Quello che ogni donna dovrebbe sapere sul taglio cesareo
Ostetricia • 13 marzo 2017 • Commenti:
Il parto cesareo viene richiesto dalle donne incinte molto più che in passato. Infatti, la frequenza dei parti realizzati tramite un taglio cesareo è aumentato notevolmente negli ultimi decenni.
Nonostante tutto, il taglio cesareo è un intervento e come tutte le operazioni può comportare una serie di rischi specifici. È importante quindi che ogni donna sappia esattamente cos’è un parto cesareo, perché viene eseguito e quali possono essere le possibili complicanze.
Cos’è il taglio cesareo?
Il parto o taglio cesareo è una procedura chirurgica utilizzata per l’estrazione del bambino attraverso un’incisione a livello addominale e uterino.
L’incisione viene normalmente eseguita sulla pancia, sotto la linea del bikini.
Il maggior numero di interventi vengono effettuati sotto anestesia spinale o epidurale, che permette alla donna di rimanere vigile durante l’operazione, nonostante la parte inferiore del corpo sia intorpidita per non causare dolore.
L'intera operazione dura normalmente circa 40-50 minuti.
Perché viene eseguito?
Il taglio cesareo è un’operazione e come tale comporta una serie di rischi, quindi è di solito consigliato solo se rappresenta l'opzione più sicura per la donna e il bambino.
Alcuni tagli cesarei sono previsti, mentre altri vengono eseguiti quando insorgono problemi inattesi durante il parto. L’intervento ha i suoi rischi, ma nelle seguenti condizioni, i vantaggi tratti dal parto cesareo sono rilevanti:
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la donna deve partorire più di un bambino;
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la madre ha problemi di salute tra cui l'infezione da HIV, da Herpes e malattie cardiache;
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la madre ha una pressione sanguigna molto alta;
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la madre ha problemi con la forma del bacino;
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complicazioni con la placenta, come il distacco o la placenta previa, una situazione nella quale la placenta si inserisce nella parte bassa dell'utero;
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problemi con il cordone ombelicale;
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complicanze con la posizione del bambino, come la posizione podalica (il bambino è posizionato con i piedi verso l’esterno);
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il bambino mostra segni di sofferenza, come un battito rallentato;
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il travaglio non sta progredendo;
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la donna ha avuto un parto cesareo e, a seconda del tipo di incisione uterina e di altri fattori, il medico potrebbe raccomandare una ripetizione della stessa tipologia di parto.
Alcune donne scelgono di partorire tramite un taglio cesareo per ragioni non mediche: in questi casi, il medico dovrebbe discutere con la donna dei benefici e dei rischi di un cesareo rispetto a un parto vaginale.
Quali sono i rischi del parto cesareo?
È importante che le future madri siano consapevoli delle possibili complicazioni, in particolare se richiedono di partorire con un taglio cesareo per ragioni non mediche.
Possibili complicanze del parto cesareo includono:
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infezioni della ferita o infiammazione e infezione della membrana di rivestimento dell'utero (endometrite), una condizione che può causare febbre, perdite vaginali e dolore uterino;
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coaguli di sangue, che si possono sviluppare all'interno di una vena, soprattutto nelle gambe o organi pelvici. Se un coagulo viaggia verso i polmoni (embolia polmonare), il danno può mettere a rischio la vita della donna;
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sanguinamento eccessivo;
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danni alle aree vicine, come vescica o ureteri;
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difficoltà respiratorie temporanee del bambino;
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tagli accidentali causati al bambino durante l’intervento chirurgico;
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possibili reazioni all'anestesia, più spesso, si può sperimentare un forte mal di testa;
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rischi aumentati durante le gravidanze future, compresi quello di sviluppare problemi con la placenta o di rottura uterina. Per di più, una volta che hai partorito con un taglio cesareo, è molto più probabile di avere bisogno di un taglio cesareo anche nelle prossime gravidanze.
Quanto dura il periodo di recupero?
Il periodo di recupero dopo un cesareo di solito è più lungo di quello previsto per un parto vaginale. Potrebbe essere necessario rimanere in ospedale per tre o quattro giorni.
Nei primi giorni si può verificare qualche disagio e potrebbe essere necessario evitare alcune attività per circa sei settimane.
La ferita sulla pancia forma una cicatrice, che svanisce e resta poco visibile con il passare del tempo.