Buonasera da oltre 5 mesi soffro di un dolore alle costole schiena avvolte anche al fianco i dolori

28 risposte
Buonasera da oltre 5 mesi soffro di un dolore alle costole schiena avvolte anche al fianco i dolori sono entrambi che si spostano dal lato destro a quello sinistrosoffro di gastrite esofagite ernia iatale sono intollerante ai latticini sono stata da un gastroenterologo che mi ha prescritto una cura normix per 10 giorni fermenti lattici ovviamente senza lattosio gaviscon e motilium da due mesi faccio questa cura e ora dovrò fare l ultimo ciclo ma il dolore persiste cosa potrebbe essere?il dolore ormai mi fa diventare matta grazie in anticipo della sua disponibilità
Buongiorno, il gastroenterologo le ha prescritto degli esami? In tal caso quali esami sono stati richiesti? Dal punto di vista osteopatico i dolori costali possono essere riferiti a una problematica diaframmatica che va a incidere su tutta la zona. Il diaframma potrebbe essere contratto e irritato dalla gastrite e dall’ernia iatale. Nel caso di esami negativi, il trattamento osteopatico viscerale può essere di grande aiuto. Ovviamente per essere più precisi bisognerebbe visitarla.
Cordiali saluti.

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Buonasera, ovviamente é molto difficile dare una causa al dolore solamente con queste poche info, ma sicuramente la parte viscerale, quindi la fissità gastrica rispetto alle strutture vicine potrebbe dare dolore anche muscolo scheletrico. Le consiglio una buona valutazione osteopatica.
Buonasera, premesse le indagini diagnostiche dettate dal suo gastroenterologo,certamente la gastrite, l'esofagite , l'ernia iatale ,il reflusso di cui lei soffre, sono tutte infiammazioni dovute probabilmente ad un suo stato di stress che colpisce i visceri (ansia, preoccupazioni, ecc.). Perché le costole ed il torace? Deve sapere che nel nostro corpo si parla di dolore acuto , cronico, neuropatico. Quello che interessa a lei e' il dolore riferito , ovvero un dolore che viene proiettato su una parte del corpo vicina o lontana dalla causa che lo scatena. Questo perché nel corpo possiamo avere dei riflessi viscero-somatici ovvero il viscere, nel suo caso lo stomaco e l'esofago ad esso congiunto, riflette il dolore sulla struttura scheletrica circostante (gabbia toracica, vertebre dorsali lombari) e muscolare ovvero il diaframma che contraendosi più' del dovuto fa' "erniare" e risalire la giunzione gastro-esofagea nel torace. L'osteopatia , l'esercizio fisico, il movimento oltre alla cura farmacologica per sfiammare, secondo me potrebbero darle giovamento. Sono a sua disposizione per ulteriori dettagli e conoscenza del suo caso. Grazie
Salve mi associo alle risposte datele qui sopra.
Le ricordo che le contratture intercostali son facilmente risplvibili con l'oteopatia ma poi dipende se esse son date o meno da altri problemi come lei dice ad esempio dell ernia iatale o problematiche di stomaco e intestino.
Quindi il discorso è sempre molto ampio e soggettivo. Consiglio visita osteopatica se ha già fatto tutte le valutazioni mediche.
Cordialmente.
Buongiorno, i miei colleghi prima di me sono già stati esaustivi. Da quanto riferisce sembrerebbe trattarsi di una problematica ad origine viscerale con dolori riferiti alla colonna ed alle coste. Ritengo la visita osteopatica essere la via più veloce ed efficace per la risoluzione di questa sua problematica. Resto a disposizione per approfondimenti. un saluto
Buonasera,
Parzialmente in accordo con i colleghi, ritengo che i dati siano pochi considerando la molteplicità di condizioni.
Quasi sicuramente l'apparato gastroenterico è coinvolto nel dolore, ma non escluderei approfondimenti per escludere un quadro clinico misto coinvolgente altri sistemi sia viscerali che di altro genere.
Cordialmente.
Buona sera, previa analisi posturale ed esclusione di coinvolgimenti patologici viscerali sarebbe interessante valutare la mobilità del tratto, trattare manualmente e magari aggiungere alcuni esercizi che migliorino la mobilità del diaframma e della zona dorsale.
Il metodo Pilates è consigliato.
Rimango a disposizione.
Salve, se il dolore rimane cosi invadente nonostante la terapia farmacologica le consiglio di riportarlo al suo gastroenterologo che probabilmente le prescriverà delle indagini strumentali adatte per capire se non ci sia un danno a carico del sistema gastrointestinale o scheletrico. Nel caso in cui tutto risultasse negativo puo ricorrere a terapie manuali o riabilitative poichè i suoi sintomi posso assolutamente essere compatibili con una disfunzione viscerale, diaframmatica, costo vertebrale o una somma di queste.
Rimango a disposizione,
Saluti
Il "dolore" rappresenta la fase di rigenerazione /riparazione tessutale facente parte del Processo Biologico sensato diretto dal Cervello (Sistema Nervoso vegetativo Autonomo)in risposta alla sua percezione ambientale. Quindi, quando questo Processo sensato sarà terminato lei non avrà più dolore e sarà più forte di prima.
Buongiorno. Sulla base delle informazioni da lei riportate potrebbe trattarsi di un dolore viscerale riferito alla zona muscoloscheletrica. In casi come questi l'osteopatia potrebbe aiutare andando a lavorare sulla porzione viscerale interessata e aiutando il diaframma a riprendere la corretta mobilità. Per poter affermare tutto ciò sono necessarie alcune informazioni in più e un'attenta valutazione, magari effettuata dopo un ulteriore riscontro medico. Cordialmente
Buonasera, da quello che ci dice sembrerebbero dei dolori riferiti di natura viscerale che si espandono alle coste ed alla colonna, se lei ha già fatto esami visto che è in cura dal gastroenterologo e visto che sta facendo la terapia giustamente prescritta, io proverei con l'osteopatia in quanto lavorando sul diaframma ed organi limitrofi, il suo dolore potrebbe regredire e migliorare.
Cordiali saluti.
Buongiorno, le consiglio di effettuare una visita osteopatica in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e ridurre il dolore.
Buongiorno!
Da quello che riferisce, a livello osteopatico potrebbe essere importante lavorare la zona viscerale e diaframmatica che potrebbe risultare poco funzionale al momento.
Le consiglio però di effettuare degli esami più specifici prima e avere un riscontro da uno specialista per avere ulteriori informazioni.
Saluti!
diciamo che ha elencato una serie di problematiche che possono portare a rigidità diaframmatica con conseguente ipomobilità costale e relativo tensionamento degli scaleni che possono portarle ad avere una problematica di questo genere. io le consiglio vivamente di rivolgersi ad un osteopata con il quale risolverà sicuramente la problematica
Buonasera, dalle informazioni che mi ha fornito, il suo dolore potrebbe essere mantenuto da un'alterata funzionalità del diaframma e delle aree viscerali sottostanti. Un'accurata valutazione osteopatica potrebbe aiutarla a determinare se effettivamente il dolore è determinato da queste zone, solo dopo un ulteriore visita specialistica. Cordialmente
Salve, credo che le cure che sta facendo siano buone, ovviamente ancora, in base ai problemi digestivi che riferisce, mi sembra opportuno aspettare ancora un po’. Nello stesso tempo penso che si sia creata una facilitazione neurologica ai suoi problemi tale da interferire con la sua colonna vertebrale e il suo torace. A questo punto credo sia opportuna una consulenza osteopatica per ripristinare la corretta informazione neurologica da parte del suo Sistema Nervoso Autonomo. Cordiali saluti
Buona sera, lo specialista le ha prescritto degli esami diagnostici? Ritorni per prima cosa dallo specialista, nel caso non ci fossero problematiche di competenza medica, si potrà rivolgere a un'osteopata per la gestione e il trattamento dei suoi sintomi.
Resto a disposizione.
Buona sera,
se il gastroenterologo le ha prescritto la cura, che lei sta facendo, e sta evitando di mangiare ciò che le fa male, la sintomatologia dovrebbe diminuire. Se la sintomatologia aumenta è meglio consultare nuovamente lo specialista.
Se è diminuita ma ancora persistente allora bisogna considerare che, essendoci di base una problematica infiammatoria a livello gastro-esofageo, questo potrebbe creare dei compensi diaframmatici, intercostali e posturali che scatenano il dolore. Le consiglio, dunque di consultare un osteopata e prendere un appuntamento.
Le faccio tanti auguri di una pronta guarigione
Buongiorno
dai segni e sintomi descritti il ventaglio di probabilità che si apre diventa veramente ampio e di difficile inquadramento in via telematica
ritengo indispensabile data la durata e l'intensità del disagio che ha presentato, rivolgersi a un collega che la possa valutare e trattare nella maniera più completa e professionale possibile.
Alberto Navone
Buonasera, bisognerebbe avere maggiori informazioni per rispondere adeguatamente e leggere eventuali referti lasciati dal gastroenterologo ed eventuali esami da lei effettuati. Concordo però con quanto detto dai colleghi, che probabilmente il suo dolore deriva da una problematica di tipo viscerale che interessa poi costato e colonna. Le consiglio quindi di rivolgersi ad un osteopata della sua zona in modo da portargli tutti i referti e stabilire il giusto piano di trattamento.
Cordiali saluti
Buongiorno, come detto dai colleghi sarebbe necessario svolgere un'esame anamnestico e una valutazione osteopatica più precisi per ottenere maggiori informazioni , in seguito, se da questi accertamenti non risultassero problematiche di interesse prettamente medico, sarebbe utile intraprendere un percorso di trattamenti osteopatici per alleviare i sintomi e risolvere il suo dolore. Buona giornata
Salve, la farmacoterapia può trovare un forte alleato nell'osteopatia, se i due percorsi si svolgono parallelamente la possibilità di remissione della sintomatologia aumenta di molto. Le consiglio visto la situazione descritta, un consulto con una specialista osteopata che saprà sicuramente aiutarla. Se necessita di ulteriori chiarimenti sono disponibile.
Antonio Refrigeri
buongiorno, l'utilizzo dei farmaci per una problematica non implica il fatto che i distretti circostanti non possano soffrire per essa.
viste le problematiche elencate può essere che ci siano delle tensioni da sciogliere.
buona giornata
Buongiorno! Le consiglio di rivolgersi a un osteopata che si confronti sia con lei che il suo gastroenterologo, un lavoro in team sarebbe perfetto per personalizzare al meglio il suo caso. L'azione farmacologica infatti dovrebbe curare o migliorare la problematica gastrica, tuttavia i tessuti circostanti potrebbero continuare a rimanere disfunzionali. Un trattamento osteopatico viscerale e un bilanciamento della struttura attorno potrebbe giovarle.
Spero di esserle stato d'aiuto!
Dr. Dimitri Farfallini
Buongiorno Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno.
Grazie
Buongiorno, le consiglio una visita osteopatica in modo tale da effettuare test più approfonditi. 
Può contattarmi senza impegno utilizzando la mia pagina. Un saluto, grazie. 
Andrea Crespi Osteopata
Buongiorno, sarebbe necessario approfondire la raccolta anamnestica, detto questo, essendole stato riscontrata una gastrite e ernia iatale, la prima struttura che valuterei è senz'altro il diaframma, potrebbe essere che una sua ipomobilità data dallo stato infiammatorio del sottostante stomaco, possa mandare in disfunzione il diaframma stesso e la zona anatomicamente collegata ad esso. Le consiglio quindi di provare a contattare un'osteopata nella sua zona per gestire insieme, dopo un'attenta anamnesi, il suo problema. Saluti! ES
Buongiorno. Probabilmente , potrebbe trattarsi di dolori riconducibili alla situazione clinica da lei descritta. L'osteopatia può aiutarla nel trattamento del trattamento delle strutture contenenti determinati elementi (esofago, diaframma, ecc) al fine di migliorarne la funzione.
Allo stesso tempo, però, tenere conto di altri vari fattori, come l'alimentazione, posture assunte durante il giorno, stress, ecc.
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