Buonasera mio marito gioca da 24 anni ha provocato una, situazione debitoria di rilievo ha scatti d

21 risposte
Buonasera mio marito gioca da 24 anni ha provocato una, situazione debitoria di rilievo ha scatti d ira sempre agitato quando rientra con me e con i figli ho scoperto che ha chiesto dei soldi a mia insaputa senza contare quelli già in essere dopo essere stato beccato si è chiuso in un silenzio con me e con i ragazzi lui pensa che ne uscirà da solo ma penso che abbia problemi più seri in quanto io per tutto questo tempo gli davo solo i soldi necessari e nonostante tutto riusciva a prendere i soldi per il management familiare. Ora si è deciso ad andare ad un sert ma penso al momento mi sembra di avere doctor jakie e mister hide. Sono stata sempre al suo fianco ma ora sono stanca aiutateci grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio manifestato sia da suo marito che, di conseguenze, di tutti voi che fate parte del nucleo familiare. A parte la fisiologica stanchezza di cui giustamente parla, comprendo quanto dispiacere possa arrecarvi il vivere una situazione come questa. Per questo motivo, ritengo che suo marito abbia fatto davvero un passo importante recandosi al sert, ma credo sia fondamentale che anche lei possa intraprendere un percorso psicologico al fine di elaborare emotivamente e trovare strategie funzionali per affrontare questa difficile situazione che vi sta mettendo tutti a dura prova.
Rimango a disposizione.
Cordialmente, dott. FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buonasera signora, posso solo immaginare come si possa sentire e quello che lei e i suoi figli abbiate dovuto affrontare e state affrontando in tutti questi anni. Se suo marito ha deciso di sua spontanea volontà di farsi curare ed intraprendere un suo personale percorso terapeutico allora forse c'è ancora uno spazio su cui lui possa lavorare. Allo stesso tempo però, io le consiglierei di svolgere un suo persorso personale in cui possano trovare spazio tutte le sue preoccupazioni, in cui si senta accolta e possa finalmente essere lei a chiedere aiuto. Resto a sua disposizione. Un saluto. Dott.ssa Antonella Cecca
Buonasera, la sua stanchezza è comprensibile, la dipendenza da gioco d'azzardo come tutte le dipendenze determina grandi difficoltà emotive nei famigliari (sofferenza, rabbia, senso di impotenza...) oltre che l'innescarsi di una serie di dinamiche relazionali spesso non funzionali alla risoluzione del problema. Proprio per questo motivo le suggerisco di chiedere un aiuto sia per sé che per i suoi figli. Un intervento di cura per questo tipo di problematica dovrebbe infatti quasi sempre coinvolgere i famigliari e diversi Serd spesso offrono uno spazio ai famigliari. Si informi in merito.
Saluti, dott.ssa Pusceddu
Gentile Signora,
purtroppo solitamente questo genere di problematiche investe tutto il nucleo familiare e per tutte le persone coinvolte è fonte di disagio emotivo, sofferenza e grave stress. Proprio per questo motivo è di fondamentale importanza che le persone coinvolte ricevano supporto psicologico e indicazioni chiare su come affrontare una problematica così complessa. L'intervento psicoterapeutico sulla famiglia ha lo scopo di ristrutturare l'intero sistema familiare modificando quegli aspetti disfunzionali della relazione che contribuiscono a mantenere attivi i comportamenti legati al gioco d'azzardo. In questa maniera tutti possono giovare di un cambiamento significativo e duraturo. Cordialmente, Dr.ssa Manola Tognellini
Buonasera, comprendo il suo sconforto, la stanchezza e la sensazione di impotenza. Questo tipo particolare di condizioni sono solitamente negate e/o sminuite da chi le vive in prima persona (come lei stessa ha potuto notare). Ciò che a grandi linea accomuna le patologie di dipendenza è la convinzione di poter smettere in qualsiasi momento, di averne il controllo. Rivolgersi ad un sert è senz'altro un buon punto di partenza e come consigliato dal collega, un percorso che possa sostenerla in questo difficile vissuto potrebbe essere prezioso. Un caro saluto
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la sua situazione. Temo che la sezione delle domande di Miodottore non possa risolvere una situazione così delicata. Il fatto che suo marito abbia deciso di andare al Sert non può che essere un ottimo segnale: non è scontato decidere di farsi aiutare. Suo marito ha intrapreso un percorso: cerchi, se può, di fidarsi di lui. Probabilmente non sarà tutto liscio come l'olio, ci saranno miglioramenti e ricadute, ma almeno è in mano a qualcuno che può aiutarlo. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile utente il passo che ha fatto suo marito è importante. Sicuramente la situazione non è semplice da gestire e reggere, spesso è da considerare un supporto psicologico anche per i familiari delle persone dipendenti per gestire al meglio il decorso della 'disintossicazione' dal gioco. Consideri quindi per lei un percorso psicologico. Saluti.
Buonasera,
mi dispiace molto per questa situazione così dolorosa in cui si trova da tanti anni.
E' sicuramente un buon segno che suo marito abbia deciso di andare al sert, è un primo passo!
Suo marito potrà iniziare un percorso terapeutico tramite il sert o il csm, ma credo sia importante che anche lei contatti uno psicologo che possa esserle di aiuto e di sostegno in un momento così difficile e delicato. Merita anche lei uno spazio tutto suo in cui essere accolta ed ascoltata.
Le auguro una buona serata,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Buongiorno,
la situazione che descrive appare sicuramente molto pesante per tutta la famiglia che è inevitabilmente coinvolta.
Sicuramente avrete bisogno di uno spazio di confronto guidati da dei professionisti. Di solito i percorsi nei SerD prevedono anche questo tipo di confronto.
A disposizione se necessario
Dott.ssa Meloni Federica
Gentile signora, dalle sue parole emerge tanta sofferenza e penso che possa esserle di sollievo avere uno spazio suo per affrontare questa importante situazione. Provi a chiedere al servizio al quale si è rivolto suo marito se è possibile che le sia offerto uno spazio anche per lei o per il nucleo familiare al completo, altrimenti ci sono diverse associazioni che si occupano proprio di questo, provi a cercare su internet quella più vicina alla sua zona. Qualora nessuna di queste soluzioni dovesse, sfortunatamente, essere praticabile allora provi a valutare l'opzione di potersi rivolgere ad un professionista (pubblico o privato). Un cordiale saluto, BT
Buongiorno, purtroppo in questi casi è spesso rilevante la sofferenza che ricade sui familiari della persona che manifesta una problematica di gioco. Il fatto che suo marito abbia deciso di rivolgersi ad un SERT è un primo passo fondamentale e di grande rilevanza.
Occorre, tuttavia, attendere un certo periodo perché gli effetti dell'intervento siano visibili ed è comune, soprattutto nelle prime fasi, osservare un comportamento "ambivalente" da parte di suo marito nei confronti del gioco.
Solitamente all'interno dei SERT vengono predisposti anche dei percorsi di accoglienza per i familiari dei pazienti presi in carico. La invito ad informarsi in tal senso.
dott. De Rosa Saccone
Nel mio progetto #difficileVivertiAccanto dico sempre che per aiutare l'altro abbiamo bisogno di aiutarci noi per primi. Le consiglio di procedere con dei colloqui di supporto per le famiglie di dipendenti da ludopatia. Potrà chiedere lei stessa indicazioni al Sert per informarsi sulla presenza di gruppi di sostegno per i familiari. Un saluto dott.ssa Cinzia Borrello
Cara Signora, posso ben comprendere la sua stanchezza (mentale) dopo tutti questi anni, immersa in una situazione piuttosto dolorosa dal punto di vista psicologico. Bene che il marito cominci un percorso al SERT, ma anche Lei deve essere sostenuta: non esiti a contattare uno specialista o provi chiedere alla struttura dove seguono il marito la possibilità di parlare con lo Psicologo; solitamente in questi percorsi sono previste anche terapie che coinvolgono i familiari del paziente. Rimango a sua disposizione per ulteriori informazioni, Dr.ssa Claudia Sposini
Salve signora, mi dispiace molto per la sua situazione che comprendo bene, in quanto mi sono occupata per molti anni di dipendenze e di sostegno alle famiglie. Il primo passo da fare sicuramente è quello di andare ad un SerD. Lì sapranno valutare suo marito e consigliargli il programma adatto per affrontare il problema del gioco. In genere in questi programmi viene offerta la possibilità ai familiari di essere sostenuti. Vengono inoltre informati su quali siano le buone pratiche per affrontare i soggetti dipendenti dal gioco. Ad ogni modo mi rendo disponibile anche per un consulto online.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buonasera Signora,
La situazione che ha descritto è sicuramente molto dolorosa per suo marito e per il resto del nucleo famigliare, considerando anche i numerosi anni di dipendenza da gioco. Penso che sia molto importante il passo che ha fatto di rivolgersi a un servizio pubblico che possa aiutarlo, denota una presa di consapevolezza della problematica. Oltre ai SerT ci sono anche diversi servizi offerti sul territorio, magari specifici per la dipendenza da gioco, le consiglio di informarsi in tal senso. Altrettanto difficile sarà però mantenere una continuità e una costanza nel percorso di cura, dal momento che la dipendenza può comportare anche episodi di ricadute, demotivazione, frustrazione, difficoltà nel gestire l’impulso di giocare. Di fondamentale importanza sarà dunque il sostegno e l’aiuto che potrà ricevere suo marito da parte vostra, motivo per il quale i servizi offrono spesso supporto anche ai famigliari, attraverso colloqui psicologici, gruppi, incontri informativi. Le consiglio dunque, qualora lo riteniate necessario, di richiedere a vostra volta un supporto.
Cordiali saluti, Dott.ssa Liguori Sara Nargis
Buonasera, penso che abbiate fatto bene a rivolgervi al SERD per la dipendenza da gioco di suo marito. Penso che sia meglio che rivolga tutte le sue domande a quel servizio, anche in merito ad uno psicologo per iniziare una terapia. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente di mio dottore,
La scelta di rivolgersi ad un centro è sicuramente la scelta più funzionale in caso di dipendenze.
In questi centri si lavora tenendo conto anche delle difficoltà che ruotano intorno al sistema familiare, coinvolto inevitabilmente in tutto il processo.
Qualora sentisse il bisogno di uno Spazio suo, individuale, come sento che sia potrà contattare un Terapeuta che saprà aiutarla secondo la sua domanda e sostenerla in questo Percorso, parallelamente al lavoro che fate al centro.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buongiorno,
è una situazione molto delicata e dolorosa. Immagino quanto possa essere faticoso per lei e la sua famiglia.
La scelta di contattare e iniziare un percorso al Sert era il primo passo da fare.
I colleghi del servizio sapranno sicuramente come aiutare suo marito, strutturando un progetto che metta in sicurezza lui e tutti voi.
Tenga presente che potrebbe sentire anche lei il bisogno di un sostegno e di un supporto in questa fase delicata della sua vita.
Le consiglio, in tal caso, di intraprendere, parallelamente, un percorso individuale.
un caro saluto Dott.ssa Martina R.Malizia
Gent.ma, ritengo che possiate rivolgervi al Servizio dipendenze e capire se sono attivi percorsi psicoterapici di coppia che possano aiutavi con adeguati strumenti e terapia nell'affrontare questa situazione di forte disagio.
A disposizione.
Saluti
dott.ssa Maria Carmela Rosa
Buonasera, immagini la situazione di tensione che state vivendo in famiglia. Andare ad un servizio specialistico è già un primo passo da fare in questi casi. I comportamenti di dipendenze sono caratterizzati da un sintomo specifico : le bugie che vengono dette ai familiari per mascherare la condotta di dipendenza. La scelta di essere coinvolta come risorsa nel percorso terapeutico di suo marito è una sua scelta personale. Stili una scaletta con i vantaggi e svantaggi di diverse soluzioni al problema e valuti quanto valore attribuire a ciascuna soluzione. Cordiali saluti

Esperti

Palmira Montrone

Palmira Montrone

Psicoterapeuta, Psicologo

Milano

Anna Maria Picozzi

Anna Maria Picozzi

Psicologo, Psicoterapeuta

Voghera

Laura Pasquali

Laura Pasquali

Psicologo, Psicoterapeuta

Pescara

Giusy Morabito

Giusy Morabito

Psicoterapeuta

Belpasso

Diego Italo Emilio Bonetti

Diego Italo Emilio Bonetti

Medico dello sport, Psicoterapeuta

Milano

Micheline Azzolini

Micheline Azzolini

Internista, Medico di medicina generale, Psicoterapeuta

Roma

Domande correlate

Vuoi inviare una domanda?

I nostri esperti hanno risposto a 84 domande su Ludopatia
  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.