Buonasera Dottori. Ho terminato, di comune accordo, una storia d'amore che non aveva sbocco, per qua

21 risposte
Buonasera Dottori. Ho terminato, di comune accordo, una storia d'amore che non aveva sbocco, per quanto innamorati, perchè io volevo figli, lui no (ne ha già). Ci ho provato, ma ho preso io la decisione perchè per me averne, in futuro, è qualcosa di importante. Sto provando a guardare avanti, partecipo a corsi di acquagym, vedo gli amici, leggo, cammino, lavoro e passo anche del tempo da sola. Tutto bene se non che, quando torno a casa, abitando lui vicino casa mia, mi sale l'ansia di incontrarlo con un'altra. So di averlo lasciato io ma se non lo vedo "sto bene" e non ci penso, mentre quando mi avvicino a casa mi sale la paura di rimanerci male e di non superarla. Come posso fare per aggiungere ancora più forza a quello che già sto facendo per buttarmi alle spalle questa storia, pensando a me e non a lui e a quello che fa? E se lo vedessi con un'altra? Come comportarmi da persona matura, pur rimanendoci male?
Gentile utente io credo che nel chiudere la relazione lei abbia utilizzato le sue risorse più razionali. Probabilmente a livello emotivo la separazione ha bisogno ancora di essere elaborata. Se avesse davvero chiuso con questa persona non sentirebbe così forte l’ansia di poterla incontrare. Si prenda ancora del tempo e se non dovesse andar meglio valuti la possibilità di un breve percorso terapeutico che l’aiuti a prendere più consapevolezza della scelta fatta.
Saluti Dott.ssa Anna Tomaciello

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Buonasera, il suo racconto è lucido, chiaro e molto razionale. Sembra, però, un pochino “in pausa” lo spazio per le emozioni, e quella tristezza che la fine di ogni storia su cui avevamo investito, di chiunque sia la decisone, porta con sé. Tanto che lei fa accenno alla paura di incontrare quest’uomo con un’altra donna, che forse la metterebbe ancor più di fronte all’evidenza di qualcosa da lasciar andare. Se tutti gli spazi che ha organizzato per non pensare non dovessero funzionare potrebbe provare a fare un colloquio con uno psicologo o psicoterapeuta per poter approfondire e dare voce a quella parte silenziosa che comunque la abita, e magari le crea un po’ di sofferenza. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Buonasera! La fine di un rapporto è un lutto da ciò che ci eravamo prospettato, dai progetti su cui aveva investito emotivamente. La sua scelta però è stata più di testa che di cuore.... Da ciò che scrive mi sorge una domanda : non è che una parte di lei spera ancora che qualcosa cambi in lui? Che ci possa essere un ritorno? Non scrive poi un dato importante e cioè da quanto tempo la storia si è chiusa. Detto ciò credo che sul " da fare" lei stia facendo abbastanza, le potrei dire di provare ad uscire con altri uomini ma se non si è chiuso con il passato, si rischia di portare dentro alla nuova relazione dinamiche "inquinate". Concludo suggerendole di far passare un altro po' di tempo e se questo malessere perdura, di rivolgersi ad uno psicoterapeuta anche per un semplice consulto o un breve percorso.
Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti e... In bocca al lupo per tutto
Dott.ssa Valeria Randisi
Appare chiaro che la sua decisione è puramente razionale; nella scelta non ha fatto i conti con le aspettative disilluse, così come ha dato poco peso alla parte emotiva. Anche quando ha scritto della sua decisione di mettere fine a questa relazione ed alle strategie messe in atto per non soffrire, non traspare alcuna emozione connessa a tale scelta (l'unica emozione che sembra appartenerle è la paura di soffrire). Mi porrei qualche domanda, del tipo: a cosa mi serve negarmi di sentire le emozioni? Cosa rappresentava quest'uomo e questa relazione per me? Ecco, potrebbe partire da queste domande per iniziare il vero processo di elaborazione.
Resto a sua disposizione per eventuali approfondimenti.
Dott.ssa Annarita Parisi
Salve, dalla sua domanda traspare che forse lei non è molto convinta di questa separazione, che nonostante sia dipesa da lei non ne è tanto convinta e non riesce a sostenere questa decisione. Infatti lei ci descrive la sua vita piena di attività, ma in fondo non riescono a riempire il suo vuoto ed a dimenticare questo uomo, razionalmente ci riesce, ma non affettivamente. Contatti uno psicoterapeuta e cerchi di farsi aiutare a capire se ha fatto la scelta giusta, cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, scrive che ha scelto in modo consapevole di mettere fine alla sua relazione perché non le permetteva di realizzare pienamente i suoi progetti. Ogni scelta comporta sempre una rinuncia, lei ha deciso di interrompere una relazione significativa tanto che desiderava un figlio e probabilmente la separazione emotiva ancora non è ancora avvenuta ed è normale che sia cosi. Si dia un tempo ed uno spazio per ascoltare le sue emozioni legate a questa rinuncia. Le emozioni ci parlano di noi e bisogna ascoltarle ed elaborarle. Se i suoi stati ansiosi aumentano la invito a rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Buongiorno, la sua decisione razionale è molto sofferta. È difficile trovare tutto in una relazione e quando, come nel suo caso, la rinuncia a un bisogno di maternità creano insoddisfazione e frustrazione ; la rottura è l'unica via d'uscita. Deve comunque fare i conti con una perdita affettiva e con la rinuncia a un legame importante. Deve riflettere bene sulla sua decisione magari con l'aiuto di un percorso di psicoterapia che la renda più consapevole nella sua scelta e più forte nell'accettare le conseguenze. Cordiali saluti Enza Marangella
Buongiorno,
dal suo discorso non emerge da quanto tempo ha preso la decisione di terminare la sua storia di coppia, nè quanto tempo siate stati assieme. Il tempo è al centro della sua problematica: ce ne vuole (parecchio) per elaborare la perdita della persona amata. Le consiglierei, nei momenti di solitudine, quando cammina, quando si rilassa, di fare attenzione ai suoi vissuti interiori, di ascoltarsi con onestà: ha superato emotivamente il termine della sua storia?Ha riflettuto a fondo su cosa significhi per lei essere madre ed essere donna, compagna?Infine:è ancora innamorata del suo ex compagno?. Un cordiale saluto, spero riesca a fare chiarezza con sé stessa. Dott.ssa Margherita Maggioni.
Buongiorno, da quanto scrive sembra che abbia privilegiato il "fare" rispetto al "sentire". Forse permettendosi maggiormente di riconoscere e accogliere in sè gli stati interiori ancora attivi connessi a questo legame potrebbe allentare l'ansia. Essere consapevoli di quanto sentiamo, senza negarlo, ci aiuta ad affrontarlo meglio. E' un modo per occuparci di noi stessi e contenere le ansie. In ogni caso, si dia tempo: la conclusione di una storia d'amore è una perdita, tocca aspetti profondi, è un lutto con tutto ciò che questo comporta.
Cordiali saluti. dott.ssa Elena Bruno
Buon giorno,
la chiusura di questa storia racconta di una rinuncia consapevole (razionale), per un bisogno non condiviso.
Lei ha dato ascolto al suo bisogno, ha rispettato l’altro nella sua, quindi si è allontanata.
Non emerge quanto questa storia funzionasse ad altri livelli, diversi da questo bisogno, il legame emotivo che vi vedeva coinvolti.
Oggi sta emergendo proprio questa parte: è comunque una perdita, che comporta dolore e tristezza, che vanno ascoltati per poi andare oltre.
Se vede che il suo stato di ansia persiste con quest’idea di poterlo rivedere (soprattutto con un’altra donna), si rivolga ad un terapeuta per lavorare sulla parte emotiva della chiusura del vostro rapporto di coppia.

Cordiali saluti,
Barbara Assaiante
Buongiorno. chiudere una storia d'amore è sempre complicato da tanti fattori, non ultimo, quello di rivedere spesso la persona amata. Ricordo che già il poeta latino Ovidio, nel suo trattato sull'Amore, consigliava l'evitamento di tutto ciò che riguardava l'amato, figuriamoci il vederlo! il lutto ha dei tempi lunghi, anche un anno, ma possono essere allungati se, in qualche modo, lo si continua a vederlo. C'è molto da chiarire sulla dinamica della vostra separazione, di come, alla luce del vostro amore, non siate riusciti a trovare un accordo sul figlio/a, che è la cosa migliore del mondo, se può nascere e crescere in una famiglia armoniosa e che lo/la vuole. Credo che il confronto con uno psicoterapeuta la possa aiutare a capire meglio le dinamiche intercorse e aprire il suo cuore alla soluzione migliore per lei.
le faccio i miei migliori auguri. Enrico Piccinini
Salve
penso che lei sia stata forte a chiudere. Mostrare delle emozioni non è debolezza, anzi definirei la forza come capacità a stare con tali emozioni.
Mi permetto però di fare una domanda: era solo la possibililità di non avere figli a farla stare male? o la mancanza di progettualità in generale?La relazione di coppia è basata su dinamiche complesse e forse un terapeuta l'aiuterebbe a capire bene tutto in profondità in maniera da arrivare a una scelta vera e consapevole.
Gentile Utente, ha sentito di dover chiudere forzatamente questa relazione non perché ci fossero incompatibilità caratteriali o scarso sentimento, quanto per l'intenso desiderio di maternità, purtroppo non condiviso dal partner. Ciò sta comportando, probabilmente, che la separazione è avvenuta sul piano fisico e razionale, ma non su quello emotivo, dove il sentimento è conservato. Non ha preso una scelta facile, è stata coraggiosa, ma deve concedersi tempo per accettarne le estensioni. In alternativa, l'ansia di incontrarlo o di saperlo con un'altra, può aiutarla a guardare in faccia il sentimento che prova, ed a riflettere sulle ragioni per le quali non è stato sufficiente a consentire alla coppia di raggiungere comunque un punto di incontro. Un caro augurio di buona fortuna
Terminare una storia d'amore è sempre doloroso e faticoso, gli investimenti affettivi, i progetti, aspetti della nostra identità depositati nell'altro, non sono velocemente riassorbibili.
Si dia il tempo necessario per elaborare la perdita e se crede di dover chiedere un sostegno in questo processo, non esiti a contattare uno specialista.
Buona fortuna.
Giada Bruni
Buongiorno,
per quanto io capisca il dolore che potrebbe provocarle il vedere quest'uomo con un'altra donna, credo che sia importante poter abituarsi piano piano all'idea: d'altronde, anche lei, come le auguro, un giorno potrebbe incontrare un'altra persona con cui condividere i suoi progetti. Anzi, confrontarsi con la realtà, seppur a volte dolorosa, è un ottimo (e in alcuni casi l'unico) modo di andare avanti.
Se questa sensazione di ansia persiste, prenda appuntamento con un collega.
dott Tealdi
Buongiorno, mi aggiungo ai pareri esperti di cui sopra dandole una indicazione aggiuntiva. Le consiglio il mio libro Ricominciare da un amore che finisce, dove descrivo diverse tecniche interessanti. Anche il libro PNL dell'astrolabio editore le può dare oltre chiavi. Si tratta di condizionamenti mentali che con un training opportuno si possono cambiare. Anche la lettura di buoni libri, come quelli dell'Astrolabio sulla PNL, posso aiutare. Cordiali saluti
Salve signora è stata molto coraggiosa a prendere questa decisione! Il fatto di temere che lui possa rifarsi una vita è perfettamente normale. Trovo che il suo modo di riempire le giornate sia molto utile perché le permette di fare diverse attività che potrebbero allargare le sue conoscenze. Ci vorrà del tempo prima che lei non pensi più a lui ne ha eventuali donne con cui possa uscire. Si faccia forza che potrebbe iniziare a ignorare lui e le sue frequentazioni a breve!
E’ sempre doloroso chiudere una storia affettiva sulla quale aveva investito, anche se la decisione sembra partita da lei, motivandola con il suo bisogno di maternità. Deve prendere tutto il tempo necessario per poter elaborare il lutto causato dalla fine della sua relazione . Dal suo racconto emerge che la sua decisione è più di testa che di cuore. Bisogna però interrogarsi se l’origine della fine della sua storia è il desiderio di maternità o di un comune progetto che faceva fatica a realizzarsi? Per poter gestire le sue difficoltà manifestate con la paura di incontrarlo sarebbe opportuno che lei si rivolgesse ad uno psicoterapeuta che la possa aiutare per le sue difficoltà. Cordialmente



Salve,
credo che per elaborare fino in fondo la separazione e la fine di questa relazione, in modo da continuare una nuova vita, si possa far aiutare da uno psicoterapeuta, con il quale potrà parlare delle sue paure.
Saluti.
Buonasera. La fine di un rapporto, soprattutto se avviene in circostanze come quelle da Lei descritte, comporta necessariamente un certo grado di sofferenza. Pertanto in un certo senso Lei chiede qualcosa che non ha un libretto di istruzioni da seguire: se incontrandolo starà male, quella sofferenza è comprensibile, è sana, e Va accettata: Ri-progettarsi, e trovare modi alternativi di sentirsi (come Lei, brillantemente, ha cominciato a fare) porta pian piano a ridurla e a tornare a stare bene. Quello che colpisce, piuttosto, è il fatto che Lei abbia la paura di star male, più che star male di per sè. È qualcosa di poco esperienziale e molto riflessivo. "La paura di non superarla" è il significato che lei attribuisce alla paura di incontrare questa persona, ma è plausibile che viene sia uno che dà più senso al tutto. Per sapere quale, naturalmente, è necessario indagare la sua esperienza, i suoi progetti, i suoi obiettivi, perché solo all'interno della sua unica e personale storia di vita è possibile ritrovare il senso di come si sente. Ma è plausibile che possa riguardare, ad esempio, la paura di non trovare un'altra persona (e quindi di averlo lasciato "per niente"), o che fosse "quello giusto", ecc... in questo senso, laddove una volta passato del tempo questa paura non dovesse venire meno, potrà beneficiare di un supporto terapeutico volto a inquadrare meglio da dove deriva questa sensazione spiacevole. Nel frattempo, riprogettarsi e tornare in contatto con i contesti che la fanno sentire bene è la strada giusta. A disposizione, in bocca al lupo! Cordialmente, DP
Salve signora. Certi distacchi hanno bisogno di essere elaborati soprattutto se esisteva una sintonia amorosa. Credo che un breve percorso di Counseling Psicologico integrato da Floriterapia di Bach, e Omeopatia le possa giovare per operare un passaggio fruttuoso come lei desidera. Le rendo noto che sono disponibile per informazioni telefoniche e che lavoro anche on line.

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