Trattamento laser della retinopatia diabetica

Endocrinologia • 19 marzo 2017 • Commenti:

Il diabete è una patologia metabolica che altera la normale omeostasi del glucosio (il mantenimento della giusta concentrazione di zuccheri nel sangue) e costringe alla terapia antidiabetica milioni di italiani. Il diabete comporta un’alterazione della funzionalità dell’insulina, un ormone fondamentale, insieme al glucagone, nel mantenimento dei valori di glucosio nel sangue in un intervallo corretto.

Le complicanze del diabete

Il diabete può risultare molto pericoloso sia per le sue complicanze di tipo acuto (come chetoacidosico o coma iperosmolare) che croniche. Le complicanze del diabete sono aggravamenti delle condizioni dovute alla persistenza in circolo di alti valori di glucosio. I normali valori di glucosio nel torrente sanguigno sono di circa 70-100 mg/dl e variano a seconda del consumo di cibo, dell’attività fisica e dell’ora della giornata. Se i livelli di glucosio si mantengono per un prolungato periodo di tempo al di sopra di questi livelli, possono insorgere delle complicanze secondarie di tipo vascolare.

I pazienti con storia pluriennale di diabete sono i principali candidati alle complicanze macro (a carico dei vasi sanguigni di maggiori dimensioni) e microvascolari (che colpiscono i vasi più piccoli) del diabete. Tra le macrovascolari la principale è l’aumentata aterosclerosi, che comporta un aumento del rischio cardiovascolare. Le complicanze microvascolari sono rappresentate da:

La causa è il fenomeno della glicazione, ovvero l’alterazione della struttura delle proteine a contatto con una quantità di zuccheri superiore al normale per un periodo di tempo molto prolungato.

Che cos'è la retinopatia diabetica?

La retinopatia diabetica è una delle principali cause di cecità nel mondo occidentale. La retina è un tessuto particolarmente sensibile all’aumento della glicemia, poichè la sua delicata trama vascolare, necessaria per la nutrizione del sottile foglio retinico, risente del danno glicotossico. La retinopatia viene ricercata di routine nei pazienti affetti da diabete tramite l’esame del fondo oculare. Tale esame prevede l’applicazione di alcune gocce che aumentano il diametro della pupilla e consentono quindi la visione diretta della retina tramite uno strumento chiamato oftalmoscopio.

Il controllo del diabete e il mantenimento della concentrazione di glucosio a livelli accettabili è una condizione necessaria per evitare il presentarsi della retinopatia diabetica.

Questa patologia ha due stadi:

  1. Retinopatia non proliferativa: in questo stadio la visione è ancora perfetta e non ci sono altri sintomi. L’unico modo per diagnosticarla è l’osservazione del fondo oculare, che mostrerebbe dei microaneurismi retinici.

  2. Retinopatia proliferativa: in questo stadio sono presenti delle vere e proprie piccole emorragie, che si presentano all’oftalmoscopio come delle macchie a “fiocco di cotone”.

Qual è il trattamento della retinopatia diabetica?

Il trattamento specifico deve essere intrapreso quando vi sono sintomi importanti ed è effettivamente a rischio la capacità visiva del paziente. Il principale trattamento sfrutta la tecnologia laser e l’iniezione locale di alcuni farmaci ad azione specifica (anti-VEGF o anti-vascular endothelial growth factors). Questi farmaci vanno ad inibire dei fattori di crescita vascolari e quindi la proliferazione di nuovi vasi sanguigni.

Il trattamento laser si basa sulla teoria secondo la quale la creazione di circa 1500-2000 piccole “bruciature” o cicatrici a livello della superficie retinica comporterebbe una diminuita richiesta di di ossigeno e quindi un minor rischio di ischemia (fenomeno patologico che avviene quando la richiesta di ossigeno da parte del corpo risulta essere maggiore dell’ossigeno a disposizione). Inoltre, queste cicatrici mirano a distruggere alcuni vasi sanguigni anormali che si sono formati nella progressione della retinopatia.

Per quanto riguarda il trattamento dell’edema maculare (complicanza anch’essa della retinopatia diabetica), il laser viene utilizzato per effettuare una serie di cicatrici a forma di C attorno alla macula per aiutare la scomparsa dell’edema.

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