Come reagire ad un aborto spontaneo

Ginecologia • 23 marzo 2017 • Commenti:

È perfettamente normale sentirsi in difficoltà dopo un aborto spontaneo. Indipendentemente dalle circostanze, la perdita inaspettata del bambino può avere effetti devastanti, perfino per il partner e i propri cari.

In questa situazione, normalmente si deve attraversare lo stesso processo di lutto che causerebbe la perdita un familiare o un caro amico. Allo stesso tempo, si è tristi per l’abbandono forzato di tutti i progetti che si erano immaginati per il futuro di genitori. Quando si aspetta un bambino, si ripongono molte aspettative e i pensieri si rincorrono, a cominciare da quale sarà il sesso del nascituro, quale nome attribuirgli, cosa farà da grande, ecc.

Di fronte ad un aborto, ci si ritrova coinvolti in un tumulto fisico e psicologico: il lutto invade il corpo e la mente, in maniera differente.
Gli stati d’animo in seguito ad un aborto possono essere uno o più dei seguenti:

  • colpa: in questi casi diventa fondamentale pensare che molti aborti avvengono senza motivi specifici, e che non dipendono da qualcosa che non si è fatto o che – al contrario – si è fatto;

  • rabbia: talvolta si prova un sentimento di rabbia nei confronti di chi ci è vicino, come amici o familiari che abbiano avuto da poco un bambino o che siano in dolce attesa;

  • tristezza enorme: è come se tutto quello che si era sperato fosse stato spazzato via da un uragano;

  • ansia incontrollabile: Il dolore può trasformarsi in paura. Purtroppo in molti casi di aborto, non viene sviscerata la causa;

  • disorientamento: concentrarsi può essere la cosa più difficile da fare e spesso si diventa arrendevoli;

  • prostrazione: ci si sente stanchi, ma non si riesce a lasciarsi andare al sonno.

Senza colpevolizzarsi, bisogna vivere le emozioni che si provano. Ogni esperienza derivante da un aborto spontaneo è unica e diversa dalle altre, perciò non esistono terapie univoche per reagire e superare il brutto momento.

A volte, comunicare la perdita di un bambino a coloro ai quali si era annunciata la gravidanza può generare parole di conforto che sono pesanti e difficili da gestire per chi si ritrova a vivere l’esperienza di un aborto.

Come reagire in seguito all’aborto spontaneo?

Anche se ci si sente fisicamente bene, può essere d’aiuto prendersi qualche giorno di vacanza dal lavoro. Il proprio medico potrà fornire una certificazione per il datore di lavoro che giustifichi la necessità di assentarsi temporaneamente.

Se si hanno altri figli, si può valutare di farsi aiutare da un familiare o un amico nella gestione della famiglia, soprattutto nei primi tempi.

Il dolore per la perdita può scatenare un senso di isolamento e solitudine: parlare con chi ci è vicino e condividere l’esperienza con altre persone che l’abbiano già vissuta possono essere validi aiuti sotto il punto di vista psicologico.

Quando si è pronti per parlarne, ci si può sorprendere nel vedere quante storie di aborti si sono verificare fra parenti, colleghi, amici, ecc. Parlare con gli altri può dare conforto e aiutare concretamente la ripresa.

Quanto dura il dolore in seguito ad un aborto?

Non esiste un periodo definibile per elaborare il lutto in seguito ad un aborto spontaneo. Potrebbe durare più o meno di quanto ci si aspetti. Molti genitori trovano conforto provando immediatamente a concepire un altro figlio e una gravidanza successiva all’aborto può essere terapeutica.

Il superamento del dolore di un aborto può provenire anche dall’aiuto fornito dal proprio ginecologo o dal medico generico, che sapranno supportare la coppia sotto il punto di vista psichico e fisico.

Se l’aborto avviene nella fase terminale della gravidanza, spesso l’ospedale esegue delle pratiche che rendano più dolce il distacco dal bambino, attraverso un rito di saluto.

Dopo un aborto spontaneo si possono avere altre gravidanze?

Le possibilità di una gravidanza sana in seguito ad un aborto sono elevatissime. Per stabilire l’intervallo fra l’aborto e la gravidanza successiva è molto importante rivolgersi al proprio medico.

Ricominciare con una nuova gravidanza dipende dallo stato d’animo dei partner, che dovranno sentirsi entrambi pronti per riprovare.

L’ansia all’idea di ricominciare una gravidanza è un sentimento assolutamente normale e comprensibile, ma il tempo aiuta a guarire anche dai dolori. È importante concentrarsi su se stessi ed evitare tutte le fonti di dispiaceri aggiuntivi. Bisogna aiutare il proprio corpo ad essere pronto per un’altra gravidanza, anche attraverso una sana alimentazione e il mantenimento del peso forma.

Mangiar sano è anche un modo per evitare infezioni che potrebbero essere molto pericolose appena dopo un aborto ed è raccomandabile evitare di fumare e di bere alcolici nei primi tempi. L’esercizio fisico regolare è importante perchè aiuta il corpo e la mente a rimettersi in sesto.

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