Come prepararsi al rientro al lavoro dopo la maternità

Ginecologia • 11 marzo 2017 • Commenti:

Dopo la gravidanza, si può essere assaliti da infiniti pensieri relativi al ritorno al lavoro e alla gestione del nuovo arrivato.

Comincia gradualmente e lasciati aiutare

È molto importante tenere presente che tutti i membri della nostra vita – il nostro partner, un babysitter, un familiare, un amico da poter chiamare in caso di urgenza - posson far parte del team di supporto per fronteggiare qualsiasi evento durante la nostra assenza da casa.

Uno dei primi passaggi da gestire sono le poppate notturne, se ancora necessarie. Si possono organizzare dei turni, per alternarsi con il proprio partner durante la notte.

La transizione dalla maternità al rientro lavorativo, deve essere molto graduale. Si può iniziare concordando con il proprio superiore un orario più comodo di inizio lavoro, cominciando alle 9.30 anzichè alle 9.00 per esempio, per avere l’opportunità di riadattarsi gradualmente ai nuovi ritmi materni e lavorativi.

Evita i sensi di colpa

Di solito, quando arriva il momento di rientrare al lavoro, si è assalite da molte sensazioni ed emozioni intense:

  • ansia

  • stress

  • sensi di colpa

I sensi di colpa in modo particolare prendono il sopravvento sulla nostra serenità mentale. È un passo fondamentale tenere sempre presente che non si sta lasciando casa per andare a fare un viaggio di piacere, ma perché si riprende a lavorare. In questo modo ci si sentirà molto meglio.

Altro errore da evitare è quello di paragonarsi alle altre mamme lavoratrici, in special modo quelle che sembrano avere un compagno più collaborativo del nostro: meglio concentrarsi sulla propria situazione ed evitare di creare tensioni e sentirsi peggio confrontandosi con gli altri.

Uno dei suggerimenti più efficaci da seguire è quello di convincersi che si sta facendo la cosa giusta, per sè e per il proprio bambino.

Alcune fasi preparatorie, prima di riprendere con il lavoro, possono aiutarci ad affrontare meglio il distacco:

  • gestire le cure del bambino

  • delegare

  • restare in contatto con casa

  • accettare il proprio ruolo

Condividi le responsabilità

Mettersi alla ricerca di qualcuno che si prenderà cura del bambino durante la nostra assenza è un passo molto importante. Nel valutare i candidati, bisogna cercare di capire con quali il piccolo ha un’immediata empatia. Una volta selezionato il candidato, si può cominciare un periodo di affiancamento che servirà:

  • al bambino, per familiarizzare con la nuova figura;

  • al babysitter, per conoscere abitudini e ritmi del piccolo;

  • alla mamma, per rassicurarsi che la situazione è sotto controllo anche in sua assenza.

Successivamente, occorre dividere le responsabilità e gli incarichi con il proprio partner e accettare che alcune abitudini e certe routine posso essere tralasciate (come il riassettare il letto, per esempio). Per potersi dividere fra casa e lavoro, è molto importante iniziare recuperando il sonno perso: meglio tralasciare di fare qualche lavatrice la sera, a beneficio di una sana e rigenerante dormita.

Durante i primi giorni di rientro al lavoro, si può contattare più frequentemente la persona che segue il piccolo durante la nostra assenza, per la maggior sicurezza di entrambi.

Sii organizzata e positiva

La nuova sfida che vedrà raccogliere tutte le energie per ricoprire il ruolo di mamma e di lavoratrice, può indurre a diventare ancora più produttive. La maternità può infatti sprigionare risorse che non si pensava neanche di possedere, permettendo di essere davvero multitasking.
È questione di bilanciamento dei ruoli fra l’essere mamma e lavoratrice: meglio si sarà organizzati, più fluidamente scorrerà la nuova routine.

Non si tratta di un’impresa impossibile, il ruolo di madre lavoratrice riguarda moltissime donne. È importante non lasciarsi travolgere da sensi di colpa e di ansia, facendo largo all’entusiasmo derivante dalle nuove sfide a cui la vita richiede di far fronte.

Con la collaborazione di chi si ama, la serenità di sapere che si sta facendo la cosa giusta, la pianificazione di un’agenda che preveda il necessario per prendersi cura del bambino e tanta buona volontà, si può davvero riprendere il lavoro con entusiasmo, perchè una mamma serena infonde serenità alla crescita del bambino.

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