Varicocelectomia dalla A alla Z

Andrologia • 27 marzo 2017 • Commenti:

La maggior parte dei varicocele si sviluppa col passare del tempo, ma fortunatamente sono facili da diagnosticare e in tanti dei casi non hanno bisogno di trattamento. Se il varicocele provoca sintomi, spesso può essere necessario l’intervento chirurgico, chiamato varicocelectomia.

Cos'è il varicocele?

Il varicocele è la dilatazione anormale delle vene del plesso pampiniforme, una rete di molti piccoli vasi venosi del funicolo spermatico maschile.

Il varicocele presenta delle somiglianze con le vene varicose, ma si verifica nella regione del testicolo, piuttosto che le gambe, la localizzazione più frequente delle vene varicose.

Nella maggioranza dei casi, il varicocele non provoca gravi problemi, ma a volte può avere un impatto negativo sulla fertilità maschile.

Chi sviluppa più spesso un varicocele?

Il varicocele è comune: circa 1 su 7 uomini sviluppa un varicocele, più comunemente tra i 15 ei 25 anni.

In circa la metà dei casi, il varicocele si trova sul lato sinistro e raramente è presente solo un varicocele sul lato destro. In poco meno della metà dei casi si verifica su entrambi i lati. Il motivo per cui si verificano più spesso sul lato sinistro è a causa del diverso percorso delle vene a sinistra.

Non sembrano esserci eventuali fattori di rischio significativi per lo sviluppo di un varicocele.

Quando diventa necessario trattare un varicocele?

In molti casi non è necessario alcun trattamento attivo. Tuttavia, il trattamento potrebbe essere necessario e consigliato in determinate situazioni, per esempio in caso di dolore cronico, che causa un vero e proprio disagio. Inoltre, il trattamento viene consigliato negli adolescenti se il testicolo dove si trova il varicocele non si sta sviluppando correttamente.

Quando necessario, la chirurgia è la principale forma di trattamento.

Cos'è la varicocelectomia?

La varicocelectomia è la riparazione chirurgica del varicocele o delle vene testicolari anormalmente dilatate. Le cause esatte della condizione rimangono sconosciute, ma una delle teorie suggerisce un malfunzionamento delle valvole che regolano il flusso sanguigno nelle vene testicolari, il quale impedisce al sangue di scorrere normalmente all'interno della vena, causandone la dilatazione.

Si ritiene che il varicocele causi un aumento della temperatura dei testicoli, il quale può influenzare la fertilità. La varicocelectomia è in genere consigliata per migliorare la fertilità degli uomini con varicocele e una qualità dello sperma compromessa.

Il varicocele non si risolve da sé ed e per questo che molti pazienti, in particolare quelli che non sono in grado di concepire, ricorrono alla varicocelectomia.

Finora, la procedura ha fornito ottime prospettive soprattutto per affrontare i problemi di infertilità. La varicocelectomia ha la capacità di fermare e invertire il danno causato dal varicocele, e migliorare la funzione testicolare.

Quali sono i diversi tipi di varicocelectomia?

La varicocelectomia può essere eseguita utilizzando diversi approcci chirurgici. Ogni tecnica è diversa per efficacia e rischio di complicanze.

I diversi tipi di varicocelectomia includono:

  • varicocelectomia aperta, una procedura chirurgica che comporta un'incisione nell'inguine o nella regione inguinale per poter intervenire legando le vene che causano il varicocele. Poiché ci possono essere vene irraggiungibili con questo approccio, il numero di recidive è elevato. Vi è anche un elevato rischio di sviluppo di una raccolta di fluido dopo l'intervento, nota come idrocele;

  • varicocelectomia microchirugica, prevede un'incisione nell'inguine simile a quella praticata nella procedura aperta, ma viene utilizzato un microscopio per migliorare l'identificazione dei vasi sanguigni. Questa procedura ha una percentuale inferiore di recidiva e una bassissima probabilità di formazione di idrocele, ma richiede più tempo rispetto ad altre tecniche;

  • varicocelectomia laparoscopica, utilizza delle piccole incisioni nell'addome per permettere ad un laparoscopio, uno strumento tubulare attraverso il quale passano delle fibre ottiche e apparecchi chirurgici per visualizzare e accedere alle vene dilatate. Questa procedura non richiede l'uso di anestesia generale.

La varicocelectomia è un intervento rapido, e ci si può aspettare di tornare a casa entro 4 ore dall’operazione. Medicinali contro il dolore vengono prescritti per alcuni giorni dopo l'intervento.

Entro 1 settimana normalmente è possibile riprendere le attività quotidiane.

In alternativa, per riparare un varicocele si può impiegare una procedura non chirurgica chiamata embolizzazione percutanea: un piccolo catetere viene inserito attraverso una grande vena e guidato verso il varicocele.

La percentuale delle gravidanze dopo l’embolizzazione è paragonabile alla percentuale dopo la varicocelectomia. Il dottore saprà consigliarvi circa il trattamento più adeguato a voi.

Esperto

Vuoi un suggerimento medico? Contatta i nostri dottori!

Trova subito un dottore »

Commenti: (0)