Cos’è il carcinoma testicolare?

Andrologia • 27 marzo 2017 • Commenti:

Potenzialmente qualsiasi organo del nostro corpo può andare incontro allo sviluppo di un tumore e quindi i testicoli non sono da meno. I testicoli rappresentano le gonadi maschili e servono alla formazione degli spermatozoi che avviene al loro interno nella complessa struttura dei tubuli seminiferi. In numero di due sono contenuti nel sacco scrotale ove discendono, in genere, poco dopo la nascita. Nel caso in cui questi non dovessero discendere nello scroto ci troveremmo di fronte ad una condizione che rende più probabile l’insorgenza di un carcinoma (testicolo criptorcoide).

Che cos’ è il carcinoma testicolare?

Il carcinoma del testicolo rappresenta una rara forma di tumore maschile. Questo tipo di carcinoma può nascere da qualsiasi cellula presente all’interno del testicolo. Tuttavia il carcinoma più frequente  – classificato comunemente con il nome di “seminoma” – deriva dalle cellule che danno vita agli spermatozoi ed interessa circa la metà dei casi di carcinomi testicolari.  

Tutti gli altri si definiscono “non seminomi” e derivano da altri tipi di cellule testicolari. Di questa categoria fanno parte vari tipi di carcinoma testicolare come i:

  • teratomi

  • tumori del sacco vitellino

  • coriocarcinomi

  • carcinomi embrionali

Ogni particolare tipo di carcinoma testicolare presenta diversa prognosi e terapia.

Quanto è comune il carcinoma testicolare?

Fortunatamente questo tumore non è molto frequente ed interessa circa l’1% delle neoplasie in totale. Tuttavia questo tumore interessa principalmente una fetta di popolazione un po’ più giovane deli altri tumori più comunemente conosciuti: 15-40 anni. Risulta quindi importante sensibilizzare anche questa fetta di popolazione più giovane ai rischi di questo tipo di tumore ed alzare la consapevolezza nei confronti del tumore del testicolo che, altrimenti, potrebbe sembrare un pericolo lontano.

Come fare a sapere se si ha il carcinoma testicolare? Il carcinoma è doloroso?

Per prima cosa occorre effettuare routinariamente l’auto-palpazione dei testicoli e dello scroto per verificare la presenza di piccoli noduli o la variazione di dimensioni di uno dei testicoli. Questa pratica, parallelamente a quanto avviene nelle donne con la palpazione del seno, permetterebbe la diagnosi in stadi iniziali del tumore quando esso è più facilmente trattabile.

I sintomi del carcinoma testicolare in genere insorgono con:

  • senso di pesantezza a livello testicolare

  • un dolore intenso

  • aumento o diminuzione del volume del testicolo

  • presenza di un nodulo

Tuttavia ognuno di questi sintomi è piuttosto comune e quindi entra in diagnosi differenziale con tante altre affezioni come:

  • varicocele

  • torsione testicolare

  • orchite (infiammazione del testicolo assai dolorosa)

  • cisti della tonaca albuginea

Detto ciò appare chiaro che occorre effettuare alcuni test diagnostici per il carcinoma testicolare per riuscire a porre diagnosi certa di carcinoma in presenza di sospetti clinici oppure eliminare qualsiasi sospetto e tranquillizzare il paziente.

Come fai a prenderti il carcinoma del testicolo?

La causa precisa di questo tumore non è certamente nota ma siamo a conoscenza di alcuni fattori di rischio come:

  • testicolo criptorchide

  • radiazioni a livello scrotale

  • alterazioni ormonali

  • sindromi genetiche

  • familiarità

Diagnosi del carcinoma testicolare: come avviene?

Uno metodi principale per fare diagnosi di tumore testicolare è l’ecografia: tecnica di imaging che utilizza il principio delle onde sonore per ottenere un’immagine interpretabile del contenuto scrotale. Vi sono poi dei marcatori presenti nel torrente sanguigno che vanno ricercati per supportare la diagnosi di tumore, ovvero:

  • alfa-feto proteina

  • beta-gonadotropina corionica umana (beta-HCG)

Questi marcatori vengono anche utilizzati in fase di follow-up per verificare precocemente l’instaurarsi di recidive.

Purtroppo non esiste una metodica di screening del carcinoma del testicolo che possa portare ad una diagnosi precoce poichè, essendo un tumore molto raro, non sarebbe utile effettuare migliaia di test per diagnosticare un solo carcinoma in più. Allo stesso modo non esiste una prevenzione per il carcinoma del testicolo specifica.

A questo punto compiuta la diagnosi ed identificato il tipo di tumore specifico attraverso una biopsia mirata comincia la stadiazione del tumore testicolare che rappresenta quel passaggio obbligato che serve a raccogliere tutti i dati clinici, strumentali, e laboratoristi che l’oncologo deveutilizzare per “cucire addosso” al paziente una terapia su misura.  

Il carcinoma del testicolo è curabile soprattutto se diagnosticato in stadi iniziali. Se questo viene diagnosticato tardi, al quarto stadio per esempio, la prognosi del carcinoma testicolare peggiora decisamente.

Il tasso di sopravvivenza del carcinoma testicolare è fortunatamente piuttosto alto e si giunge alla guarigione in circa il 90% dei casi, soprattutto se diagnosticati precocemente.

Le statistiche sul carcinoma del testicolo descrivono quindi il quadro di un carcinoma che è fortunatamente raro e non molto aggressivo.

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