Diabete a scuola

Endocrinologia • 23 marzo 2017 • Commenti:

Il diabete è ormai una patologia molto comune, sia nella popolazione adulta che in quella pediatrica. Fino a qualche decina di anni fa, pensare di dover istruire il personale scolastico ad affrontare emergenze dovute alla presenza di bambini con il diabete sarebbe sembrato uno spreco di risorse.

Oggigiorno, tuttavia, la prevalenza del diabete nella popolazione generale italiana ha raggiunto quasi il 6% (dati ISTAT) e di questi circa il 10% è rappresentato dalla forma di diabete di tipo 1. Questa particolare forma di diabete - caratterizzata dall’attacco da parte del sistema immunitario verso le cellule del pancreas che producono l’insulina – è la forma più frequente nella popolazione pediatrica. Tuttavia, la prevalenza della forma di diabete definito “alimentare” – il diabete di tipo 2 – sta velocemente aumentando anche nella popolazione pediatrica.

Il diabete nei bambini

I bambini passano molte ore della loro giornata a scuola e, se non attentamente istruiti e monitorati, sono a rischio di incorrere in una delle insidie del diabete.

I bambini col diabete difficilmente recepiscono la gravità della loro patologia e raramente saranno capaci di riconoscere l’instaurarsi dei sintomi dovuti all’ipoglicemia o all’iperglicemia.

L’unica cura per il diabete di tipo 1 attualmente disponibile consiste nell’iniezioni di diverse formulazioni di insuline nel corso della giornata. La quantità di insulina da iniettare deve essere specificamente misurata sul piccolo paziente, a seconda della gravità della patologia, del tipo di dieta e dell’attività fisica svolta. Difficilmente un paziente pediatrico sarà capace di essere autosufficiente riguardo la preparazione, la conservazione e l’iniezione del farmaco ed è per questo che la figura dell’infermiera scolastica diventa fondamentale.

Purtroppo, in Italia non esiste ancora una legislazione in questo senso e le scuole difficilmente posseggono una sezione dedicata o del personale medico sanitario. Le attività svolte a scuola, che ricoprono gran parte della mattina e del pomeriggio, possono quindi rappresentare un rischio per la salute di questi bambini.

I sintomi del diabete di tipo 1

I sintomi del diabete di tipo 1 possono essere molto vari e cambiano a seconda dell’instaurarsi di una condizione di iperglicemia (causata dalla malattia) o di ipoglicemia (causata da un eccessiva somministrazione di insulina od un pasto insufficiente rispetto all’insulina iniettata).

I sintomi dell’ipoglicemia sono:

  • stanchezza

  • irritabilità

  • confusione

  • agitazione

  • cardiopalmo

  • ansia

mentre i sintomi causati dall’iperglicemia sono

  • poliuria (l’aumentato bisogno di urinare per l’aumentata produzione di urina)

  • polidipsia (l’aumentato bisogno di bere secondario all’aumentata produzione di urina)

  • coma chetoacidosico

Quest’ultimo sintomo rappresenta una grave condizione dovuta all’aumento in circolo di alcuni prodotti del fegato: i corpo chetonici. Questi prodotti vengono rilasciati in circolo dal fegato che utilizza i lipidi per sopperire alle necessità energetiche, vista l’impossibilità di utilizzare il glucosio (benchè ampiamente presente in circolo) a causa della mancanza di insulina. Il bambino in coma chetoacedosico è incosciente e presenta un alito dal tipico odore di acetone.

Il corpo insegnati deve essere in grado di riconoscere rapidamente questi tipi di sintomi, capace di fornire un primo aiuto ed allertare chi sappia meglio gestire questo tipo di emergenze.

L’educazione e la sensibilizzazione verso la patologia diabetica potrebbe migliorare la qualità di vita di questi bambini nelle scuole. L’educazione alimentare nelle scuole, per esempio, può aumentare la coscienza generale dei bambini verso questo tipo di problema di salute: purtroppo la mancanza di un’opzione di cibo sano nelle mense scolastiche o nelle merende che i bambini consumano nell’intervallo, non rendono la situazione più facile. I cibi che la maggior parte dei bambini assumono  per merenda sono altamente calorici e posseggono un alto indice glicemico, che per niente si addice ad un bambino diabetico.

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