Buonasera soffro da tempo di ansia a cui si associa una forte ipocondria che mi creano problemi di i

23 risposte
Buonasera soffro da tempo di ansia a cui si associa una forte ipocondria che mi creano problemi di insonnia e anche di natura fisica.
In passato sono stato da uno specialista che mi ha prescritto dei farmaci ma che non hanno risolto il problema
La cosa che assolutamente non voglio fare e dipendere da farmaci volevo chiedere la ipnosi o il training autogeno possono fare al mio caso?
Gentile Utente, come ha correttamente notato, i problemi della sfera ansiosa possono anche essere affrontati sul piano farmacologico, ma se non si associa una terapia che aiuti il paziente a comprendere il significato di quell'ansia e ad imparare tecniche per gestirla, non risolve il problema ma semplicemente lo rimanda. Il training autogeno, come la midfulness, sono pratiche che aiutano a regolare l'ansia e sono assolutamente consigliate, ma così come ancora tecniche per la rieducazione attenzionale o di regolazione corporea. Si rivolga ad uno psicoterapeuta con il quale intraprendere un percorso che valorizzi il già buon livello di consapevolezza che mostra, ne trarrà certamente beneficio. Un caro saluto

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Buon giorno. Come bene descrive il mio collega i sintomi ansiosi possono essere trattati con terapia farmacologica, anche con buon esito, tuttavia è necessario integrare la cura con una terapia di tipo psicoterapico al fine di lavorare sul disturbo ansioso. Ci sono molte tecniche che vengono usate per regolare e gestire l'ansia ma anche queste risultano maggiormente efficaci se inseriti in un percorso di conoscenza di sè e di attribuzione di significato ai propri sintomi. Le consiglio di cercare un terapeuta che sia formato anche nella terapia di terza generazione (che usa anche la mindfulllness come strumento). Le auguro una buona giornata. Arrivederci
Dott.ssa Giulia Mattalia
Salve, senza dubbio l'ipnosi ed il training autogeno sono ottimi strumenti che possono aiutarla, ma per risolvere il suo problema bisogna risalire alla causa che lo ha generato, e per far questo è necessaria una psicoterapia, una soluzione efficace, definitiva, e senza nessun effetto collaterale.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e le auguro una buona giornata.
Salve,
certo che solo con la cura farmacologica non ha risolto, perché l’ansia è solo un sintomo, una manifestazione di qualcosa di più profondo su cui deve lavorare, le consiglio pertanto di contattare uno psicoterapeuta cui cui potrà capire la causa di tale ansia. Il training autogeno, che io da anni pratico con efficacia e risultati, è soltanto una strategia per poter gestire l’ansia e ritrovare un equilibrio tra mente e corpo, ma da solo non basta, è necessaria anche una psicoterapia.
Sono a disposizione.
Saluti.
Buonasera. Concordo con i colleghi riguardo all'origine dell'ansia. Probabilmente questo non è esattamente il momento giusto, vista l'emergenza covid19, per mettersi in gioco in un percorso di conoscenza e approfondimento del proprio funzionamento. Quando si sarà tornati alla normalità però potrebbe essere il passo da fare
Gentile utente,
nella mia esperienza di psicoterapeuta non ho mai visto un disagio scomparire lottandoci contro nel tempo. Mai. O una cura farmacologica far sparire il problema. Ho visto solo gente più sedata, ingrassata, sconfitta e straniera a se stessa.

Il farmaco è certamente una comodità ma spegne la voglia di reagire, spegne quel fuoco che è in sé la sorgente autentica di noi stessi. Il messaggio della sua ansia potrebbe essere proprio un grido di ribellione a scelte di vita, a modi di essere che soffocano i suoi desideri più intimi.

Un valido percorso terapeutico (eviterei ipnosi e/o training autogeno) la potrà di certo aiutare a scoprire ciò che alberga dentro di sé.

Un caro saluto.
Roberto Lucchetta
Buongiorno, provi a richiedere una consulenza psicologica.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Buongiorno,
Non ripeterò quanto detto dai colleghi, con i quali sono d'accordo.
Aggiungo solo che da quello che scrive mi sembra di percepire che ha individuato come disagio principale, che lo stato ansioso comporta, la perdita di controllo.
Controllo che lei sente di voler recuperare, tant'è che non ritiene sia stata efficace la sola terapia farmacologica dalla quale non vuole essere dipendente.
Comincerei certamente da questa sua volontà di recuperare la sua padronanza della situazione, andando a individuare le cause ed elaborando delle proprie strategie per convivere al meglio con lo stato ansioso. Non subito, ma agendo su esso.
Un caro saluto
Dott.ssa Linda Bori
Buongiorno, sicuramente la cura farmacologica tampona i sintomi più forti ma tutte le ricerche ci dicono che non risolve il disturbo a lungo termine per cui sarebbe davvero utile associare un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale centrato sull'ACT E sulla mindfulness. Gli esercizi di rilassamento come il training autogeno potrebbero essere utili per contenere l'ansia ma non aiutano a relazionarsi con le emozioni spiacevoli in modo maggiormente funzionale come invece fa la mindfulness. Rimango a sua disposizione per ulteriori informazioni. Può comunque iniziare un percorso online per poi proseguire di persona dopo l'emergenza. Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Zocchi
Salve, capisco la sua sofferenza. Purtroppo i farmaci hanno come svantaggio quello di non risolvere il problema ma semplicemente (quando funzionano) di coprirlo, oltre ad avere vari effetti collaterali e rischiare di diventare qualcosa da dover prindere per lunghi periodi di tempo. Per questo consiglio di affidarsi ad essi solo in casi di estrema necessità e/o quando non sia possibile evitarlo. Per il tuo problema credo che una terapia psicológica possa bastare. Sicuramente ipnosi e training autogeno sono strumenti utili, ma a mio parere non scollegabili da una terapia più profonda che possa aiutarti non solo ad alleviare i sintomi (che é la cosa principale) ma anche a trovare e comprendere le cause e le motivazioni che fanno si che persista e a risolverle.
Le auguro il meglio
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Buongiorno. Le suggerisco di intraprendere una psicoterapia cognitivo comportamentale. È uno degli approcci per eccellenZa, evidence based, per la cura dell’ansia. Il training autogeno può essere una buona tecnica ma dovrebbe essere inserita comunque all’interno di un contesto terapeutico.
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Buongiorno, posso comprendere la sua sofferenza in merito alla situazione che sta vivendo. Come detto in precedenza dai miei colleghi effettivamente numerose ricerche empiriche hanno evidenziato che la sola terapia farmacologica non è sufficiente per risolvere la problematica, può essere una via per tamponare provvisoriamente la sua sofferenza che però potrebbe poi ripresentarsi. Le consiglio quindi di affidarsi ad una terapia farmacologica solo in casi di estrema necessità.
In questo momento è possibile lavorare sulla sua sintomatologia tramite la mindfulness che le permette di acquisire sia delle strategie per ridurre i sintomi di ansia, ma anche di relazionarsi in modo più equilibrato e funzionale alle emozioni negative associate a questo vissuto.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto.
Dott.ssa Ester De Lazzer
Buongiorno l'ipocondria può essere risolta attraverso un trattamento breve di psicoterapia breve strategica che smonta la compulsione al controllo. Una volta avvenuto lo sblocco sintomatologico, nella parte finale dell'intervento può essere associata l'ipnosi.
Buongiorno,
per i problemi che riporta sembra essere indicato un percorso di psicoterapia. Come suggerisce nel suo scritto i farmaci possono in parte aiutare a tollerare i sintomi ansiosi e talvolta ridurli, purtroppo però non annullano la paura di nuovi attacchi, innescando quella che viene definita la "paura della paura" e il persistere dei vecchi sintomi.
In questo senso la terapia cognitivo-comportamentale è sicuramente un approccio adatto al suo caso, disponendo di molte tecniche per la gestione dell'ansia e delle problematiche associate.
Le auguro di tornare al più presto ad una vita serena, distinti saluti.
Buongiorno, Il training autogeno può sicuramente aiutarla nella gestione dei sintomi. Naturalmente a questo è importante associare un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause della sua ansia.
I miei migliori auguri, Dott. Buffa.
Buonasera, la cura farmacologica, di per sè, non risolve problemi di ansia e ipocondria, al più potrebbe essere una "stampella" di supporto alla terapia psicologica, che è quella a cui dovrebbe affacciarsi. Un buon percorso terapeutico potrebbe aiutarla a comprendere le origini della sua ansia e dell'ipocondria e potrebbe fornirgli utili strumenti per fronteggiare i disagi che sente. Il training autogeno potrebbe essere uno di questi strumenti, sicuramente molto utile. Le consigliere una terapia di tipo cognitivo - comportamentale, molto indicata per i disturbi d'ansia.
Cordiali saluti
Buonasera caro utente, la ringrazio per aver posto la sua domanda. L'ansia e l'insonnia sono campanelli d'allarme che indicano un disagio più profondo, che nemmeno i farmaci possono risolvere. L'ipnosi e il training autogeno sono due delle tante tecniche che potrebbero aiutarla nella COMPRENSIONE dei suoi sintomi. Fondamentale è il colloquio clinico per poterla conoscere e sempre efficace è lavorare con le emozioni sopratutto quelle inconsce, quelle che tante volte non ci si legittima di esprimere, quelle che se non espresse fanno sentire ansia e somatizzazioni varie. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico di consapevolezza di sé che possa davvero condurla alla COMPRENSIONE dei suoi sintomi. Resto a disposizione.
Cordialmente, Dottoressa Monica Pesenti
Gentile Utente, in letteratura trova informazioni secondo le quali i problemi della sfera ansiosa, qualora la diagnosi sia corretta, preferibilmente non devono essere curati con la terapia farmacologica. Tra i percorsi ritenuti più efficaci ci sono l'approccio cognitivo-comportamentale e ancor più l'ipnosi (praticata da uno psicoterapeuta). Un cordiale saluto Antonella
Buongiorno,
le suggerisco di iniziare un percorso di psicoterapia in cui poter fare anche training autogeno. E' necessario comprendere cosa nasconde questa insonnia e cosa le vuole dire oggi? Qual' è la mancanza relazionale che non le permette di vivere il ciclo sonno/ veglia in maniera regolare? Di cosa ha bisogno è necessario che sia lei a comprenderlo ed una psicoterapeuta la può aiutare in questa ricerca.
Cordiali saluti
Dr.ssa Iolanda Lo Bue
Salve. Rispetto ai fenomeni dell'ipocondria devo premettere come gli esperti ritengano che molti fattori giocano un ruolo importante nel loro sviluppo. L’ipocondria può colpire ad esempio anche chi subisce maggiore stress, o chi è facilmente influenzabile dalle malattie pubblicizzate dai media, dunque è importante che uno specialista faccia un'attenta analisi contestuale prima di darle un parere che possa considerarsi valido.
Tuttavia vorrei rassicurarla del fatto che il suo tipo di disagio è uno dei motivi più frequenti per i quali le persone ricorrono agli psicologi e alla psicoterapia.
Uno psicologo può insegnare a gestire le proprie paure, inclusa quella di ammalarsi. Se non tratta in modo corretto, infatti, quest’ultima finisce col divenire una malattia psicologica. Per rispondere alla sua domanda: la cura farmacologica cura "il sintomo", ma non elimina la radice del problema, ovvero la sua tendenza ad assumere il "ruolo del malato" nella vita.
La tecniche di psicodramma che adotto, sono proprio basate sul gioco dei ruoli ed aiutano ad individuare i diversi personaggi che più o meno consapevolmente rappresentiamo nella vita. Nel suo caso un personaggio potrebbe essere "il malato immaginario di Molière".. la invito a rifletterci. Buona giornata
Salve, a distanza di tempo come procede la situazione? E' migliorata?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera, le consiglio di affrontare un percorso con un terapista, cercando di capire da cosa derivano questi suoi stati. Insieme potrete trovare una soluzione a questo problema.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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