Buonasera, ho 38 anni, ho avuto una gravidanza con cesareo nel 2010, sono 2 anni che soffro di bruci

16 risposte
Buonasera, ho 38 anni, ho avuto una gravidanza con cesareo nel 2010, sono 2 anni che soffro di bruciori dolore e sensazione di gonfiore vulvare esattamente nel vestibolo...non presenta irritazione e gonfiore in realtà alla vista... Però io li sento... iniziano ogni mese dopo il ciclo mestruale x circa una settimana poi piano piano scompaiono x poi ripresentarsi ogni volta dopo ciclo... Ho misurato il ph ed è 5... Un anno fa x più di una volta ho fatto tamponi cervicali con risultato enterococco faecalis... Ho usato fermenti e probiotici x molto tempo curando alimentazione. Dopo il pellegrinaggio di troppi ginecologi che a mio parere non hanno prestato tanta attenzione a questo caso e mi hanno dato tutti cose diverse chi provava con antimicotici pur non essendoci nulla... Chi mi dava una crema idratante pur non soffrendo di secchezza..chi mi ha dato il pelvilen e saginil e chi mi ha dato creme a base di lidocaina .. Chi mi ha dato per mesi fitoterapici antibatterici.. Ferro colloidale...creando sempre più confusione... ancora oggi non capisco cosa devo curare... Grazie dell'attenzione... EMANUELA
Sarebbe opportuno fare una visita e capire qual è il reale problema

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Buongiorno Signora, penso che sarebbe utile vista la sua storia recarsi presso una struttura nella quale possa ricevere una consulenza multidisciplinare (ad esempio strutture con unità pelvica/ ambulatori del dolore pelvico cronico). Spesso ciò che genera il disturbo non è un solo " problema", ma molti aspetti insieme.
gentilissima
non è cosi insolito che questa sintomatoligia si presenti.
Comprendo l'approccio dei colleghi che hanno cercato di curare qualcosa di organicvo che avrebbe potuto determinare i sintomi.
Spesso si tratta di una ipereattività della mucosa o meglio delle terminazioni nervose di cui la vagina è ricca, a stimoli di per se usulai.
Questo si può verificare la maggior parte delle volte in seguito a traumi (parto) o in risposta a cambiamenti ormonali (menopausa gravidanza allattamento) per cui l'approccio deve essere mirato a ridurre questa ipereccitabilità che si traduce nella fastidiosa sintomatologia da te riferita.
Un cordiale saluto
AB
gen.ma la stia storia è suggestiva per una alterazione nel flusso linfatico e nella trasmissione delle fibre nervose periferiche della vulva e del vestibolo.
infatti il cesareo traumatizzando l'area pelvica potrebbe avere innescato una razione nevrotica a corto circuito.
l'unica strada, a mio avviso, risolutoria sarebbe fare ripercorrere a ritroso il processo infiammatorio e ripristinare il corretto funzionamento sia del circolo linfatico che delle fibre nervose perfieriche: sarebbe cioè un approccio di medicina integrata.
Buon tutto
Io credo che l’unica cosa da fare è una colposcopia io facendola da 30 anni le posso assicurare che si vedono tante cose che con una visita normale non si evidenziano
La tua patologia si chiama vulvodinia.
E' purtroppo poco conosciuta.
Per una conferma e l'impostazione di un trattamento è necessario che ti veda.
Buona giornata.
Buongiorno. Storia lunga e complessa. Va visitata e valutato con attenzione quello che ha fatto e come lo ha fatto. La soluzione potrebbe essere anche banale ma qualunque proposta non può prescindere da questo approccio. Saluti
Volevo sapere se ha fatto una vulvo-colposcopia?
Buongiorno Emanuela, penso che i sintomi da lei descritti rientrino in un quadro clinico noto come vestibolodinia, le cause ancora non sono chiare e le terapie prevedono farmaci con PEA e antidepressivi. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista ad hoc
Buonasera signora, da ciò che ha descritto purtroppo non si può fare alcuna diagnosi. E' un quadro che deve essere assolutamente osservato in visita clinica con esame ispettivo, eventuale vulvoscopia e se necessario microbiopsia. A mio avviso ogni ginecologo attento può effettuare tali indagini presso il proprio studio. Aggiungo in ogni caso che al probiotico precede il prebiotico e il fatto della manifestazione clinica, in quella precisa fase del ciclo mestruale, è probabilmente favorita da un'alterazione della flora microbica intestinale. In alcuni casi nelle mie pazienti, come questa sua vestibolodinia, vi era un'irrilevante micropapillarità, che seppure nel 97% dei casi rimane asintomatica, è stato neceesario effettuare un trattamento con radio frequenza di lievissima entità. In ogni caso la cosa migliore sarebbe stata quella di tornare dallo specialista prescelto e riferire tutti gli insuccessi e non di girare, ricominciando da capo presso altri ginecologi. In questo modo la patologia può solo peggiorare per la sensibilizzazione organica a tutti i precedenti trattamenti farmacologici. Data la sua fascia di età, seppur non l'ho mai visitata, escludo a priori l'utilizzo di antidepressivi per questo problema.
L'enterococcus faecalis e' un germe di origine intestinale (enteron = intestino).
Quindi va tenuto controllato l'intestino che e' la causa delle 90% delle
patologie uro-genitali.
Va evitata l'infiammazione intestinale e rettale che determina un' iperpermeabilita' della mucosa rettale e quindi il passaggio dei germi e funghi dall'intestino nella vagina.
La sintomatologia puo' assumere forme diverse in funzione del momento del ciclo e quindi delle variazioni del ph e delle varie terapie che ha fatto.
La CONFUSIONE e' totale ma la causa e' una!
Ci sono dei test che valutano l'iperpemeabilita' di membrana.
Sono a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dottssa Sparios
Buongiorno.
Concordo assolutamente con i colleghi che parlano di vulvodinia e/o vestibolodinia. Si tratta di una neuropatia che spesso insorge in situazioni analoghe alla sua. Ha bisogno di una diagnosi precisa e di una terapia personalizzata . Me ne occupo ormai da diversi anni. Se vuole mi contatti pure.
Anna
Buongiorno, il suo caso , non è infrequente e sono d'accordo in parte con i colleghi che parlano di vulvodinia. può essere curata con terapie mirate e personalizzate, sistemiche e locali e per questo necessita di una visita .
A disposizione
sono d'accordo con i colleghi..vastibolite (se vuole la chiami vulvodinia o vestibolopatia o come vuole) problematica perchè ancora a diagnosi polifattoriale ed incerta.Farmaci? dalle pomate (la migliore è forse la saginil che ha già sperimento) agli antidepressivi (occhio agli effetti collatreali). Si sta affermando un aterapie locale con Vagicombi (una macchine per veicolare farmaci a livello locale e fare terapia fisica contemporaneamente).NOn sono esperto ancora e vorrei NON illuderla con cose che per adesso (mi ci sto cimentando) non conosco abbastanza. SE abita i Milano può rivolgersi alal Prof, GRAZIOTTIN esperta della'argomento. Mi faccia sapere..UN saluto
Gent.ma Sig.ra
Sarebbe interessante sapere se qualcuno dei medici a cui lei si è rivolta ha utilizzato un cotton fioc per "toccare" la sua vulva e se lei, a seguito di questa esplorazione abbia sentito dolore
Gentile Signora , sono d’accordo con i colleghi che mi hanno preceduto trattasi di vestibolte vulvare un'infiammazione dei tessuti che circondano l'accesso alla vagina.
Le cause possono essere numerose e, spesso, interagenti fra loro, soprattutto quando il disturbo persiste nel tempo e non viene adeguatamente trattato.
Le suggerisco di rivolgersi per una visita più approfondita e tenga conto già del suo percorso .
Cordiali saluti

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