Che cos’è la sindrome della morte improvvisa infantile?

Ostetricia • 14 marzo 2017 • Commenti:

Tutte le neomamme, pur nella loro diversità, sono accumunate dal fatto di avere a cuore la salute del proprio bambino, cercando in tutti i modi di prevenire le complicazioni. Una situazione di cui tutti i genitori hanno paura è la cosiddetta “morte bianca”. Vediamo di cosa si tratta.

Che cos’è la SIDS?

SIDS è l’acronimo di Sudden Infant Death Syndrome, ovvero la sindrome della morte improvvisa infantile, comunemente detta anche morte inaspettata del lattante o morte in culla.

La definizione di SIDS fornita dal Ministero della Salute indica questa situazione come un decesso improvviso del bambino di età compresa tra un mese e un anno che rimane inspiegato anche in seguito ad un’ indagine approfondita (luogo e circostanze dell’evento, storia clinica del bambino) ed esame autoptico in centri appositamente autorizzati e secondo criteri predeterminati.

La sindrome della morta improvvisa infantile rappresenta la principale causa di decesso entro il primo anno di vita e colpisce circa lo 0,5% dei bambini italiani all’anno (corrispondenti a 250 nuovi casi ogni anno). La fascia di età maggiormente colpita è quella che va da 1 a 6 mesi di vita e il periodo dell’anno in cui si riscontrano più casi sono i mesi invernali.

 

La sindrome della morta improvvisa infantile rappresenta la principale causa di decesso entro il primo anno di vita.
 

Qual è la causa della SIDS?

Ancora oggi non si sono scoperte le cause certe di questa sindrome, ma studi effettuati da più università americane hanno rilevato che, affinché si verifichi SIDS, devono essere presenti questi tre fattori:

  • anomalie cerebrali del bambino nelle aree che controllano il ciclo sonno e veglia, ritmi cardiaci o generali e alterazione dei livelli di alcuni neurotrasmettitori cerebrali (serotonina, dopamina, triptofano);

  • cambiamenti cardiorespiratori, di temperatura corporea e di sonno/veglia nei primi sei mesi di vita;

  • azione di eventi esterni (fattori di rischio).

Particolare attenzione va posta a quest’ultimi. I più importanti fattori di rischio per lo sviluppo della SIDS sono:

  • dormire in posizione prona (pancia in giù);

  • usare materassi, piumini, cuscini troppo soffici e avvolgenti;

  • nascita prematura o basso peso alla nascita;

  • esposizione a fumo, sia durante la gravidanza sia dopo la nascita;

  • piccole infezioni del tratto respiratorio;

  • condivisione del letto con i genitori;

  • scarsezza di informazioni ai genitori nel periodo preparto e immediatamente dopo la nascita;

È importante sottolineare che è necessario un esame approfondito delle circostanze in cui è avvenuta la morte, prima di fare diagnosi di SIDS.

Nel corso degli anni, infatti, alcune morti infantili definite nuovi casi di SIDS in realtà non lo erano affatto: alcune malformazioni fetali che si manifestano a nascita avvenuta, purtroppo, non sempre vengono diagnosticate ed erroneamente possono essere scambiate per storie di SIDS.

Qual è la miglior prevenzione della SIDS?

Non esistendo esami di screening che permettono di individuare quali sono i bambini maggiormente a rischio di sviluppo della sindrome della morte improvvisa, l’unica strategia preventiva è quella di ridurre al minimo i fattori di rischio di SIDS. I pediatri raccomandano a tutti i genitori di:

  • far dormire i bambini sulla schiena, preferibilmente nella culla o nel lettino posizionato nella stanza dei genitori.

  • sistemare il bambino con i piedi che toccano il fondo del lettino o culla, in modo che non possa scivolare sotto le coperte;

  • evitare il fumo;

  • rimboccare le coperte del bambino in modo che non si possano spostare troppo;

  • utilizzare materassi e cuscini non troppo soffici;

  • se non controindicato, allattare il bambino durante i primi sei mesi;

  • mantenere la temperatura adeguata della stanza.

Numerose campagne di prevenzione della SIDS sono state svolte durante il corso degli anni dal Ministero della Salute, e forse grazie anche a questo approccio di informazione e prevenzione è stato possibile ottenere la riduzione dei casi annui.

Fino a qualche anno fa, si riteneva che la principale causa della SIDS fosse il rigurgito del bambino durante il sonno oppure l’elevato numero di vaccini a cui i bambini sono sottoposti durante i primi sei mesi di vita. Numerosi studi, tra i quali quello condotto dalla Boston Children’s Hospital e pubblicato sulla rivista Pediatrics, hanno smentito queste credenze.

Sebbene alla domanda “cosa causa la SIDS?” i ricercatori e gli studiosi non abbiano ancora raggiunto un parere unanime, la prevenzione della sindrome della morte improvvisa infantile rimane ancora la principale azione da intraprendere, per poter lasciar dormire sogni tranquilli sia il bambino che i genitori.

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