Integratori vitaminici per diabetici

Diabetologia • 17 febbraio 2017 • Commenti:

Una dieta ben equilibrata e un regolare esercizio fisico sono fondamentali per abbassare i livelli di glucosio nel sangue. A questo è possibile aggiungere l’assunzione di integratori vitaminici, utili ad evitare possibili carenze nutrizionali legate alla propria condizione.

Il diabete

Gli elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) hanno un effetto simile ad un diuretico: il corpo tende ad eliminare il glucosio in eccesso attraverso le urine. Di conseguenza, le persone con diabete (soprattutto di tipo 2) hanno una maggiore tendenza a registrare carenze di vitamine e sali minerali.

Vi sono almeno altri due buoni motivi per iniziare ad assumere degli integratori vitaminici: l’assunzione ponderata di alcuni integratori migliora la capacità del corpo di utilizzare l’insulina e aiuta a tenere sotto controllo la glicemia, in più può rafforzare il sistema immunitario nei confronti delle infezioni.

L’assunzione di integratori non deve sostituire i normali trattamenti per il diabete, ma può aiutare.

Gli integratori che hanno apportato effetti benefici alle persone con diabete includono

  • vitamine del gruppo B: la vitamina B1, anche nota come tiamina, contribuisce al trattamento di alcune complicanze del diabete. Bassi livelli di tiamina sono infatti associati a problemi cardiaci e a danni dei vasi sanguigni. Le vitamine B6 e B12 (biotina) invece, hanno effetti positivi sulla salute dei neuroni e sono fondamentali per il trattamento di una comune complicanza: il piede diabetico;

  • vitamina C: abbassa i livelli di sorbitolo, uno zucchero che quando tende ad accumularsi aumenta i rischi di complicanze come retinopatia, neuropatia e malattia renale. Nel caso del diabete di tipo 2, la vitamina C migliora la tolleranza agli zuccheri;

  • vitamina D: agisce sui geni che regolano la produzione di peptidi antimicrobici noti come catelicidine, che aiutano ad uccidere virus, batteri e altri patogeni. Le persone con diabete sono più vulnerabili al rischio di infezioni, pertanto è fondamentale assicurarsi che la quantità di vitamina D nel corpo sia sufficiente;

  • vitamina E: è il principale antiossidante idrosolubile del corpo. Aiuta a migliorare la regolazione della glicemia e protegge vasi sanguigni e nervi dal danno ossidativo dei radicali liberi, processo che è accelerato nelle persone diabetiche. Alcuni studi hanno osservato come la vitamina E abbassi anche il rischio dell’insorgenza di cataratta e aterosclerosi;

  • acido alfa lipoico: si tratta di un potente antiossidante. Alcuni studi suggeriscono che possa ridurre lo stress ossidativo e l’insulino-resistenza, e che quindi aiuti nel contrastare gli effetti della neuropatia periferica;

  • magnesio: è un minerale essenziale per numerose attività del corpo, dalla sintesi proteica alla replicazione cellulare. Le persone con diabete presentano in genere una carenza di magnesio, che appare ancora più marcata in coloro che soffrono di retinopatia diabetica. Il magnesio inoltre può aiutare a migliorare la risposta del corpo all’insulina, così da regolare i livelli di glucosio nel sangue;

  • cromo: è un minerale traccia essenziale che migliora l’azione dell’insulina e l’utilizzo di glucosio da parte delle cellule del corpo. Alcuni studi hanno evidenziato che gli integratori a base di cromo consentono la riduzione della glicemia e della colesterolemia;

  • carnitina: è un derivato aminoacidico fondamentale per regolarizzare l’utilizzo degli acidi grassi nella produzione di energia. La carnitina può essere utile alle persone diabetiche perché riduce i livelli del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue, svolgendo un ruolo cruciale nella prevenzione della chetoacidosi diabetica.

Prima di iniziare ad assumere integratori vitaminici per il diabete, è sempre necessario consultare il proprio medico, dal momento che tali integratori potrebbero interferire con alcuni farmaci o risultare dannosi in alcune condizioni, come nel caso delle donne incinte. Alcuni integratori vitaminici, infatti, non hanno apportato significativi benefici, ma possono contrastare l’azione dei normali farmaci utilizzati per il trattamento del diabete, causando alterazioni dei livelli di glicemia.

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