Il volontariato può aiutarti a trovare la felicità ed il significato della vita

Psicologia • 23 marzo 2017 • Commenti:

Molte persone trovano un significato molto profondo nell’aiutare gli altri e, nonostante la fatica ed il tempo speso a servizio del prossimo, il volontariato rende la loro vita in qualche modo migliore. Cos’è quella spinta che raduna migliaia di volontari in tutto il mondo e che rende fattibile l’assistenza?

Esiste una scintilla di altruismo e generosità nell’uomo che necessita di essere costantemente alimentata fino a diventare uno stile di vita. Chi sceglie il percorso di vita del volontario ha spesso affrontato a sua volta grandi difficoltà e si prefigge come obiettivo quello di evitare le stesse sofferenze a qualsiasi altra persona essi incontrino. In altri casi, più semplicemente, in queste persone è già vivo il desiderio di fare del bene e di gioire della felicità degli altri, un’aspirazione che li guida verso una vita fatta di servizio.

Purtroppo le difficoltà sono parte dell’esistenza e, per quanto cerchiamo delle risposte, le domande sullo scopo della vita ci attanagliano. Nella ricerca del significato della vita molti non sembrano trovare risposte adeguate, ma altri vedono nell’assistenza e nel volontariato attività che riempiono le proprie giornate di felicità. Alla ricerca del significato della propria vita molte persone hanno trovato una risposta: il volontariato.

Il significato della vita e il volontariato

In tutto il mondo sono sorte tantissime organizzazioni no-profit che hanno come scopo principale la salvaguardia di categorie di persone disagiate o in difficoltà. Organizzazioni a livello mondiale riescono a riportare speranza nella vita di milioni di persone grazie a varie forme di assistenza:

  • medica

  • psicologica

  • economica

  • religiosa

I progetti di volontariato hanno gli obiettivi più disparati, ma sono tutti diretti verso un solo fine: l’aiuto del prossimo.

Per fortuna, quindi, per ogni persona in difficoltà esiste un esercito di volontari che fanno della consolazione e dell’aiuto degli altri il loro scopo di vita. Il significato della vita consiste proprio in questo? Nel rendere la propria vita una testimonianza di altruismo? Nel fare in modo che, per quanto possibile, le sofferenze degli altri possano cessare od essere lenite da una propria azione o parola? Queste domande non sono facili ed ognuno le vive con la propria sensibilità. Le risposte non sempre sembrano a portata di mano ma il volontariato ha risposto a queste per tantissime persone.

Per tantissimi volontari sembrerebbe essere proprio così: ad ascoltare le loro storie non sembra esserci niente di più gratificante al mondo che essere stato utile per qualcuno ed aver reso, anche per poco tempo, la sua vita migliore. Trovare il significato della vita è un privilegio che non è concesso a molti, ma chi ha donato la sua vita agli altri sembra averlo trovato. Chiunque attraverso il servizio per gli altri può cercare di sperimentare tali sensazioni. 

Ma come mai allora l’idea di offrisi completamente agli altri e vivere la propria vita al servizio per i più deboli non sembra essere facile da accogliere? Molto probabilmente perché la nostra cultura ci ha sempre spinto in direzione opposta, esaltando i valori dell’egocentrismo e del successo personale. La felicità sembra risiedere nella realizzazione dei desideri personali: tantissime persone sono infelici e stentano a trovare il significato della vita poichè non riescono a realizzare i propri desideri di successo personale o, nel caso in cui ottengano quanto sperato, non sono in grado di provare la gioia e la soddisfazione che si prospettavano. Quanti di noi sapevano già questo? Allora perchè è tanto difficile seperarsi dai propri desideri egoistici?

In che cosa consiste il significato della vita?

Il significato della vita probabilmente risiede nella condivisione, nello scambio, nel dare-avere tra individui che vedono nelle altre persone una fonte di gioia e che mettono se stessi in secondo piano. Ciò non vuol dire che per raggiungere la felicità noi tutti dobbiamo abbandonare completamente qualsiasi desiderio o sogno, ma piuttosto che tutto ciò che facciamo deve avere come fine il servizio e l’aiuto verso la comunità e non solo il prestigio personale.

Un buon medico si prefigge come obiettivo la salute dei suoi pazienti e non il prestigio e la ricchezza personale, un buon sacerdote vuole la salvezza per le anime della sua congregazione e non la sua stessa salvezza.

I volontari, attraverso il servizio effettuato senza alcuna aspettattiva di un ritorno personale, sono l’emblema di questo tipo di atteggiamento: la propria fortuna e la propria felicità dipendono da loro stessi a seconda di quanto riescono a dare senza aspettarsi nulla in cambio. Questo nuovo paradigma sovversivo può portare una rivoluzione ancora più importante di tutte quelle già viste sulla terra!

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