L’intelligenza emotiva: una componente fondamentale nella crescita personale

Esperto Camilla SerenaPsicologia • 22 settembre 2016 • Commenti:

Il concetto di intelligenza emotiva  è divenuto celebre grazie all'opera di Daniel Goleman.

Egli sosteneva che la vita dell’uomo era fortemente influenzata dalla conoscenza di noi stessi e dalla nostra empatia:  queste due componenti costituiscono dunque l’intelligenza emotiva.

L’intelligenza emotiva: come gestire le nostre emozioni 

Le emozioni hanno un ruolo centrale nella vita di tutti i giorni, nelle relazioni, a scuola e a lavoro. Conoscere e gestire le emozioni ci aiuta a cogliere il lato positivo anche nelle situazioni più critiche, a essere più flessibili di fronte a imprevisti, cambiamenti o nelle  diversità, rapportandoci con le persone in modo funzionale e adattivo.

Attraverso le interazioni interpersonali sviluppiamo la nostra competenza emotiva, che viene modellata con la socializzazione in diversi contesti della vita.

Secondo Goleman, la competenza emotiva è composta da due elementi:

  1. Competenza personale:  si sviluppa attraverso la consapevolezza di sé, riconoscendo le nostre emozioni e, come influiscono sulle nostre prestazioni, individuando i punti di forza e di debolezza.

  2. Competenza sociale: riguarda il modo in cui gestiamo le relazioni con gli altri attraverso l’empatia, intesa come la capacità di ascoltare e comprendere le esigenze e i sentimenti altrui e attraverso abilità sociali che favoriscono legami collaborativi, costruzione attorno a sé di consenso e appoggio, facilitazione alla comunicazione e gestione dei conflitti.

Le sei caratteristiche principali dell’intelligenza emotiva

 Goleman individua sei caratteristiche centrali per chi utilizza l’intelligenza emotiva quali:

  1. essere consapevoli di sé: è importante per conoscere i nostri pensieri e sentimenti ottenendo maggiori risultati;

  2. riuscire a dominare sé stessi: poter gestire i nostri sentimenti secondo i nostri fini;

  3. essere motivati: a capire perché compiamo una determinata azione;

  4. la capacità di avere empatia: riuscire a capire i sentimenti e le emozioni altrui mettendosi nei panni dell’altro;

  5. abilità di socializzazione: per poter gestire l’emozioni altrui e per entrare in sintonia con gli altri, è importante  aver sviluppato una buona padronanza di sé,una calma interiore e una buona conoscenza dei propri sentimenti. Gestire in modo efficace le relazioni interpersonali è possibile attraverso lo sviluppo di due capacità quali l’autocontrollo e l’empatia;

  6. capacità decisionale.

A cosa serve l’intelligenza emotiva e come può essere sviluppata?

L’intelligenza  emotiva ci permette di conoscere meglio noi stessi, il nostro stato d’animo il quale ci permette di mettere in atto quei comportamenti, in modo volontario, volti a raggiungere degli scopi anche in condivisione con gli altri. 

La carenza di questa capacità può influire sulla qualità della nostra vita, facendo sviluppare  paure, frustrazioni, insuccessi nel mondo affettivo, professionale e personale.

Goleman evidenzia che l’intelligenza emotiva può essere sviluppata, a differenza del QI, in qualsiasi fase della vita e sottolinea come essa tende ad aumentare in proporzione alla consapevolezza degli stati d’animo, al contenimento delle emozioni che recano sofferenza, alla maggiore capacità di ascolto e alla sensibilizzazione empatica.

Esperto

Camilla Serena psicologo, psicoterapeuta, psicologo clinico Dott.ssa

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