L'inganno della depressione

Esperto Federica MiccichèPsicologia, Psicologia • 27 ottobre 2016 • Commenti:

A chiunque nella vita sarà capitato di sentirsi triste, scoraggiato, frustrato o completamente privo di energie. Quando ciò accade in seguito ad un evento particolare o per una specifica motivazione o preoccupazione non si può parlare di depressione. La tristezza, la malinconia, il dolore sono emozioni e come tali è necessario, per il mantenimento del nostro equilibrio, dare loro il giusto spazio nella nostra vita, imparando ad accettarle come emozioni che possono essere provate.

L’emozione è infatti una reazione fisiologica e funzionale che ci permette di far fronte a molte diverse situazioni (ci permette di avere una maggiore concertazione in una situazione di esame, di provare piacere per la scoperta di un evento positivo, ci permette lo sfogo di energia quando siamo arrabbiati o ci aiuta con delle piccole modifiche fisiologiche quando abbiamo paura).

La depressione non è, in alcun modo, associabile ad una o più emozioni.

È un disturbo dell’umore pervasivo, poiché invade tutte le aree funzionali della persona, costante nel tempo e intenso.

Anche se siamo portati a pensare che la depressione sia un eccesso di tristezza, perché spesso è così che si manifesta, non è corretto sobbarcare a tanta tristezza tutta questa responsabilità!

La persona che soffre di depressione più che essere triste vive in una costante percezione alterata dello spazio e del tempo, che la imprigiona in un presente piatto e sempre uguale a se stesso, caratterizzato da una quasi totale assenza di emozioni e da una deprivazione dell’energia vitale.

Ma perché diventiamo depressi?

È importante sottolineare che, come per ogni disfunzione, esistono livelli di gravità differenti. Posso essere depresso e andare comunque a lavoro, o portare i figli a scuola e continuare a mandare avanti la casa. La depressione non deve necessariamente avere una manifestazione plateale.

La depressione può essere una condizione molto intima che giorno dopo giorno ci distanzia sempre più dalla vivida realtà.

Ciò che raramente viene sottolineato da medici e psico-specialisti in tema di depressione è che non dipende unicamente tutto dalla testa. Una persona è infatti depressa fisicamente, oltre che mentalmente.

A livello bioenergetico e corporeo vi è proprio uno spreco di risorse, generalmente causato da un decentramento delle proprie motivazioni, che ci induce alla depressione del corpo.

Proprio come fossimo un tubo per l’irrigazione dei giardini. In situazioni normali ci aspetteremmo che il getto dell’acqua sia abbastanza forte da permetterci di arrivare a tutte le piante, ma basta qualche foro lungo la superficie del tubo per diminuire sempre più la potenza del getto e renderlo non abbastanza per l’obiettivo.

Quando ci accorgiamo che ciò sta accadendo è importante riuscire a trovare quel foro, anche molto piccolo, per evitare la dispersione delle nostre risorse ed energie vitali.

Come si recuperano le energie vitali?

Disperdere le nostre energie fino ad esserne fisicamente depressi è molto comune ed è possibile far leva su qualche buon comportamento per aiutare il nostro corpo e la nostra psiche a generare una risposta funzionale che possa prevenire, e aiutare in qualche caso, la depressione psicologica.

È importante, quindi, che stabiliamo o ristabiliamo le basi per renderci padroni delle nostre scelte, motivazioni e ambizioni. Può aiutare a volte fare una lista delle proprie attività nell’arco di una giornata, e ad assegnare ad ognuna di esse un livello di priorità differente.

Questo piccolo esercizio ci aiuterà a individuare gli sprechi di energia o al contrario a constatare una mancanza di obiettivi giornalieri, importantissimi per la soddisfazione personale.

Inoltre, è importante avere un buon contatto con la realtà, con la terra, radicarci, mentalmente e fisicamente, al nostro piano della realtà e ri-iniziare a camminare  verso il raggiungimento di piccoli obiettivi, e questo non solo attraverso la testa, ma anche attraverso il corpo.

Sarebbe utile in tal senso praticare tecniche di rilassamento che aiutino a ristabilire un contatto con il proprio corpo e con il  respiro, ma anche camminare a piedi nudi per 10 minuti al giorno sperimentando vari tipi di passi (più veloce, più lento, all’indietro, in punta di piedi, poggiando solo i talloni etc.) e facendo attenzione alla sensazione che ciò genera in noi.

Tutto ciò serve a stabilire un ordine alle proprie priorità e un contatto con il corpo che ci aiuta a risanare parte di quell’energia vitale che perdiamo a causa del decentramento psicocorporeo e motivazionale.

Una delle regole fondamentali per recuperare l’energia è imparare a scaricarla nel giusto modo, così da rendere il nostro corpo e la nostra mente pronti per una nuova ricarica.

In conclusione è importante sottolineare che, come detto precedentemente, la depressione è un disturbo dell’umore molto importante ed è sempre consigliabile, soprattutto nei casi più gravi, un consulto con un professionista.

Per qualsiasi domanda, dubbio o curiosità su questo articolo o per qualche spunto futuro puoi contattarmi per mail o tramite whatsapp

federicamicciche@gmail.com - 3319892256

Esperto

Federica Miccichè psicologo, psicoterapeuta Dott.ssa

Prenota una visita Vedi il profilo

Commenti: (0)