mia amica cosa avessi non cercando così una comunicazione diretta con me, dato che io due giorni prima feci proprio una conversazione con lei con i suoi atteggiamenti, ma non si è molto messa in discussione. Se entrambi i tuoi amici ti dicono che sei diversa perché non ti metti in discussione un minimo per provare a capire il punto di vista altrui? Sta di fatto che proprio ieri a seguito della serata chiaramente più staccata da parte mia , ha ben pensato ( a 30 anni ) di uscire dal gruppo whatsapp che abbiamo noi 3. E io questa sinceramente la reputo una bambinata. Soprattutto da una persona che ha studiato psicologia e che noto molto giudicante verso gli altri, ma meno verso se stessa, come se non sbagliasse mai. L’abbiamo vista anche ieri sera ad una fiera di paese e ci ha salutato appena. Chiaramente noi non sappiamo come comportarci. Mi fa specie tutta questa storia perché ci ho passato assieme l’estate, tra confidenze ecc e quindi un cambio così repentino mi allarma avendo avuto molti abbandoni in infanzia e adolescenza senza un apparente motivo. E io purtroppo un minimo cambio lo noto subito. Non metto assolutamente in dubbio che sia stanca da lavoro, ma è cambiata molto in tutto e io purtroppo istintivamente quando capitano ste cose vado in protezione e non mi fido come prima purtroppo essendo stato molto ferito. Secondo voi cosa dovremmo fare? Io ho cercato un confronto venerdì ma le cose sono punto a capo, e mi scoccia dover cercare un confronto con una persona di 30 anni che prende ed esce da un gruppo whatsapp a caso a seguito di una serata negativa. Non ci si comporta così, soprattutto se hai due amici 20enni che il confronto l’hanno sempre cercato e hanno sempre messo in davanti i problemi della “relazione”. Perché anche l’amicizia è un tipo di relazione umana, e la comunicazione dovrebbe essere alla base di un rapporto umano funzionante.
Da un po’ di tempo noto che una mia amica ha cambiato atteggiamento nei confronti miei e di una nostra amica, e quando gli e l’ho fatto notare ha subito detto che non è cambiato nulla e che è semplicemente stanca con il lavoro e non riesce a essere molto presente. Purtroppo ci sono tante incongruenze con ciò che dice e ció che fa. Quando siamo in giro ha un atteggiamento quasi giudicante e snob, non fa più battute come prima e se gliele fai ti risponde in modo freddo e staccato e anche in un momento in cui mi stavo aprendo su un tema molto intimo è sparita dalla conversazione nel gruppo. Domenica sera chiaramente io a seguito di tutti questi atteggiamenti non son riuscito a essere lo stesso con lei e scherzare perché non riesco a essere falso. E lei la stessa sera decide bene di chiedere alla mia amica cosa avessi non cercando così una comunicazione diretta con me, dato che io due giorni prima feci proprio una conversazione con lei con i suoi atteggiamenti, ma non si è molto messa in discussione. Se entrambi i tuoi amici ti dicono che sei diversa perché non ti metti in discussione un minimo per provare a capire il punto di vista altrui? Sta di fatto che proprio ieri a seguito della serata chiaramente più staccata da parte mia , ha ben pensato ( a 30 anni ) di uscire dal gruppo whatsapp che abbiamo noi 3. E io questa sinceramente la reputo una bambinata. Soprattutto da una persona che ha studiato psicologia e che noto molto giudicante verso gli altri, ma meno verso se stessa, come se non sbagliasse mai. L’abbiamo vista anche ieri sera ad una fiera di paese e ci ha salutato appena. Chiaramente noi non sappiamo come comportarci. Mi fa specie tutta questa storia perché ci ho passato assieme l’estate, tra confidenze ecc e quindi un cambio così repentino mi allarma avendo avuto molti abbandoni in infanzia e adolescenza senza un apparente motivo. E io purtroppo un minimo cambio lo noto subito. Non metto assolutamente in dubbio che sia stanca da lavoro, ma è cambiata molto in tutto e io purtroppo istintivamente quando capitano ste cose vado in protezione e non mi fido come prima purtroppo essendo stato molto ferito. Secondo voi cosa dovremmo fare? Io ho cercato un confronto venerdì ma le cose sono punto a capo, e mi scoccia dover cercare un confronto con una persona di 30 anni che prende ed esce da un gruppo whatsapp a caso a seguito di una serata negativa. Non ci si comporta così, soprattutto se hai due amici 20enni che il confronto l’hanno sempre cercato e hanno sempre messo in davanti i problemi della “relazione”. Perché anche l’amicizia è un tipo di relazione umana, e la comunicazione dovrebbe essere alla base di un rapporto umano funzionante.
L’amicizia è una delle relazioni umane più importanti e come tutte le relazioni umane ci fa provare emozioni fortissime e dolorose come sta provando lei in questo momento, mi sento di dirle che a parte provare ad avere un confronto con la sua amica e spiegarle le sue ragioni, non c’è molto altro da fare, non possiamo cambiare i pensieri e gli atteggiamenti degli altri, ma possiamo fare tanto su noi stessi.
L’abbandono è proprio come cercare di superare un lutto e se non si lavora su questo stato così negativo, il rischio è quello di cominciare a perdere la fiducia negli altri.
Piuttosto che cambiare la sua amica, puó cominciare a lavorare su se stesso con un percorso di terapia in cui potrà esplorare i suoi contenuti e capire perchè l’abbandono la fa soffrire così tanto
L’abbandono è proprio come cercare di superare un lutto e se non si lavora su questo stato così negativo, il rischio è quello di cominciare a perdere la fiducia negli altri.
Piuttosto che cambiare la sua amica, puó cominciare a lavorare su se stesso con un percorso di terapia in cui potrà esplorare i suoi contenuti e capire perchè l’abbandono la fa soffrire così tanto
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Anzitutto, mio caro, lascia alle spalle i tuoi ricordi passati di perdite o di abbandoni. Ogni storia è una storia a se ed ogni persona anche è diversa da ogni altra.
In realtà vedo anche te giudicante e questo non fa bene alla analisi di difficoltà relazionali. Può darsi lei non sia coerente, non sia congruente...e allora? Dici di aver sempre messo davanti i problemi della “relazione”. I problemi della relazione ci sono ORA ed ORA vanno affrontati senza la permalosità dell amichetto tradito. Probabilmente anche lei ne ha bisogno.
In bocca al lupo
In realtà vedo anche te giudicante e questo non fa bene alla analisi di difficoltà relazionali. Può darsi lei non sia coerente, non sia congruente...e allora? Dici di aver sempre messo davanti i problemi della “relazione”. I problemi della relazione ci sono ORA ed ORA vanno affrontati senza la permalosità dell amichetto tradito. Probabilmente anche lei ne ha bisogno.
In bocca al lupo
Le relazioni non sono curative, dunque se i tuoi traumi passati influenzano il modo in cui sei nella relazione ti consiglio di lavorarci intraprendendo un percorso personale in modo che non vengano distorte le tue percezioni. Per la situazione che descrivi è difficile rispondere, le relazioni non sono eterne e vanno avanti fino a che si trova una reciprocità di intenti. Da quello che scrivi non è possibile capire il motivo, magari è vero che per via di maggiore stress lavorativo la vostra amica è meno presente o magari la relazione non è più reciproca. Tu puoi cercare un confronto od una risposta ma alla fine dovrai decidere se continuare a frequentare o meno quella persona rispetto a come si comporta.
Caro scrittore, si legge nelle tue parole quanto tu tenga a questa amica e quanto sia doloroso per te vederla allontanarsi senza una risposta né un motivo apparente. Alle volte la cosa più difficile è lasciar andare e, forse, questo è il tuo caso. Sarebbe maturo da parte sua e rispettoso nei confronti della vostra amicizia dare una spiegazione ed essere onesta con se stessa ma, evidentemente, questo in questo momento è troppo difficile per lei. E allora ti invito a lasciarla andare, i ricordi, i momenti insieme, le confidenze rimarranno. Per quanto riguarda il discorso abbandoni pensa se sia il caso di premdertene cura. Fallo per te e per il tuo futuro. Grazie di aver condiviso con noi questo tuo vissuto
Buonasera, comprendo bene la frustrazione e la confusione che questo cambiamento può provocare, soprattutto in una relazione d'amicizia che è stata importante e significativa per lei. Il comportamento della sua amica, inclusa l'uscita dal gruppo, può sembrare immaturo o evitante, ma potrebbe essere il risultato di un momento difficile che sta vivendo, a prescindere da quanto possa spiegare o meno la sua reazione.
Potrebbe essere utile provare a lasciare un po' di spazio tra voi e la sua amica per darle modo di riflettere o rilassarsi, evitando così ulteriori attriti. Dato che ha già cercato di parlarne e chiarire, questa distanza potrebbe aiutarla anche a capire se sente la necessità di confrontarsi con voi. Se, trascorso un po' di tempo, non vedete un segnale di apertura o una disposizione più positiva, potrebbe essere il momento di fare una riflessione su quanto sia giusto mantenere un'amicizia in cui non sentite una comunicazione aperta e reciproca.
Questo approccio, pur rispettando il bisogno di chiarimento, potrebbe anche aiutarla a sentirsi meno "responsabile" della situazione, ricordando che un’amicizia equilibrata richiede impegno e responsabilità da entrambe le parti.
Un saluto, dott.ssa Raileanu
Potrebbe essere utile provare a lasciare un po' di spazio tra voi e la sua amica per darle modo di riflettere o rilassarsi, evitando così ulteriori attriti. Dato che ha già cercato di parlarne e chiarire, questa distanza potrebbe aiutarla anche a capire se sente la necessità di confrontarsi con voi. Se, trascorso un po' di tempo, non vedete un segnale di apertura o una disposizione più positiva, potrebbe essere il momento di fare una riflessione su quanto sia giusto mantenere un'amicizia in cui non sentite una comunicazione aperta e reciproca.
Questo approccio, pur rispettando il bisogno di chiarimento, potrebbe anche aiutarla a sentirsi meno "responsabile" della situazione, ricordando che un’amicizia equilibrata richiede impegno e responsabilità da entrambe le parti.
Un saluto, dott.ssa Raileanu
Buongiorno,
condivido il pensiero di alcuni colleghi che mi hanno preceduto, ossia che a parte provare ad avere un confronto con la sua amica e spiegarle le sue ragioni, non c’è molto altro da fare, non possiamo cambiare i pensieri e gli atteggiamenti degli altri. Allo stesso tempo però è immaginabile quanto possa star male per questo; nel caso può aprirsi alla possibilità di esser ascoltata all'interno di un spazio più ampio che solo un percorso psicologico potrebbe fornirle; la aiuterebbe ad elaborare quanto accaduto all'interno di questo rapporto.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
condivido il pensiero di alcuni colleghi che mi hanno preceduto, ossia che a parte provare ad avere un confronto con la sua amica e spiegarle le sue ragioni, non c’è molto altro da fare, non possiamo cambiare i pensieri e gli atteggiamenti degli altri. Allo stesso tempo però è immaginabile quanto possa star male per questo; nel caso può aprirsi alla possibilità di esser ascoltata all'interno di un spazio più ampio che solo un percorso psicologico potrebbe fornirle; la aiuterebbe ad elaborare quanto accaduto all'interno di questo rapporto.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, i cambiamenti nelle relazioni sono naturali, legati alle fasi di vita o a momenti di cambiamenti personali che si stanno attraversando. Probabilmente la sua amica si trova a vivere una sua evoluzione di cui ancora non è pienamente consapevole o che non riesce ancora a definire e a condividere. Ciò va al di là del rapporto d'amicizia. Se ho ben intenso tra voi tre c'è una differenza di età di dieci anni che potrebbe portare a necessità e bisogni differenti. Nelle evoluzioni dei rapporti si può accogliere il tempo dell'altro se si riconosce anche le proprie disponibilità e soprattutto cosa l'altro muove in me con i suoi comportamenti. Lei stesso diceva di aver vissuto delle separazioni sentite come abbandoni e chiarirsi su che peso hanno nelle sue relazioni le può permettere di vivere in modo piu' libero i rapporti.
Buon giorno. Spesso tendiamo a pensare che le amicizie, soprattutto quelle che abbiamo sin da bambini/e, possano o addirittura debbano durare "per sempre". In generale si ha questa fantasia illusoria, mentre nella realtà le cose possono essere molto diverse. Tutti noi con il tempo l'evolversi della nostra persona, le esperienze che facciamo portano modifiche al nostro modo di pensare e di essere e ciò che ci era congeniale un tempo può non esserlo più. Così per i rapporti, possono cambiare prendendo forme diverse, evolvendosi oppure finendo. Personalmente credo che in una qualsiasi relazione ci dovremmo sforzare ad essere sinceri sia con noi stessi sia rispetto a chi abbiamo davanti, se qualcosa non va bene, come dici anche tu, dobbiamo comunicarla, tenendo sempre presente modi e tempi e con la consapevolezza che le relazioni possono finire. Se questa tua amica ha comportamenti "infantili" forse farglielo notare e farle sapere come tu ci sei rimasto può essere un primo passo per chiarire.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Lorena Ghiotto
Rimango a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Lorena Ghiotto
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve,
condivido con lei l'idea che qualsiasi relazione debba avere come ingrediente quello della comunicazione aperta e trasparente. Capita, tuttavia, delle volte che le persone non siano disponibili a questo, potrebbe trattarsi anche di un'assenza di disponibilità temporanea attribuibile ai problemi di stress e stanchezza che la sua amica le ha riferito. La invito piuttosto a riflettere sulla sua tendenza ad andare in allarme dinanzi ad un cambiamento relazionale, poichè se questo allarme dovesse attivarsi spesso potrebbe provocarle disagio e malessere.
Resto a disposizione per un confronto.
La saluto
Dott.ssa Cecilia Caggianese
condivido con lei l'idea che qualsiasi relazione debba avere come ingrediente quello della comunicazione aperta e trasparente. Capita, tuttavia, delle volte che le persone non siano disponibili a questo, potrebbe trattarsi anche di un'assenza di disponibilità temporanea attribuibile ai problemi di stress e stanchezza che la sua amica le ha riferito. La invito piuttosto a riflettere sulla sua tendenza ad andare in allarme dinanzi ad un cambiamento relazionale, poichè se questo allarme dovesse attivarsi spesso potrebbe provocarle disagio e malessere.
Resto a disposizione per un confronto.
La saluto
Dott.ssa Cecilia Caggianese
Salve, può capitare che una persona, per motivi personali o lavorativi, attraversi momenti di stress e che i suoi comportamenti sembrino effettivamente indicare un certo distacco. Questo può causare un cambiamento interiore che non riesce (o non sente di voler) condividere del tutto e può attivarsi una reazione di difesa che porta a prendere le distanze anche dalle persone care. Questo distanziamento potrebbe non essere una chiusura definitiva, ma un passaggio temporaneo. Rispettare questa distanza può aiutarti a ridurre la pressione emotiva, mantenendo, al tempo stesso, aperta la possibilità di un confronto in futuro.
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale. Cordiali saluti
Caro, cosa, quale cambiamento in lei, la porta ad avere tanta attenzione nei confronti della sua amica che studia psicologia e verso questo suo cambiamento? Studiare psicologia ed essere psicologi sono due cose diverse. Finché non si è disposti a guardarsi dentro si può solo avvicinare la psicologia, ma sarà una vicinanza suscettibile, e in sostanza vana. Non so come le risuonano queste parole. Quanto e quali spazi si concede per far risuonare ciò che lei sente. È evidente tuttavia, tra le righe delle sue parole, che lei sente qualcosa. Una vicinanza, una "filia"... un'affinità, un'amicizia potremmo dire, per qualcosa. Sì. Ma cosa?
Ha perfettamente ragione e sono del tutto d'accordo con lei: la comunicazione è alla base di ogni relazione. Compresa, e in primis, quella con se stessi. Se la sente davvero di voler comunicare? Se vuole, e solo a patto di volerlo, può farlo.
Ha perfettamente ragione e sono del tutto d'accordo con lei: la comunicazione è alla base di ogni relazione. Compresa, e in primis, quella con se stessi. Se la sente davvero di voler comunicare? Se vuole, e solo a patto di volerlo, può farlo.
Buongiorno gentile utente, la ringrazio per la condivisione. Indubbiamente è molto doloroso vivere questo tipo di situazioni in cui all'improvviso qualcosa in un'amicizia cambia, oppure l'amico / amica sparisce senza nessuna spiegazione. E' molto doloroso poiché, come lei giustamente ha notato, ciò va a riattivare vissuti di abbandono già sperimentati in precedenza. Molto spesso, quando accadono questi cambiamenti repentini in un'amicizia, accade che l'altra persona ha fatto dei cambiamenti dentro di sé oppure vive una sofferenza che non desidera condividere; in entrambi i casi ciò non ha nulla a che fare con sé stessi, e purtoppo si può fare molto poco se non nulla se l'altra persona non desidera aprirsi. Purtroppo a volte questi cambiamenti accadono in amicizia, e quando ciò accade è utile accettare il cambiamento senza però colpevolizzarsi. Se lo ritiene utile potrebbe effettuare qualche colloquio per parlare degli abbandoni che ha vissuto nella sua vita, nel caso questi vissuti dovessero diventare troppo dolorosi. Rimango a disposizione per domande o chiarimenti. Cordialmente, dott.ssa Chiara Tumminello.
Ciao,
Grazie per aver raccontato la tua esperienza, comprendo quanto possa essere frustrante e doloroso vedere un’amicizia cambiare così improvvisamente, specialmente quando si è investito tempo ed emozioni in questa relazione.
Le relazioni, come giustamente dici, richiedono comunicazione e impegno da entrambe le parti per essere davvero funzionali. A volte, quando ci sentiamo giudicati o distanti da una persona a cui teniamo, è naturale che ci siano dubbi e insicurezze, specie se abbiamo vissuto abbandoni in passato. La tua reazione di protezione è una risposta umana e comprensibile, che può avere radici profonde nelle esperienze di ferite emotive passate.
Le amicizie evolvono e, a volte, questi cambiamenti portano a scelte difficili. Ma anche nei momenti in cui una relazione sembra in bilico, spesso un po' di tempo e distanza possono chiarire i sentimenti di entrambi e lasciare aperta la possibilità di riprendere il rapporto su basi più solide.
Resto a disposizione per ulteriori domande o supporto.
Un caro saluto,
Rita Gatto
Psicologa Psicoterapeuta
Grazie per aver raccontato la tua esperienza, comprendo quanto possa essere frustrante e doloroso vedere un’amicizia cambiare così improvvisamente, specialmente quando si è investito tempo ed emozioni in questa relazione.
Le relazioni, come giustamente dici, richiedono comunicazione e impegno da entrambe le parti per essere davvero funzionali. A volte, quando ci sentiamo giudicati o distanti da una persona a cui teniamo, è naturale che ci siano dubbi e insicurezze, specie se abbiamo vissuto abbandoni in passato. La tua reazione di protezione è una risposta umana e comprensibile, che può avere radici profonde nelle esperienze di ferite emotive passate.
Le amicizie evolvono e, a volte, questi cambiamenti portano a scelte difficili. Ma anche nei momenti in cui una relazione sembra in bilico, spesso un po' di tempo e distanza possono chiarire i sentimenti di entrambi e lasciare aperta la possibilità di riprendere il rapporto su basi più solide.
Resto a disposizione per ulteriori domande o supporto.
Un caro saluto,
Rita Gatto
Psicologa Psicoterapeuta
Buongiorno cerchi un confronto con lei. Le consiglio di lasciare del tempo alla sua amica, senza farle ulteriore pressione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
salve, si legge nelle tue parole quanto tu tenga a questa amica e quanto sia doloroso e incomprensibile per te vederla allontanarsi senza una risposta né un motivo apparente. I comportamenti possono essere a volte incoerenti e difficili da giustificare.
in tanti rapporti di amicizia succede che accade un diverso modo di comportarsi, da una parte il desiderio e il bisogno di lealtà e correttezza e dall'altra un atteggiamento di distanza.
succede e bisogna cercare di accettare il cambiamento, tentare anche di chiarirsi ma anche riuscire a stare o a lasciare andare il nuovo rapporto.
la cosa più difficile è lasciar andare e, forse, questo è il tuo caso.
infine, quando si sente tanto disagio in queste dinamiche relazionali che evocano e fanno rivivere un vissuto di abbandono sarebbe interessante indagare per prendersi cura delle proprie ferite.
se vuole approfondire la questione sono a sua disposizione. ricevo a Roma in zona Prati e con colloqui Online.
cordialmente
carlo Benedetti Michelangeli
in tanti rapporti di amicizia succede che accade un diverso modo di comportarsi, da una parte il desiderio e il bisogno di lealtà e correttezza e dall'altra un atteggiamento di distanza.
succede e bisogna cercare di accettare il cambiamento, tentare anche di chiarirsi ma anche riuscire a stare o a lasciare andare il nuovo rapporto.
la cosa più difficile è lasciar andare e, forse, questo è il tuo caso.
infine, quando si sente tanto disagio in queste dinamiche relazionali che evocano e fanno rivivere un vissuto di abbandono sarebbe interessante indagare per prendersi cura delle proprie ferite.
se vuole approfondire la questione sono a sua disposizione. ricevo a Roma in zona Prati e con colloqui Online.
cordialmente
carlo Benedetti Michelangeli
Buongiorno, comprendo la frustrazione di non riuscire a dialogare come prima con questa persona. Penso che possa ritentare una chiarificazione, usando parole che descrivano come si sente lei e cosa vorrebbe. Un tentativo in più non nuoce mai, il resto lo farà l'altra persona, quando e se avrà voglia di mettersi nella prospettiva altrui, avendone però ascoltato i sentimenti connessi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
“Per affrontare il suo problema, le consiglio di considerare la psicoterapia breve strategica. Se desidera ulteriori chiarimenti o informazioni, non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti,
Dr. Michele Scala
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