Buonasera ho un fratello obeso di 200/250 kg. Dentro e fuori da cliniche x obesità. Quando torna a c

18 risposte
Buonasera ho un fratello obeso di 200/250 kg. Dentro e fuori da cliniche x obesità. Quando torna a casa mangia più di prima. Soffre di depressione, di disturbi comportamentali, psichiatrici ecc.. dal 2010. Ultima spiaggia per controllare la fame ossessiva sarebbe l'ipnosi. Potrebbe essere utile? Potreste darci indicazioni? Abitiamo a Ferrara.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè posso comprendere il disagio connesso e l'impatto che la situazione ha sulla sua vita quotidiana. Non pratico l'ipnosi per cui non so darle un aiuto, conosco l'approccio EMDR il quale può costituire un valido aiuto in questa situazione. Ritengo fondamentale che si possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare vissuti e pensieri emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione si irrigidisca ulteriormente.
Credo che un consulto con un professionista possa anche aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che mantengono in atto la sofferenza impedendo il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente,
Mi dispiace per suo fratello e penso che il giusto trattamento richieda un approccio multidisciplinare che si prenda cura di tutti gli aspetti di sofferenza che suo fratello si porta. Avete un centro di salute mentale di riferimento? Sta a loro valutare, dopo aver ricostruito il quadro clinico del paziente, se l'ipnosi è adeguata o no. Valutarlo da qui, sulla base di poche informazioni, sarebbe inopportuno. Un abbraccio
Salve, sono d'accordo con la Dott.ssa Miletta, dovrebbe confrontarsi con un centro di salute mentale della sua zona per avere più informazioni possibili.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, senza visitare suo fratello e approfondendo la situazione non è possibile rispondere. L'ipnosi è uno strumento, tutt'altro che "magico".
La mia idea è che bisogna prima di tutto abbassare i livelli di ansia e depressione e su questo, punterei su una terapia cognitivo-comportamentale.
Noi siamo un centro su Torino, ma organizziamo anche a domicilio e online.
dott Tealdi
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Buongiorno e grazie per aver portato alla nostra attenzione la situazione che state affrontando. Non sono un esperto di ipnosi, quindi preferirei non esprimermi al riguardo, ma posso dirle che l'obesità spesso diventa un sintmo di una sofferenza interiore molto profonda. Al di là dell'ipnosi e dell'obiettivo che essa si pone è bene esplorare il senso della sofferenza che sta alla base della depressione e dell'ansia di cui lei ci ha gentilemente parlato. Dietro ad ogni sintono si nasconde un dolore che non è stato ancora compreso nella sua misura più intima e profonda. Sarei ben felice di poter lavorare con voi, ovviamente online data la distanza, al fine di poter aiutare suo fratello ad esplorare il suo sentire ed il suo vissuto. Così da potergli concedere uno spazio tutto suo in cui ascoltarsi e sentirsi ascoltato. Un luogo in cui essere accolto per il suo essere e nella dignità della sua sofferenza. Resto a disposizione, come dicevo, per dei colloqui online. Cordialmente, Dott. Andrea Brumana
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Gentile utente, penso che l'ideale per suo fratello sia quello di essere accompagnato da più specialisti in un percorso multidisciplinare, che tenga conto anche dei periodi fuori dalle cliniche. E' improtante che venga costantemente supportato e monitorato per riuscire a superare le problematiche isiche e psicologiche, fortemente connesse. Le consiglio di rivolgersi al centro che lo ha avuto in carico l'ultima volta per maggiori informazioni. Saluti
Gentile utente, rispondere alla sua domanda senza conoscere la storia di suo di fratello è piuttosto difficile. L’ipnosi affiancata ad un approccio multidisciplinare potrebbe anche essere utile, tanto quanto un percorso di psicoterapia. Le consiglio di confrontarsi con i curanti
Cordialità
Dott.ssa Zena Ballico
Salve, mi spiace molto per la situazione che vive lei e la sua famiglia. Le scrivo in quanto sono a conoscenza di una struttura molto famosa e funzionale che pratica l'ipnosi come strumento di risoluzione o aiuto di alcune problematiche anche psicologiche. Il quadro clinico di suo fratello sicuramente è un quadro molto complesso e delicato e penso che insieme all'ipnosi occorrerebbe sempre una psicoterapia di supporto.
Rimango a disposizione per ulteriori dettagli.
Cordiali saluti
dr.ssa Bellavia
Buonasera Gentile utente, si tratta evidentemente di una situazione incresciosa e svilente poiché nonostante i ripetuti interventi non si è giunti alla soluzione auspicata. Probabilmente, trattandosi di un disturbo del comportamento alimentare altamente complesso, come tale deve essere trattato ossia ponendo il quadro clinico all’ attenzione di più specialisti in modo da coordinare un trattamento che coniughi interventi farmacologici e psicologici. Come lei stesso nota vi sono sfumature di approccio al cibo, da parte di suo fratello, tra fuori e dentro la clinica ciò potrebbe essere indice della matrice relazionale del sintomo, in questa direzione la psicoterapia da senz’altro dei buoni risultati nell’ attivazione di comportamenti sani.
Cordialmente
Dottoressa Elisa Taverniti
Salve, non credo si possa valutare con correttezza il disagio di suo fratello e dare risposte potrebbe essere motivo di confusione ed errore. Le consiglio di rivolgersi a un centro dove sarà possibile valutare tutte le " zone" su cui intervenire , dalla psicoterapia all'approccio medico che è assolutamente necessario . Auguri. Studio Professor Antonio Popolizio
Gentile Utente, non praticando l'ipnosi non le saprei dare una risposta certa. Lavorando dentro un servizio che si occupa di Disturbi del Comportamento Alimentare le consiglio di avere un approccio multidisciplinare alla problematica (psicologico, medico nutrizionale, psichiatrico). Esistono diversi centri che si occupano della problematica. Un cordiale saluto. Dott. Damiano Spinali
Buonasera ,questi disturbi richiedono centri specializzati multidisciplinari .Ne conosco alcuni negli ospedali milanesi oppure qualche centro privato come l auxologico.Difficile affrontare questo problema che ha tanti aspetti anche organici in modo individuale Non conosco a Ferrara,provi a cercare Centri per disturbi del comportamento alimentari.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buonasera a Milano c'è la dottoressa Maria Zaccagnino specializzata in disturbi alimentari e lei è fa anche ricerca su questi disturbi per cui molto aggiornata. Inoltre a Verona c'è un ottimo centro che si occupa di questo. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Buonasera. Mi spiace per la situazione di difficoltà e di disagio in cui si trova suo fratello. È a mio avviso difficile rispondere in modo chiaro ed esaustivo alla sua domanda attraverso questo spazio ed in base agli elementi forniti. In linea generale, se suo fratello non lo avesse già fatto, credo sia opportuno rivolgersi, al Centro di salute mentale del suo territorio o ad un Centro specialistico che si occupi delle problematiche specifiche inerenti l'obesità che abbia al suo interno un'equipe multidiplinare di professionisti per valutare quali siano gli interventi più efficaci per trattare i diversi aspetti implicati nelle difficoltà descritte. Inoltre ritengo sia importante al contempo definire interventi/percorsi/attività a lungo termine che possano sostenere e supportare suo fratello nel miglioramento della propria salute nel corso del tempo. Con l'aiuto dei professionisti presenti nelle strutture si potrà valutare l'utilizzo dell'ipnosi come strumento terapeutico nella situazione descritta. Un caro saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore,

il malessere di so fratello e i suoi sintomi sono ciò che generalmente spinge una famiglia a chiedere una psicoterapia.
Secondo noi psicoterapeuti sistemico-relazionali, sarebbe un grave errore osservare il soggetto singolo estrapolandolo dal suo contesto di vita, sempre che questo sia possibile farlo.
Ogni individuo, infatti, oltre ad avere una propria identità e personalità distinta, ha anche un ruolo specifico all'interno dei vari sistemi di cui fa parte, primo fra tutti il sistema familiare.
Per comprendere ciò che ha prodotto il malessere di suo fratello, dunque, è essenziale procedere all'osservazione dell’intero gruppo famiglia, dando particolare valore al tipo di interazioni che si creano tra tutti voi membri del sistema
Studiare la vostra famiglia nella sua totalità permetterebbe di individuare quali tipi di transizioni relazionali possono aver portato allo sviluppo dei problemi di so fratello e che concorrono al suo mantenimento nel tempo. Spesso Il figlio sintomatico, o problematico se così si può dire è il portavoce della sofferenza che affligge l’intera famiglia.
L’espressione di alcuni sintomi psicopatologici molto spesso non sono altro che una richiesta di aiuto per sé e per la propria famiglia.
Contatti quanto prima uno specialista della sua zona prendendo un appuntamento per voi tutti, vedrà con il tempo potrete tutti trovare un nuovo equilibrio e riuscire a raggiungere il benessere che meritate.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno, sono d'accordo con i colleghi nel ritenere fondamentale passare prima dal CSM di zona per valutare al meglio la situazione.

Saluti

MT
Buona sera,

Credo che dare delle indicazioni in questo modo potrebbe essere estremamente rischioso e assolutamente inefficace. La scelta degli strumenti tipici della professione avviene attraverso una attenta valutazione che in questo caso necessita di un equipe multiprofessionale. Provi a chiedere al centro di salute mentale della sua zona indicazioni ulteriori su eventuali strutture specializzate o percorsi mirati.

Sono lotte durissime, specialmente per la famiglia.

Cordialmente Alessandro Esposito Psicologo
Buongiorno.
Mi dispiace per la condizione del fratello, che è sicuramente molto disagevole e dolorosa. In questo caso, così come per altre problematiche, non è possibile discutere dell'utilità o meno di tecnica come l'ipnosi: il percorso e lo strumento migliore per aiutarlo devono essere frutto di un'attenta valutazione che consideri la soggettività di suo fratello, le condizioni che possono aver creato il disturbo e il suo modo di essere. Penso quindi che un percorso di psicoterapia sia la cosa migliore: sarà poi il/la professionista a scegliere che strumenti utilizzare a seconda dei bisogni di suo fratello. Cordiali saluti,
Dott.ssa Laura Castellan

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