Buonasera, scrivo perché sono molto preoccupata per il mio fidanzato. Viviamo insieme da quasi due a

21 risposte
Buonasera, scrivo perché sono molto preoccupata per il mio fidanzato. Viviamo insieme da quasi due anni e da qualche mese lui manifesta dei sintomi un po’ “strani”: alla sera (sempre dopo le 18 con frequenza quasi giornaliera) improvvisamente “diventa un’altra persona”: cambia tono di voce, il suo sguardo si fa diverso, cammina in modo strano. Anche caratterialmente non è più lui: diventa improvvisamente cattivo come se fosse arrabbiato per qualche motivo con me, insultandomi e umiliandomi. Inoltre fa discorsi strani, ripete più volte le stesse frasi, stra-parla e dice cose senza senso. A volte parla anche da solo o fa dei versi (urli, sospiri). Certe volte si inalbera per niente, tanto da arrivare a lanciare oggetti o a mettermi le mani addosso.
Al mattino seguente non ricorda niente o quando ricorda, ricorda poche cose a scatti con visioni distorte della realtà.
Io inizio ad essere abbastanza stanca perché è soprattutto pesante per me oltre che non lo trovo un atteggiamento normale. Gli ho consigliato di andare da uno psicologo, ma questo dottore ha detto che il problema secondo lui si trova nel rapporto di coppia e ci ha proposto una terapia di coppia. La cosa mi sembrava alquanto strana perché io non ho alcun sintomo e nemmeno la nostra relazione. Dopo una decina di incontri di terapia di coppia, non notavo alcun cambiamento perciò d’accordo col mio ragazzo, abbiamo smesso di andarci. Il problema però continua a persistere e io non so veramente più dove sbattere le testa.. ho chiesto consiglio anche al mio e al suo medico di base ma mi hanno risposto banalmente. Ho provato a fare ricerche su Internet ma non ho trovato molto. Sono stufa di questa situazione perché mi fa molto male vedere lui così ed essere trattata in questo modo. Se qualcuno di voi dottori, può darmi il Suo parere ne sarei molto grata.
Buonasera, molto probabilmente bisogna indagare nei processi inconsci del suo ragazzo. Se ha già dimostrato disponibilità a cercare soluzioni non sarà difficile comprendere le cause del comportamento che lei evidenzia, e rimuoverne la parte disfunzionale. Io agirei velocemente.

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Buonasera, mi spiace molto per il suo momento di sofferenza che è percepibile nelle sue parole.
Io consiglierei una visita neurologica ed eventualmente una risonanza magnetica.
Per quanto riguarda il suo vissuto e come si sente penso potrebbe essere utile confrontarsi con qualcuno per cercare di comprendere cosa sta accadendo ma soprattutto, come lei si sente in questa situazione.

Un saluto
Martina Orengo
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Sarebbe opportuno capire da quanto tempo Precisamente è iniziato a comparire questo sintomo E, come mai, proprio a partire dalle 18. Potrebbe essere che dalle 18 in poi il problema sia più evidente ma magari è presente anche prima? Ha provato a parlarne con lui? Come mai lo psicologo dal quale siete andati ha consigliato un percorso di coppia? Ritengo importante chiedere un nuovo consulto o comunque approfondire la questione al fine di identificare le cause ed i fattori di mantenimento di tale disturbo. Cordialmente, Dott. FDL
Buonasera, mi dispiace molto per il momento che sta attraversando, dalle sue parole si evince la sofferenza e la preoccupazione che sente. Avendo già tentato un percorso di terapia, cosa vi ha rimandato il terapeuta di coppia? Le consiglierei un altro consulto, ma soprattutto una valutazione medica (magari neurologica) visto che riporta che il suo fidanzato poi non ricorda questi episodi o se li ricorda è in maniere frastagliata. Un caro saluto D. Alessia Gesumundo
Salve,
Mi dispiace molto per la situazione difficoltosa che le si è creata..
Sarebbe utile capire da quando questi momenti si sono verificati sopratutto la prima volta.
In più sarebbe utile una visita da un neurologo e successivamente se fosse utile una terapia.
Un cordiale saluto
salve,
leggendo il suo post la prima cosa che mi sento di dirle è di dar spazio a quello che sta vivendo lei...se ho letto bene quello che descrive è importante ("insultandomi e umiliandomi", tanto da arrivare a lanciare oggetti o a mettermi le mani addosso)
C'è un nome specifico per questo...ma essendo una situazione che non conosco approfonditamente per professionalità non posso dire altro.
Per quanto concerne il suo ragazzo le consiglierei in primis una visita da un neuro psichiatra e poi una psicoterapia
Spero di esserle stata d aiuto, e se posso si ascolti...anche la sua situazione mi sembra richieda attenzione...
Dott.ssa Laura Monacò
Gentile Signora un disturbo del comportamento è una situazione che non ha un orario di inizio e di fine, così come lei ha notato. Solitamente è presente durante l'intero arco della giornata con momenti in cui sembra più evidente e momenti in cui lo è meno. Se lei nota questi comportamenti in quanto prima non avete modo di vedersi è un fatto diverso che rimanda alla seria ipotesi di un disturbo del comportamento, diversamente vanno fatte anche delle valutazioni sul piano organico. Sono degli elementi importanti il pregresso consulto con uno psicoterapeuta che avrà sicuramente fatto queste valutazioni ed il consulto con il medico di base, che inducono a scartare l'ipotesi dell'organicità. In ogni caso per non commettere errori nulla le impedisce di chiedere un nuovo consulto con il medico di base per escludere una qualsiasi componente organica come quelle di tipo neuro anatomico o ormonali. Ovviamente lei esclude un possibile uso di sostanze. Qualora il consulto con il medico di base o con uno psichiatra o con neurologo neurologo sia negativo si deve esplorare la componente psicologica e considerato l'insuccesso della terapia di coppia si deve considerare quella individuale. E' possibile valutare anche una psicodiagnosi attraverso l'uso di test o strumenti psicodiagnostici ma solitamente uno psicoterapeuta è in grado di raggiungere questo risultato anche attraverso altri strumenti. Un cordiale saluto
Salve, quando è comparso il sintomo?
Inoltre sono d'accordo con la collega, rivolga questa domanda al proprio medico di fiducia.
Buona serata.
Dott. Fiori
Buonasera, sicuramente la situazione che riporta merita un approfondimento essendo molto delicata. Riporta delle dinamiche di svalutazione e umiliazione che è necessario approfondire. Se il suo compagno non vuole intraprendere un percorso per se, potrebbe chiedere un consulto per approfondire ciò che sente lei, è importante dar voce alla sua sofferenza che emerge chiara dalle sue parole e da ciò che sta sopportando da ormai qualche mese. Sono a disposizione qualcosa servissero chiarimenti, cordialmente Greta Casiraghi
Gentile utente, lungi dall'effettuare una diagnosi in questa sede, i sintomi da lei riferiti ricordano un disturbo dissociativo dell'identità. Il suo ragazzo necessita pertanto di una valutazione psicodiagnostica, preferibilmente di coppia, dal momento che i disturbi dissociativi non prevedono il ricordo dei comportamenti messi in atti durante un momento dissociativo. Avvalersi pertanto di ulteriori fonti informative (ad esempio lei, che è la sua fidanzata) è l'ideale.
Rimango a disposizione per ulteriori informazioni.
Cara utente,
mi dispiace molto per la situazione che stai e vivendo. Sicuramente dare un parere con poche informazioni lascia un po' il tempo che trova, andrebbe esplorato il mondo interno e vissuto del suo ragazzo per provare a mettere insieme i vari pezzi. Il fatto che si sia mostrato collaborativo è una cosa molto importante perchè dimostra di voler trovare una soluzione. Sicuramente contattare uno psicologo e parellamente anche uno psichiatra sarebbe la giusta strada da seguire nonostante la negativa esperienza gi avuta... evidentemente quello psicologo non è riuscito a comprendere la situazione, anche se una decina di incontri sono relativamente pochi visto il suo caso. Andare da un altro professionista, purtroppo, non vi porterà risultati immediati in poche sedute in quanto si tratta di un processo molto lungo e tortuoso. Alla basa ci mole molta pazienza e motivazione.
Spero riuscirete a sbrogliare la matassa. Se può servirvi potete provare a contattarmi in privato.
Un caro saluto
Gentile signora,
mi dispiace per la sofferenza che sta attraversando in questa fase così complessa della sua vita e della sua relazione di coppia.
Ritengo utile consigliarle di escludere per il suo compagno, in prima istanza, la presenza di patologie organiche.
Se a livello neurologico ed endocrino tutto è nei parametri della norma, sarà necessario affidarsi ad un professionista che possa aiutarvi a comprendere, gestire e modificare i sintomi manifesti.
Spero riuscirà a raggiungere una maggiore serenità.

Un cordiale saluto
Gentile ragazza, è molto onorevole l'impegno che metti per aiutare il tuo compagno. Credo che la soluzione migliore per voi sia quella di rivolgersi a uno psicologo che possa valutare la presenza di eventuali disturbi dell'umore o di personalità che possono emergere in età adulta ed essere alla base del suo cambiamento. E' necessario inoltre escludere cause organiche.
Individui un professionista della sua città che dopo averlo conosciuto lo saprà guidare nel giusto iter diagnostico.
Resto a disposizione.
Dott.ssa De Carlo
Carissima, rispetto a ciò che riferisce, penso sia normale sentirsi esausti e affaticati dalla situazione. Sicuramente andrebbero indagati meglio alcuni vissuti emotivi e alcune dinamiche interne del suo compagno, oltre a escludere eventuali cause organiche legate a questo malessere.
Rispetto a lei e al suo benessere, però, il mio consiglio è quello di valutare la possibilità di intraprendere un percorso di supporto psicologico, che la aiuti ad affrontare e superare questa fase così delicata che sta attraversando.
Un caro saluto.
Buonasera, la prima domanda che mi sorge è come mai lo psicologo vi ha suggerito una terapia di coppia? Via ha spiegato in che senso il problema riguarda la coppia? Anche se non avete notato cambiamenti nella decina di incontri fatti, è emerso qualcosa? E anche le risposte "banali" dei medici di base mi chiedo quali siano. Passiamo ai piani sui quali intervenire. Lei stessa potrebbe trarre giovamento da un percorso individuale, nel quale valutare i suoi vissuti in merito al periodo e alla relazione, e trovare supporto in questo momento difficoltoso. Per quanto riguarda il suo compagno, penso che una visita neurologica potrebbe chiarire la situazione, per valutare la presenza di eventuali cause organiche che possono determinare il suo comportamento, o abusi da sostanze. Qualora non emergesse alcunché, allora richiederei nuovamente un consulto psicologico. Rimango disponibile per qualsiasi chiarimento o eventuale informazione. Un caro saluto
Buongiorno,
mi dispiace molto per questa situazione così difficile che sta vivendo.
Da quello che descrive, si tratta di una situazione in cui ci sono maltrattamenti fisici, verbali e psicologici.
Il mio consiglio è quello di rivolgersi al numero 1522 - numero nazionale gratuito antiviolenza - per poter avere indicazioni sul percorso migliore per lei.
Qualunque sia il motivo per cui il suo compagno si comporta in questo modo, nulla gli dà il diritto di agire violenza nei suoi confronti.
Da quello che descrive, sicuramente sarebbe importante che il suo compagno consultasse nuovamente uno psicologo, per pensare di intraprendere un percorso terapeutico individuale: ma questo a prescindere dall'importanza che hanno la sua sicurezza e il suo benessere fisico e psicologico, che devono essere messi al primo posto.
Vista la situazione che ci racconta, ritengo che anche lei potrebbe trarre giovamento da un contatto con uno psicologo: ha il diritto infatti di avere uno spazio per poter parlare dello stress che sta vivendo, di ciò che desidera e di ciò che sente di voler e poter fare per se stessa.
Per qualsiasi cosa, sono a disposizione.
Un saluto affettuoso
Dott.ssa Alice Carbone
Buongiorno,
Le suggerisco in primis una consulenza neuropsichiatria per il suo fidanzato e solo successivamente un consulto psicologico.
Sarebbe importante capire anche cosa sta, accadendo a lei...
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Buonasera, gentile signora. Dal suo racconto, percepisco la sua impotenza rispetto al problema e la difficoltà a trovare una soluzione concreta. Le consiglio di contattare un neurologo per capire se c è un problema organico, le dimenticanze del giorno prima, elicitano diverse domande. Solo dopo ricontatterei un terapeuta.
Cara Utente, mi spiace molto per quello che sta vivendo. Innanzitutto, va esclusa una qualsiasi patologia di carattere medico se non lo avete ancora fatto; escluse queste cause occorrerebbe approfondire perché sembra ci siano dei processi inconsci che entrano in gioco con un significato. Lo stato del suo compagno assomiglia ad un trauma che si chiama tale perché si ripete interminabilmente.
Gentile utente,
sarebbe utile approfondire il suo racconto in quanto molto aspetti del comportamento del suo compagno non sono chiari
Ciò che vorrei sottolineare è la possibilità di rivolgersi ad un professionista in modo da contenere ora, i comportamenti aggressivi che vengono rivolti contro di lei e di non aspettare ancora.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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