Rinite secca - cause, sintomi, cure

Otorinolaringoiatria • 7 settembre 2016 • Commenti:

La grande diffusione dei climatizzatori in Italia negli ultimi anni e il loro sempre più inopportuno inutilizzo, ha portato all’aumento di una patologia fino a qualche anno fa pressoché sconosciuta, la rinite secca, cioè la secchezza delle narici.

Rinite secca: cosa è?

La rinite secca è un’infiammazione delle cavità nasali, in particolar modo della mucosa nasale che le riveste e che ha il compito di umidificare l’aria respirata attraverso la produzione di muco.

Questo processo naturale, che permette ogni giorno di imprigionare batteri e pollini che respiriamo, oggi sembra essere alterato a causa dell’utilizzo di climatizzatori, condizionatori e deumidificatori che modificano l’equilibrio delle funzioni nasali date dal ruolo della mucosa. In questo modo, il nostro organismo reagisce producendo delle croste, che rappresentano il disturbo più visibile di quest’alterazione innaturale.

Rinite secca: cause

Tra le principali cause del naso secco ci sono l’impiego dell’aria condizionata in estate e del riscaldamento in inverno. A queste vanno aggiunte l’inquinamento, il fumo, la polvere e l’uso continuativo di farmaci decongestionanti nasali oppure cortisonici. La secchezza conferita da questi fattori non è adatta al benessere del naso, che ha un naturale bisogno di umidità.

Altre cause della rinite secca

Tra le altre cause delle rinite secca è possibile segnalare:

  • atrofia mucose: detta anche rinite atrofica, che è accompagnata dalla formazione di fastidiose croste, sanguinamento e la riduzione del senso di olfatto;

  • infezioni: la secchezza nasale può essere causata anche da infezioni locali che irritano in modo prolungato le mucose;

  • malattie sistemiche: è il caso della sindrome di Sjögren, una patologia infiammatoria causata da carenze nel sistema immunitario e che colpisce soprattutto le ghiandole esocrine;

  • abuso di farmaci: la secchezza nasale può essere causata anche dall’abuso di farmaci, quali decongestionanti ed antistaminici;

Il caso più grave: rinite cronica atrofica

La rinite cronica atrofica è la forma più grave di rinite cronica, caratterizzata dalla diffusa atrofia della mucosa nasale. Il sintomo più evidente della malattia riguarda le numerose croste presenti all’interno della cavità nasale, che di fatto risultano costantemente infiammate.

I pazienti lamentano spesso sensazioni di bruciore al naso e di ostruzione. Nei casi più gravi di riniti croniche atrofiche, i soggetti presentano cefalee e dolori facciali molto simili a quelli della sinusite.

Rinite secca: cura

Il ruolo dell’acido ialuronico

L’utilizzo dell’acido ialuronico, espressamente pensato per i trattamenti delle cavità nasali di adulti e bambini, riesce a ripristinare le funzionalità nasali idratando la mucosa.

L’utilizzo dell’acido ialuronico combina l’efficacia con la praticità d’uso, dato che il preparato aderisce alla parete nasale e si stratifica sulla mucosa, trattenendo acqua e concorrendo quindi a mantenere il giusto grado di umidità. Si tratta di un importante elemento regolatore della funzionalità nasale esente da effetti collaterali, al contrario dei farmaci decongestionanti nasali comunemente utilizzati.

Questi prodotti, se utilizzati più del dovuto, possono infatti contribuire al peggioramento della secchezza della mucosa del naso che spesso evolve in rinite crostosa.

Altri modi per curare la mucosa secca

L’unico modo per evitare complicazioni date dalla mucosa secca, come l’irritazione delle vie respiratorie o altri danni al setto nasale, è porre tempestivamente rimedio al disseccamento della mucosa nasale. Oltre all’acido ialuronico, esistono in commercio diverse soluzioni in grado di dare un reale beneficio.

Tra queste emergono il cloruro di sodio, contenuto nel sale da cucina, ed un prodotto nasale che contiene sale del Mar Morto, noto per il suo altissimo livello di minerali (calcio, magnesio e potassio) e in grado di rigenerare le mucose nasali.

Pur non essendo una patologia pericolosa, la rinite secca non va trascurata perché è in grado di abbassare notevolmente la qualità della vita.

 

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