Faccette dentali, denti scheggiati, bite, ecc. : le più importanti domande da fare a un dentista
Esperto Bogdana Beletskaia • Odontoiatria, Odontoiatria, Odontoiatria • 25 ottobre 2016 • Commenti:
Sono tante le domande che i nostri utenti pongono ai medici e agli specialisti all’interno di MioDottore.it. Tra i vari ambiti medici, l’odontoiatria è senza dubbio uno dei più “gettonati”, per questo motivo abbiamo deciso di porre alcune delle nostre (e delle vostre) domande alla dottoressa Bogdana Beletskaia, dentista.
Si può riparare un dente scheggiato?
Quando un dente risulta essere scheggiato è necessario prima di tutto indagare sui fattori causali che hanno determinato l’evento traumatico. Essi possono essere molteplici e quindi da ricondurre a un evento traumatico che direttamente o indirettamente ha esercitato una forza tale da determinare una lesione dei tessuti dentali (es. smaltei e/o dentinali) e quindi una frattura degli stessi (es. urti, cadute..) oppure traumi da occlusione che possono primari o secondari a seconda se includono o meno una reazione tissutale dannosa.
Tuttavia tra le cause possiamo annoverare protesi incongrue, restauri conservativi debordanti, denti profondamente cariati o mal posizionati.
Anche pazienti con parafunzioni quali il bruxismo possono lamentare la presenza di elementi dentari scheggiati. Tuttavia tale condizione viene spesso riscontrata anche in soggetti con problematiche di tipo generale, infatti è frequente riscontrare nei pazienti epilettici la presenza di fratture incisali di variabile grado e gravità.
L’intervento da parte del personale odontoiatrico deve essere mirato, infatti si può intervenire con delle semplici otturazioni in composito e a seconda dei casi con delle faccette (in composito o in ceramica) e nei casi complessi con delle corone protesiche. In ogni caso prima di eseguire ogni tipo di terapia occorre valutare l’entità del danno se questo ha interessato solo i tessuti smaltei oppure anche quelli dentinali e se eventualmente ha comportato una perdita di vitalità dell’elemento in questione.
L’uso di ghiaccio applicato ad intervalli regolari o di antidolorifici può essere utile nei momenti successivi al trauma. Nei pazienti parafunzionali l’uso di bite può servire a preservare gli elementi dentari da altre fratture e/o faccette di usura.
È vero che alcuni problemi della colonna vertebrale hanno una causa odontoiatrica? Se sì, quali?
Sì, è vero. Alcuni problemi della colonna vertebrale sono causati da problemi odontoiatrici quali:
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malocclusione,
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protesi mal eseguite,
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otturazioni con precontatti occlusali
Tuttavia, molte sono le competenze e le specialità in odontoiatria e quindi il conservatore valuterà la presenza di otturazioni con punti di contatto anomali, il protesista la presenza di protesi incongrue e infine lo gnatologo individuerà se si tratta di un problema di tipo ascendente o discendente con l’ausilio della pedana stabilometrica.
Lavare troppo i denti indebolisce la loro stabilità? Se si perché?
Lavare troppo i denti non indebolisce lo smalto e quindi un’accurata igiene orale è fondamentale per mantenere e preservare un buono stato di salute dentale e parodontale.
Tuttavia è necessario che il paziente sia correttamente istruito e motivato dalla dottoressa in Igiene dentale per evitare che una tecnica di spazzolamento inadeguata o l’utilizzo di dentifrici troppo aggressivi possano andare a determinare lesioni ai tessuti parodontali di sostegno (es. spazzolamento orizzontale e violento) oppure alla porzione cervicale degli elementi dentali con la comparsa di quelle lesioni che vengono indicate come V classi.
Vorrei applicare un brillantino al dente, ci sono dei rischi?
Oggi l’applicazione dei brillantino al dente è ormai diventata una “moda” che ha preso piede soprattutto nei giovani. È un tocco di luce applicato o incastonato al dente attraverso una manovra non dolorosa e semplice.
Indipendentemente dalla valenza estetica, che è soggettiva, bisogna assicurarsi dell’assenza di lesioni cariose in situ e della presenza di un buono stato di igiene orale.
Il bite risolve davvero la malocclusione?
Il bite è un ottimo presidio terapeutico per curare patologie quali malocclusione e bruxismo. È un dispositivo in grado di creare una condizione di rilassamento a livello muscolare aiutando anche a risolvere click condilari e scrosci. Nei pazienti parafunzionali (come es. i bruxisti) determina un arresto del processo di erosione delle superfici dentali.
Per garantire il corretto funzionamento del bite bisogna effettuare visite periodiche di controllo per assicurarsi della corretta distribuzione dei contatti occlusali.
Qual è il miglior modo per prendersi cura della dentiera?
Il miglior modo per prendersi cura della dentiera è senza dubbio assicurare una buona igiene della stessa, un’operazione che deve avvenire dopo ogni pasto. Tuttavia dei controlli periodici sono utili per accertarsi del corretto funzionamento della stessa.
Nel caso di protesi mobili, è opportuno detergerla abbondantemente al termine di ogni pasto utilizzando lo spazzolino secondo le modalità e le tecniche indicate dalla dottoressa in igiene dentale.
Diversamente, in caso di protesi fisse, bisogna ricorrere a tutti i presidi che consentono di mantenere un buono stato di igiene per mezzo di superfloss, scovolino, filo interdentale in ausilio allo spazzolamento degli elementi dentari.
L’edentulia è ereditaria?
La malattia parodontale è un processo degenerativo cronico, con periodi di riacutizzazione, che colpisce i tessuti di sostegno dei denti e quindi gengiva, legamento parodonatale ed osso alveolare. In letteratura ci sono fattori predisponenti (es. fattore ereditario) e fattori concatenanti (es. cattiva igiene orale) l’insorgenza della malattia parodontale.
Tuttavia, una familiarità non implica necessariamente l’insorgenza della malattia e quindi la perdita degli elementi dentari. Anche una condizioni come carie profonde, fratture o traumi possono portare, a lungo termine, alla condizione di edentulia.
Quindi, il consiglio migliore anche in questo caso è la prevenzione con sedute periodiche di igiene orale (ogni sei mesi) e visite odontoiatriche di controllo.
Lo spazzolino elettrico ha dei vantaggi rispetto a quello manuale?
Lo spazzolino elettrico, per come è stato inizialmente progettato, è un ottimo strumento per la pulizia e detersione degli elementi dentari, il suo utilizzo è prevalentemente destinato alle persone con ridotta mobilità o soggetti portatori di handicap.
Oggi il suo utilizzo si è diffuso anche nella popolazione generale tra i così detti normodotati. Tuttavia lo spazzolino manuale, se correttamente usato, consente di ottenere un controllo della placca ed una igiene orale che può essere assolutamente paragonabile, se non superiore, a quella ottenuta con lo spazzolino elettrico.
Perché spesso la gravidanza rovina i denti delle donne?
Lo stato di gravidanza porta con sé una variazione dei livelli di calcio e una notevole variazione ormonale, condizioni, queste, che predispongono all’insorgenza di gengiviti con diverso grado di sanguinamento gengivale.
Studi osservazionali compiuti su gruppi di donne gravide hanno evidenziato la tendenza ad una minore igiene orale imputabile al sanguinamento riscontrato dalle stesse durante le manovre di spazzolamento. I controlli e le sedute di igiene orale professionale possono prevenire e in un certo senso contenere l’insorgenza di queste problematiche.
Qual è il rimedio più veloce contro le afte?
Le afte riconoscono una eziogenesi multifattoriale, tra cui anche una componente autoimmunitaria.
L’assunzione di alimenti particolari quali, possono essere cibi acidi, frutta secca, cioccolato, nocciole etc., possono determinare una condizione di maggiore fastidio e concorrere all’insorgenza di tali lesioni aumentandone la gravità.
L’utilizzo di preparati a base di cortisone e anestetici locali possono creare un film protettivo che aiuta ad alleviare tale fastidio.