Che cos'è l'endometriosi: sintomi, stadi e trattamenti

Ginecologia • 17 gennaio 2017 • Commenti:

L'endometriosi è una condizione patologica in cui la mucosa, che forma la parete dell'utero, inizia a proliferare esternamente alla cavità uterina. La mucosa uterina prende il nome di endometrio.

L'endometriosi si verifica quando l'endometrio prolifera sull'ovaio, sull'intestino e su altri visceri pelvici. Il tessuto endometriale extrauterino è comunque soggetto ai cambiamenti ormonali tipici del ciclo mestruale che determinano ciclicamente l’ispessimento e lo sfaldamento del tessuto.

Col tempo, questo tessuto resta intrappolato all'interno della pelvi e dà luogo a:

  • irritazione
  • formazione di tessuto cicatriziale
  • forti dolori durante il ciclo
  • problemi di fertilità

Sintomi dell'endometriosi

I sintomi dell'endometriosi sono diversi e possono variare nelle diverse donne, in base allo stadio in cui si trova la malattia. Il sintomo comune a tutti gli stadi dell'endometriosi è rappresentato da un dolore nella regione pelvica, ma possono registrarsi anche altri sintomi quali:

  • dolore nella regione addominale inferiore
  • crampi durante il ciclo mestruale
  • perdite abbondanti durante il ciclo
  • dolore dopo il rapporto sessuale
  • fastidio durante i movimenti intestinali

Le cause dell'endometriosi

Durante un regolare ciclo mestruale, gli strati più superficiali dell'endometrio si sfaldano e vengono espulsi all'esterno attraverso la vagina. L'endometriosi è spesso innescata da un processo che prende il nome di mestruazione retrograda: in queste circostanze il sangue e gli altri elementi cellulari che vengono normale espulsi ad ogni ciclo, tendono a risalire verso le tube nella cavità pelvica.

A questo punto, le cellule endometriali aderiscono alla parete dei visceri pelvici come vescica, retto e ovaio, e iniziano a proliferare e a causare microemorragie.

Un'altra possibile causa dell'endometriosi è la presenza di cellule staminali nella parete di alcuni visceri pelvici. Tali cellule sono in grado di generare altri tessuti, tra cui il tessuto endometriale.

È inoltre possibile che alcune cellule endometriali raggiungano sedi extrauterine attraverso la circolazione sanguigna, in conseguenza di interventi chirurgici come un taglio cesareo.

Gli stadi dell'endometriosi

In base a diversi parametri come la localizzazione, l'ampiezza e il numero degli impianti endometriosici, è possibile suddividere l'endometriosi in quattro stadi.

Stadio I - Minima
 

In questo stadio sono presenti piccole lesioni ed impianti endometriosici superficiali a livello dell'ovaio. Può essere presente anche un processo infiammatorio a livello della cavità pelvica.

Stadio II - Lieve
 

La forma lieve di endometriosi si caratterizza per la presenza di ferite ed impianti endometriosici a livello dell'ovaio e della parete pelvica.

Stadio III - Moderata
 

Si osservano impianti endometriosici più profondi, a livello dell'ovaio e della parete pelvica. Non mancano inoltre lesioni diffuse.

Stadio IV - Severa
 

È caratterizzata dalla presenza di impianti profondi sull'ovaio e sulla parete pelvica, con lesioni diffuse alle tube uterine e all'intestino.

Diagnosticare l'endometriosi

I sintomi dell'endometriosi possono essere simili a quelli di altre patologie, come una cisti ovarica o un'infiammazione pelvica. Al fine di intraprendere un corretto percorso terapeutico, è necessaria una diagnosi accurata:

  • esame obiettivo
    Durante l'esame pelvico, il medico effettua una palpazione dell'addome alla ricerca di cisti ovariche e di tessuto cicatriziale sulla superficie uterina;
     
  • ecografia
    L'esecuzione di un'ecografia transvaginale o addominale può aiutare il medico ad avere un quadro più chiaro degli organi riproduttivi così da individuare eventuali lesioni;
     
  • laparoscopia
    Il metodo più efficace per individuare la presenza di impianti endometriosici è quello che si avvale di un intervento chirurgico non invasivo noto come laparoscopia.

Trattamenti per l'endometriosi

Dal momento che i sintomi dell'endometriosi possono essere particolarmente debilitanti, è necessario procedere subito con le cure adeguate così da scongiurare altre complicanze.

I principali trattamenti per l'endometriosi sono:

  • terapia con antidolorifici
    L'utilizzo di antidolorifici come l'ibuprofene riduce la sensazione di dolore, ma non rappresenta un trattamento risolutivo per l'endometriosi;
     
  • terapia ormonale
    L'assunzione di ormoni aggiuntivi può aiutare a ridurre la sensazione di dolore e a regolarizzare l'equilibrio ormonale, responsabile della crescita dei tessuti che si verifica con l'endometriosi. Questo tipo di terapia include tra l'altro l'utilizzo di pillole anticoncezionali;
     
  • terapia con agonisti e antagonisti dell'ormone di rilascio delle gonadotropine
    Questa terapia blocca la produzione degli estrogeni, che stimolano l'ovaio. Di conseguenza, il ciclo mestruale viene bloccato e si instaura uno stato di menopausa artificiale;
     
  • chirurgia conservativa
    Questo tipo di intervento chirurgico elimina gli impianti endometriosici senza danneggiare gli organi riproduttivi, così da non compromettere la possibilità delle donne di avere figli.
    Anche un intervento in laparoscopia costituisce un'alternativa valida al fine di ridurre al minimo la degenza postoperatoria;
     
  • isterectomia
    Questo tipo di intervento rappresenta in genere l'ultima strada percorribile quando, nonostante i trattamenti, le condizioni della paziente non migliorano. Si procede pertanto alla rimozione dell'utero e dell'ovaio, responsabile della produzione di estrogeni.

L'endometriosi è quindi una condizione cronica con cui bisogna convivere, ma questo non vuol dire che debba interferire col proprio benessere quotidiano. È infatti possibile intraprendere diversi percorsi terapeutici per gestire al meglio i sintomi.

Esperto

Vuoi un suggerimento medico? Contatta i nostri dottori!

Trova subito un dottore »

Commenti: (0)