La melagrana: proprietà, benefici e controindicazioni

Esperto Federica De MaioNutrizione • 1 dicembre 2016 • Commenti:

La melagrana è un frutto autunnale rinomato per essere un potente antiossidante. Ricca di vitamine (A, C e del gruppo B) e di minerali (potassio e fosforo), la melagrana rinforza il sistema immunitario: per questo è auspicabile gustarne anche un paio al giorno in questo periodo, (fra ottobre e dicembre), perché i suoi principi attivi ci preparano ad affrontare i malanni della stagione invernale.

Effetti benefici della melagrana

  • Ha una elevata concentrazione di ferro, in grado di aumentare l’emoglobina nel sangue e prevenire l’anemia.

  • La sua azione antitumorale è data dalla presenza dei tannini e polifenoli, sostanze che contrastano la formazione dei radicali liberi, artefici dei processi di cancerogenesi. Studi recenti hanno riscontrato effetti positivi specie sul tumore alla prostata e al seno.

  • La melagrana ha un forte effetto benefico su cuore e arterie per la presenza dei flavonoidi, che preservano l’elasticità dei vasi sanguigni ed inoltre il suo consumo costante, può agire anche come anticoagulante, riducendo il rischio di aterosclerosi e i livelli di colesterolo LDL, aumentando l’HDL (colesterolo buono).

  • L’azione combinata degli antiossidanti e dei fitoestrogeni, ha un’azione riequilibrante sul sistema ormonale ed una immunostimolante, con valenze specifiche nella donna e nell’uomo. Studi recenti hanno confermato la funzione regolatrice della melagrana sugli sbalzi d’umore tipici della menopausa e sul rafforzamento delle ossa. 

  • Anche la pelle può trarne vantaggio: l’azione degli antiossidanti e delle vitamine presenti rallenta i processi di invecchiamento cellulare, riducendo l’iperpigmentazione, le macchie e le rughe, dando alla pelle un aspetto piu’ giovanile.

  • I semi della melagrana, usati come decotto, possono aiutare l’azione intestinale combattendo nausea, parassiti intestinali e diarrea. Usato come succo invece, può essere utilizzato come lassativo.

Controindicazioni del consumo di melagrana

Il consumo eccessivo di melagrana (in particolare dei principi attivi ricavati dalla corteccia) può provocare una intossicazione. Gli effetti collaterali in questi casi sono: vertigini, cefalea, sonnolenza e difficoltà respiratoria.

Come preparare e consumare la melagrana

Il succo di melagrana si può comunque preparare anche in casa centrifugando i semi dei frutti freschi, una volta privati della parte bianca (che ha un sapore amaro). Si raccomanda comunque di consumarlo appena fatto, perché l'esposizione a luce e aria può facilmente ossidare i suoi principi attivi.

Il succo di melagrana si usa anche come condimento al posto di salsa di soia, limone o aceto: è straricco di vitamine e potassio e depura in profondità.

I semi di melagrana possono essere aggiunti a piatti sia salati che dolci, come:

  • yogurt;

  • roastbeef;

  • brasati;

  • arrosti;

  • carni cotte al forno;

  • macedonie.

Non dimentichiamoci di aggiungere la melagrana alle “insalatone” miste e ai carpacci di pesce: i semi rossi danno una nota di colore, rendono il piatto più digeribile e aggiungono una piccola dose di antiossidanti in più. L’abbinamento della melagrana, che è un frutto alcalinizzante, con le proteine animali (carni, formaggi) contrasta la formazione di scorie acide che favoriscono la degenerazione dei tessuti.

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