Halloween e il diabete: come conciliare i dolcetti e il controllo della glicemia.
Diabetologia • 13 febbraio 2017 • Commenti:
Le festività, come Halloween, l’Epifania, il Carnevale o i compleanni degli amichetti, rappresentano una sfida al controllo dei livelli di glicemia per i bambini con diabete di tipo 1 e i loro genitori. In particolare, la festa di Halloween costituisce una grande tentazione ad eccedere con gli snack e i dolci, poiché questi vengono regalati da persone che non sono a conoscenza della condizione del bambino diabetico. Le grandi quantità di dolci disponibili e vedere altri bambini che li mangiano liberamente possono produrre qualche crisi nei bambini diabetici, che sono costretti a rinunciarvi.
Regole sulla nutrizione
Tuttavia, non è necessario vietare al bambino di assumere i dolciumi o gli snack che preferisce, se si osservano alcune misure di sicurezza, magari condivise con il nutrizionista:
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introdurre i dolci nel piano alimentare nella settimana di Halloween. Sapendo che il 31 ottobre il bimbo riceverà molti dolcetti, i genitori potranno adattare il programma alimentare delle giornate precedenti (ad esempio, preparare un pranzo leggero);
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garantire il corretto dosaggio di insulina, prevedendo il consumo dei dolci, allo scopo di evitare l’iperglicemia;
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definire in anticipo con il bambino le quantità di dolci che potrà mangiare e quali invece dovrà consegnare ai genitori;
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spiegare al bambino la necessità di non eccedere e concordare la suddivisione dei dolcetti nelle giornate successive;
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coinvolgere il bambino nella scelta dei pasti nelle altre giornate;
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concordare con i vicini di casa nei giorni precedenti le quantità di dolcetti da regalare al bambino, per evitare che ne ottenga quantità eccessive;
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accompagnare proprio figlio nella tipica passeggiata per chiedere “Dolcetto o scherzetto?” per controllare quanto cibo assuma (questo consiglio vale soprattutto per i bambini più piccoli, nei quali, se non supervisionati, è più difficile fare affidamento sulla resistenza alla tentazione di abbuffarsi di caramelle e cioccolato).
La strategia più adatta ad affrontare la festa di Halloween è quindi quella di “giocare di anticipo” e cercare di evitare che il bambino si trovi in possesso di quantità enormi di dolciumi, a cui difficilmente potrebbe resistere.
Dolcetto o scherzetto?
Un consiglio da affiancare a quelli elencati in precedenza è quello di realizzare un piccolo buffet casalingo, da sostituire alla passeggiata per “dolcetto o scherzetto?”, a cui invitare anche gli altri bambini o i compagni di scuola. In questo modo, è più facile controllare la qualità dei cibi e le porzioni che vengono serviti ai bambini (soprattutto se sono piccoli). Si potrà allestire un tavolo con snack dolci e salati, ad esempio:
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pizzette e focacce integrali
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patatine a basso contenuto di grassi
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hot dog di pollo
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tramezzini con insalata e pomodoro o con prosciutto cotto
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torte e biscotti senza zucchero
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yogurt gelato con frutta
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mini-hamburger
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budini monoporzione senza zucchero
Davanti un buffet variegato e colorato, i bambini saranno invogliati a scegliere tra le diverse alternative presenti e a saziarsi non solo con i dolci, ma anche con altri piatti.
Se possibile, è preferibile cucinare le portate in casa, prediligendo farine integrali o miste, dolcificanti naturali (come la stevia), marmellate a basso contenuto di zuccheri, yogurt magro, etc.
Cosa fare dopo Halloween con le caramelle avanzate?
Una volta terminata la festa e passato Halloween, i bambini dovranno consegnare il “bottino” ottenuto ai genitori. A questo punto, le possibilità riguardo a cosa fare dei dolci in eccesso sono diverse:
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suddividerle nelle giornate successive e darne piccole quantità tutti i giorni (ricordandosi sempre di controllare la dose di insulina necessaria);
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conservarle come “trattamento di emergenza” in caso di ipoglicemia;
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tenerle per le festicciole con gli amici, per occasioni speciali o come “premio” da assegnare quando il bambino tiene comportamenti particolarmente positivi (buoni voti a scuola, risultati sportivi etc.);
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spartirle con altri bambini o amichetti;
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se consentito dal regolamento scolastico, consegnarle alla scuola per le feste scolastiche;
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donarle in beneficenza (ad esempio al reparto di pediatria dell’ospedale locale).
Si consiglia di coinvolgere il bambino nella scelta, soprattutto se si prende la decisione di donarle.