Dr. Andrea Iengo

Capire i propri sentimenti e attrazioni può essere una parte complessa del viaggio di auto-conoscenza di una persona. La sessualità umana è un aspetto estremamente variegato e personale, che può manifestarsi in un ampio spettro di esperienze ed emozioni.

È importante riconoscere che l'attrazione, sia essa emotiva, fisica o romantica, non è sempre definita in termini binari o fissi. Un individuo può sentirsi attratto in modo predominante da un genere ma, allo stesso tempo, sperimentare sentimenti di attrazione, anche se in misura minore, verso persone dello stesso sesso o di un altro genere. Questo non necessariamente etichetta l'orientamento sessuale di una persona in un modo specifico, ma piuttosto evidenzia la fluidità con cui l'attrazione può essere vissuta.

Detto questo, è anche possibile che ciò che descrive come "essere attratti al 5%" da persone dello stesso sesso possa rientrare in un quadro di pensieri intrusivi che si osservano a volte nel disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). In particolare, il DOC Omosessuale è una forma in cui le persone sperimentano preoccupazioni o dubbi persistenti riguardo al proprio orientamento sessuale, nonostante le prove della loro esperienza sessuale reale. È importante sottolineare che questi pensieri sono di natura ossessiva e non riflettono necessariamente un vero desiderio o orientamento sessuale.

In contesti come questi, la Terapia Breve Strategica può offrire un approccio efficace. Questa forma di terapia si concentra sull'identificare e modificare i modelli di pensiero che causano disagio, lavorando per ridurre l'ansia e i comportamenti compulsivi associati a tali pensieri.

Se si sente disturbato da questi pensieri o se stanno influenzando negativamente la sua vita quotidiana, potrebbe essere utile considerare un appuntamento con uno psicoterapeuta.
Cordiali saluti,

Dott Andrea IENGO
Psicologo Psicoterapeuta, specialista in Terapia Breve Strategica

La sua domanda è molto pertinente e riflette una giusta curiosità riguardo ai trattamenti psicoterapeutici per il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). Prima di tutto, voglio rassicurarla sul fatto che porsi domande sulle modalità di trattamento è un passo importante e utile nel suo percorso terapeutico.

La tecnica dell'Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP) è effettivamente una delle modalità di trattamento più validate e frequentemente utilizzate nel contesto della terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per il DOC, specialmente per aspetti come quelli che lei descrive (paura di germi, lavaggi frequenti, ecc.). Questa tecnica prevede di esporre gradualmente il paziente alle situazioni che provocano ansia o disagio (in questo caso, il timore del contatto con germi), senza permettere l'esecuzione delle compulsioni abituali. L'obiettivo è di ridurre l'ansia associata a queste situazioni e modificare i comportamenti compulsivi.

Riguardo alla sua domanda se tutti gli psicoterapeuti cognitivo-comportamentali siano formati nell'uso di ERP, generalmente la formazione di base in CBT include un'introduzione a questa tecnica. Tuttavia, la competenza specifica nell'ERP può variare tra i professionisti. Alcuni psicoterapeuti possono avere una formazione e un'esperienza più approfondite in questa tecnica, specialmente quelli che si concentrano sul trattamento del DOC o sulle fobie.

È importante discutere apertamente con il suo psicoterapeuta riguardo alle sue aspettative e alle specifiche tecniche che verranno utilizzate. Non esiti a chiedere informazioni sulla formazione e l'esperienza del terapeuta nell'uso dell'ERP e in generale nel trattamento del DOC.

Vorrei inoltre sottolineare che, oltre alla CBT e all'ERP, esistono altre modalità terapeutiche efficaci nel trattamento del DOC. Una di queste è la Terapia Breve Strategica, che mira a identificare e modificare i pattern di pensiero e comportamento che mantengono il problema. Questo approccio si concentra sulla risoluzione del problema in un arco temporale relativamente breve, fornendo strategie pratiche per gestire e superare le preoccupazioni ossessive e le compulsioni.

La scelta del percorso terapeutico dovrebbe essere personalizzata in base alle sue esigenze, alle sue preferenze e alla sua storia personale. Quindi, è importante valutare tutte le opzioni disponibili e lavorare con il suo terapeuta per trovare l'approccio che meglio si adatta a lei.

Spero che queste informazioni le siano utili e le auguro tutto il meglio nel suo percorso terapeutico.

Cordiali saluti,
Andrea IENGO
Psicologo Psicoterapeuta, specialista in Terapia Breve Strategica