Che cosa dovresti sapere sui denti?

Odontoiatria • 30 marzo 2017 • Commenti:

I denti rappresentano gli orga­ni preposti alla funzione masticatoria, consentono, cioè, la presa e la triturazione dei cibi, garantendo così il primo livello della funzione alimentare e digestiva dell'uomo. Partecipano, inoltre, alla fonazione, cioé all’emissione di parole per comunicare, ed al mantenimento dell’estetica facciale. Ciascun dente è impiantato in una cavità ossea (alveolo) della mandibola (arcata dentale inferiore) e delle ossa mascellari (arcata dentale superiore).

Struttura dei denti

Con estrema semplificazione possiamo affermare che, da un punto di vista morfologico, i denti sono divisi in tre parti fondamentali: corona, radice e colletto.

Corona

La corona è la parte visibile del dente, quella che vediamo fuoriuscire dalle gengive e sporgere nel cavo orale, ed è ricoperta dallo smalto. La forma della corona è differente a seconda del dente considerato. La differenza macroscopica nella forma della corona dei differenti elementi dentali è data dai diversi compiti che devono assolvere: gli incisivi servono per tagliare il cibo, i canini per azzanna­re (anche se, nell'uomo, hanno evidentemente perduto tale funzione e si sono anche modificati nel tempo), i premolari e i molari per triturare.

Indipendentemente dalla forma in ogni corona è possibile distinguere 5 diverse superfici:

  • superficie masticatoria: è rappresentata dalla superficie che va in contatto con i denti dell’arcata antagonista; viene detta anche superficie occlusale
  • la seconda superficie è quella labiale (per incisivi e canini perché a contatto con le labbra) o buccale (per premolari e molari perché a contatto con le guance)
  • la terza è la superficie linguale
  • la quarta e la quinta sono le due superfici che sono in contatto con i denti vicini

Analizzando le corone dentali osserviamo che:

  • gli incisivi hanno forma di cuneo, il margine masticatorio è tagliente, la faccia linguale è leggermente concava, quella labiale, invece, è leggermente convessa
  • i canini sporgono al di sopra degli altri denti ed hanno una forma appuntita
  • i premolari hanno una corona cilindrica ed una superficie masticatoria dalla quale sporgono due cuspidi
  • i molari hanno una corona cubica. La superficie masticatoria presenta, in genere, 4 cuspidi, separate, l’una dall’altra da due solchi.

Le radici rappresentano la parte non visibile del dente, sono deputate al mantenimento dell'organo nella sua posizione e sono ricoperte da cemento. La forma e il numero delle radici differiscono a seconda del dente.

Analizzando le radici osserviamo che:

  • gli incisivi hanno una radice singola
  • i canini presentano una radice molto lunga e voluminosa, soprattutto per i canini superiori (bozza canina) che può essere palpata facilmente attraverso il labbro superiore
  • i premolari presentano una radice singola che, però, presenta due canalicoli della radice
  • i molari superiori, normalmente più grandi, hanno 3 radici; quelli inferiori, più piccoli, invece, hanno 2 radici.

Analizzando la struttura del dente dall'esterno verso l'interno troviamo:

  • smalto (riveste solo la corona)
  • cemento (riveste solo le radici)
  • dentina (riveste sia la corona che le radici)

Colletto

Il colletto è la zona di passaggio tra corona e radice, evidenziata dal passaggio da smalto a cemento.

Questi tre tessuti circondano una cavità che si trova all’interno del dente, la cavità della polpa. Questa risulta più ampia a livello della corona ma continua anche a livello del colletto e della radice. All’apice della radice, comunica con l’ambiente periodontale (parodonto) per mezzo di un canalicolo. Deve il suo nome al fatto che contiene la polpa dentale, tessuto molle nel quale decorrono i vasi ed i nervi propri del dente.

Che cosa è una dentizione? Quante ne ha l’uomo durante la vita?

Nell’arco della sua vita, l'uomo sviluppa due dentizioni. La prima in ordine temporale è rappresentata dai denti di latte, o dentizione decidua. È composta da 20 denti, per ogni arcata 2 incisivi, 2 canini e 4 molari, inizia in genere verso il sesto mese di vita con l’eruzione degli incisivi ed è completa alla fine del terzo anno con la comparsa degli ultimi molari. La seconda dentizione, in ordine temporale, è rappresentata dalla dentizione definitiva. Questa è composta da 32 denti, 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari e 6 molari per ogni arcata, inizia, in genere, intorno al sesto anno e procede fino al sedicesimo-ventesimo anno, allorché erompono gli ultimi 4 molari (denti del giudizio).

Il germe dentario, da cui si sviluppano i denti permanenti, è già presente all'interno dell'osso alveolare. Quando il bambino ha circa sei anni, si ritrovano, quindi, nelle arcate dentali 20 denti decidui, sotto questi, gli abbozzi dei 20 denti definitivi corrispondenti e 8 ulteriori abbozzi per i denti che mancano nella dentizione decidua. Gli ultimi 4 molari (denti del giudizio), invece, iniziano il loro sviluppo a partire dal sesto anno.


I denti definitivi prendono il posto dei denti decidui in quanto la radice di questi ultimi viene letteralmente erosa dalla pressione esercitata dagli abbozzi dei denti definitivi sottostanti e la loro corona, non avendo più alcun supporto, cade. Spesso, sotto il dente deciduo caduto, è già possibile vedere la corona del nuovo dente.

I denti decidui, quindi, guidano la crescita dei denti definitivi e la loro presenza è necessaria per lo sviluppo di una corretta dentizione permanente. La possibilità, poi, che denti di numero e grandezza maggiore trovino posto nelle arcate dentali è assicurata dal loro progressivo accrescimento. 

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